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Fascicolo sanitario elettronico (Fse), come fare ad opporsi a inserimento dati. Ma conviene? I pro e contro

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Fascicolo sanitario elettronico

In risposta alle preoccupazioni per la privacy, il legislatore ha offerto ai cittadini una finestra limitata per opporsi alla trasferimento retroattivo dei loro dati sanitari al Fse.

Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) è diventato un pilastro dei servizi pubblici digitali nei sistemi sanitari avanzati di tutto il mondo. Questa tecnologia consente la conservazione digitale e l'accesso alle informazioni sanitarie di una persona, necessarie per le cure mediche o le misure preventive. Il fascicolo include dati dettagliati sullo stato di salute psicofisico di una persona, coprendo sia le condizioni attuali sia quelle pregresse.

L'adozion è stata una progressione naturale più che una novità, poiché le infrastrutture sanitarie, pubbliche e private, compresi i sistemi regionali, avevano già iniziato a digitalizzare i dati dei pazienti ben prima che le regolamentazioni italiane ne formalizzassero l'uso.

Questo processo ha abbracciato l'archiviazione dei risultati di analisi e dei report diagnostici, la trasformazione delle cartelle cliniche in formati digitali e la raccolta organizzata delle informazioni relative agli acquisti di farmaci, creando così un dettagliato profilo farmacologico per ciascun paziente. Questa evoluzione digitale nel settore sanitario rappresenta un salto qualitativo nella gestione delle informazioni mediche, garantendo un approccio più coordinato e efficiente alla cura del paziente. Andiamo oltre per esaminare:

  • Come opporsi a inserimento dati nel Fascicolo sanitario elettronico
  • Fascicolo sanitario elettronico, pro e contro dell'opposizione

Come opporsi a inserimento dati nel Fascicolo sanitario elettronico

Con l'entrata in vigore del decreto Rilancio è stata eliminata la necessità del consenso preventivo del paziente per l'alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse). Da quel momento, il database ha iniziato a integrare automaticamente dati relativi a prestazioni ed eventi sanitari senza richiedere l'approvazione preliminare dei cittadini. Sono stati poi introdotti ulteriori provvedimenti per lanciare una versione più avanzata del sistema, il Fse 2.0, che ora incorpora servizi erogati sia da strutture pubbliche che da enti privati accreditati.

In risposta alle preoccupazioni per la privacy, il legislatore ha offerto ai cittadini una finestra limitata per opporsi alla trasferimento retroattivo dei loro dati sanitari al Fse. I cittadini hanno avuto fino al 30 giugno per comunicare la loro decisione di non voler trasferire i propri dati sanitari precedenti al 18 maggio 2020 al Fse. Dopo questa data, i dati saranno trasferiti automaticamente e l'opzione di bloccare questo processo non sarà più disponibile.

Chi vuole esercitare il loro diritto di opposizione possono farlo accedendo al portale del Sistema Tessera Sanitaria e seguendo le procedure indicate. Il portale offre una funzionalità specifica, attiva fino al 30 giugno 2024, che consente agli utenti di opporsi tramite diversi metodi di autenticazione digitale come la Tessera Sanitaria, la Carta di Identità Elettronica, o lo Spid. Una volta autenticati, gli utenti possono semplicemente cliccare sul pulsante "Opposizione" e confermare la loro scelta.

Questa disposizione legale non permette di selezionare quali documenti escludere; l'opzione disponibile è unicamente quella di un rifiuto totale del trasferimento. Documenti che erano già stati caricati nei Fse regionali con consenso specifico continuano ad essere accessibili, come regolato dall'Anagrafe dei consensi e delle revoca, una funzionalità prevista dalle normative del Fse.

Fascicolo sanitario elettronico, pro e contro dell'opposizione

Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 (Fse 2.0) sta trasformando l'accesso alle informazioni mediche in Italia, centralizzando le informazioni sanitarie in un'unica piattaforma nazionale. Questo cambio offre l'opportunità per una gestione più efficace delle cure mediche grazie all'accesso immediato a una storia medica completa del paziente, raccolta da varie strutture sanitarie sul territorio nazionale.

L'Fse 2.0 non solo facilita la consultazione medica eliminando le cartelle cliniche cartacee, ma amplia anche le possibilità di ricerca scientifica, miglioramento della qualità dei servizi sanitari, e sviluppo di politiche sanitarie basate su dati accurati e aggiornati. Per i pazienti che non si oppongono alla migrazione dei loro dati pregressi, il sistema offre un archivio completo che potenzia l'efficacia dei trattamenti sanitari disponibili, consentendo ai medici di avere una visione completa del profilo sanitario del paziente.

La concentrazione di informazioni sensibili in un unico sistema aumenta il rischio di violazioni informatiche, nonostante le rigorose misure di sicurezza adottate per proteggere l'accesso ai dati solo al personale autorizzato. La decisione di consentire o meno la trasmissione completa dei propri dati al Fse 2.0 rimane una scelta individuale, che richiede una valutazione attenta tra i benefici dell'accesso facilitato alle informazioni mediche e le potenziali vulnerabilità in termini di privacy e sicurezza.