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Detrazione videocitofono 2025 anche senza ristrutturazione. A chi spetta, importi e come fare domanda

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Detrazione videocitofono 2024

Detrazione videocitofono 2025 anche senza ristrutturazione: a chi spetta, gli importi previsti e come fare domanda per ottenere il bonus secondo le normative aggiornate

L'installazione e la sostituzione dei videocitofoni rappresenta un intervento di manutenzione straordinaria che rientra pienamente nel bonus ristrutturazioni per cui è prevista un'agevolazione fiscale del 50% sulla spesa complessiva sostenuta. Questo dispositivo è considerato parte degli interventi relativi alla sicurezza abitativa, analogamente all'installazione di sistemi di videosorveglianza. 

Videocitofoni, tipologie e vantaggi dell'installazione

I videocitofoni moderni offrono numerose funzionalità che vanno ben oltre il semplice controllo degli accessi. Nel 2025, il mercato propone diverse tipologie di dispositivi, ciascuna con caratteristiche specifiche:

  • Videocitofoni tradizionali: collegati mediante cavi all'impianto elettrico dell'abitazione
  • Videocitofoni wireless: funzionano senza fili, facilitando l'installazione
  • Videocitofoni smart: collegabili allo smartphone o al tablet, permettono di rispondere anche quando non si è in casa
  • Videocitofoni con registrazione: memorizzano le immagini dei visitatori
L'installazione di un videocitofono comporta diversi vantaggi in termini di sicurezza e praticità. Innanzitutto, permette di verificare visivamente l'identità di chi suona alla porta, riducendo il rischio di accesso a persone indesiderate. Inoltre, i modelli più avanzati consentono la registrazione delle immagini, utile in caso di tentativi di effrazione o atti vandalici. I sistemi collegabili a smartphone permettono anche di gestire gli accessi a distanza, caratteristica particolarmente apprezzata per seconde case o per chi si assenta frequentemente.

Detrazione videocitofono 2025, requisiti soggettivi e importi detraibili

La detrazione fiscale per l'installazione di un videocitofono nel 2025 spetta a tutti i contribuenti soggetti all'Irpef che decidono di implementare questo sistema di sicurezza nella propria abitazione. Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate, questo tipo di intervento rientra tra quelli finalizzati a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, garantendo quindi una maggiore protezione dell'immobile.

Possono beneficiare dell'agevolazione fiscale per videocitofono nel 2025:

  • Il proprietario dell'immobile (purché non sia un immobile a destinazione produttiva)
  • Il titolare di un diritto di godimento sull'abitazione (usufrutto, uso, abitazione)
  • Il familiare convivente o il componente dell'unione civile
  • I parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
  • Il coniuge separato, qualora sia assegnatario dell'immobile intestato all'altro coniuge
  • Il convivente more uxorio, anche se non proprietario dell'immobile né titolare di un contratto di comodato
  • Il condominio, per l'installazione negli spazi comuni
L'agevolazione per l'installazione di un nuovo videocitofono prevede una detrazione pari al 50% della spesa sostenuta, su un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, da recuperare attraverso la dichiarazione dei redditi.

Detrazione videocitofono 2025 anche senza ristrutturazione, come funziona

Un aspetto particolarmente vantaggioso della detrazione per videocitofono nel 2025 è che può essere richiesta anche in assenza di lavori di ristrutturazione. Questo significa che l'installazione di un nuovo sistema di videocitofonia o la sostituzione di uno esistente è considerata un intervento autonomo, meritevole di agevolazione fiscale indipendentemente da altri lavori nell'immobile.

Per l'Agenzia delle Entrate, infatti, l'installazione di dispositivi di sicurezza come i videocitofoni rientra nelle opere finalizzate alla prevenzione di atti illeciti, che godono della detrazione al 50% anche quando vengono realizzate come intervento a sé stante. Questa interpretazione è confermata dalla circolare n. 13/E del 2019, che include espressamente questi dispositivi tra quelli agevolabili.

È importante sottolineare che la detrazione si applica non solo all'acquisto e all'installazione del videocitofono, ma anche alle eventuali opere murarie necessarie per il suo posizionamento, come l'apertura di tracce nei muri per il passaggio dei cavi o la predisposizione dell'impianto elettrico dedicato.

Come richiedere la detrazione videocitofono 2025, procedura e documentazione

Per usufruire della detrazione fiscale per l'installazione di un videocitofono nel 2025, non è necessario presentare una domanda specifica o richiedere autorizzazioni preventive. Il beneficio fiscale si ottiene riportando la spesa sostenuta direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui è stato effettuato il pagamento.

È fondamentale, tuttavia, conservare e predisporre la seguente documentazione:

  • Le fatture o ricevute fiscali che attestano l'acquisto del dispositivo e le spese di installazione
  • La ricevuta del bonifico bancario o postale con cui è stato effettuato il pagamento
  • Eventuale comunicazione preventiva all'ASL, se richiesta dalla normativa sulla sicurezza nei cantieri
  • Le abilitazioni amministrative richieste dalla normativa edilizia vigente
Il pagamento deve essere effettuato necessariamente tramite bonifico bancario o postale parlante, cioè un bonifico che indichi nella causale:
  • Il riferimento normativo (art. 16-bis del DPR 917/1986)
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Il codice fiscale o la partita IVA del destinatario del pagamento
La banca o la posta, all'atto dell'accredito, effettuerà una ritenuta d'acconto dell'8% sul pagamento, come previsto dalla normativa fiscale.

Detrazione videocitofono in condominio, regole specifiche

Nel caso di installazione di un videocitofono in un edificio condominiale, si applicano regole particolari. L'intervento può essere realizzato sia sulle parti comuni che nelle singole unità abitative, con differenti implicazioni:

Per l'installazione nelle parti comuni condominiali:

  • La decisione deve essere approvata dall'assemblea di condominio
  • La detrazione spetta a ciascun condomino in base alla quota millesimale di proprietà
  • Il pagamento deve essere effettuato dall'amministratore di condominio
  • Nella dichiarazione dei redditi, il condomino dovrà indicare il codice fiscale del condominio
Per l'installazione nelle singole unità abitative:
  • Non è necessaria l'approvazione dell'assemblea, purché l'intervento non modifichi le parti comuni
  • La detrazione spetta interamente al proprietario o all'avente diritto che ha sostenuto la spesa
  • È necessario rispettare il decoro architettonico dell'edificio
In entrambi i casi, la detrazione massima resta del 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare o per le parti comuni dell'edificio.

Cumulabilità con altre agevolazioni fiscali

La detrazione per l'installazione di videocitofoni può essere cumulabile con altre agevolazioni fiscali, a condizione che le spese siano indicate separatamente nella documentazione fiscale e che non si superi il costo complessivo sostenuto.

Ad esempio, se l'installazione del videocitofono avviene nell'ambito di un intervento più ampio che beneficia di altre agevolazioni (come l'Ecobonus per l'efficientamento energetico o il Sismabonus), è possibile fruire di entrambe le detrazioni per le rispettive spese specifiche.

È importante sottolineare che non è possibile applicare più di una detrazione sulla stessa spesa. Pertanto, il costo del videocitofono potrà beneficiare esclusivamente della detrazione del 50% prevista per gli interventi di sicurezza, mentre altre spese sostenute contestualmente potranno accedere ad altre agevolazioni fiscali, se previste dalla normativa.

Limiti e casi di esclusione dalla detrazione

Nonostante l'ampia applicabilità della detrazione per videocitofoni, esistono alcune limitazioni e casi di esclusione che è bene conoscere:

  • La detrazione non spetta per immobili a destinazione produttiva (capannoni, negozi, uffici)
  • Non è possibile beneficiare dell'agevolazione per semplici interventi di manutenzione ordinaria sul videocitofono esistente (come riparazioni o piccole sostituzioni)
  • Se l'installazione del videocitofono è parte di un intervento di nuova costruzione, non è possibile usufruire della detrazione
  • In caso di pagamento non tracciabile (contanti, assegni) si perde il diritto all'agevolazione
Inoltre, è importante ricordare che la detrazione spetta solo a chi effettivamente sostiene la spesa. Se, ad esempio, i costi sono rimborsati dal datore di lavoro o da un'assicurazione, non si avrà diritto all'agevolazione per la parte rimborsata.