Lista cattivi pagatori per mancati pagamenti della bolletta del telefono o cellulare, chi viene iscritto, quando e motivi
Il mancato pagamento delle bollette telefoniche, sia per linea fissa che mobile, può comportare conseguenze non limitate a semplici solleciti o alla sospensione della linea. Anziché essere considerate situazioni episodiche, le morosità intenzionali in ambito telefonico possono condurre all’iscrizione in un apposito registro consultabile da tutti i principali operatori, denominato Simoitel.
Simoitel, acronimo di Sistema Informativo sulle Morosità Intenzionali nel settore della Telefonia, è una banca dati condivisa tra i principali operatori telefonici in Italia (come Vodafone, Tim, Fastweb, WindTre, Tiscali e British Telecom). Il registro nasce per contrastare i comportamenti fraudolenti, come il turismo telefonico e il cambio reiterato di operatore, senza saldare le fatture insolute, e contiene le informazioni sulle morosità giudicate intenzionali da parte dei clienti.
I dati raccolti possono includere nome e cognome dell’intestatario, dettagli sull’utenza e sulle somme non pagate, e data di inizio della morosità. Il registro, gestito da CRIF, consente agli operatori aderenti di verificare la solvibilità dei potenziali nuovi clienti prima di concedere l’attivazione di nuovi servizi telefonici.
L’inserimento nella lista cattivi pagatori telefono avviene solo in presenza di specifiche condizioni, che mirano a colpire forme di morosità intenzionale e non semplici dimenticanze o difficoltà momentanee. Ai sensi del Provvedimento n. 523 dell’8 ottobre 2015 del Garante Privacy e delle disposizioni normative in materia di tutela dei dati personali e delle comunicazioni elettroniche, possono essere iscritti al registro Simoitel i clienti che soddisfano tutte le seguenti condizioni:
Il percorso che conduce all’inserimento nella lista dei cattivi pagatori della telefonia segue un iter regolato e tutelato dalla normativa sulla privacy. L’operatore che intende procedere con la segnalazione deve:
Una volta inseriti nella lista cattivi pagatori legata alle morosità bollette telefoniche, i dati personali sono conservati per un periodo massimo di 36 mesi dalla data di recesso del contratto se il debito non viene saldato. Il termine prevede la cancellazione automatica delle informazioni al termine del periodo anche in caso di persistenza della morosità.
Se il debito viene regolarizzato, la cancellazione dal registro deve avvenire entro sette giorni lavorativi dalla comunicazione e dalla prova del pagamento. In alternativa, il saldo della posizione può avvenire tramite accordo di pagamento rateale. La tempestività nella sistemazione dei pagamenti consente l’eliminazione rapida della segnalazione e la riabilitazione presso tutti gli operatori aderenti.
L’inserimento nel registro dei cattivi pagatori telefonia comporta effetti specifici e circoscritti al settore delle telecomunicazioni:
Prima della segnalazione a Simoitel, le compagnie telefoniche possono adottare una serie di azioni per il recupero del credito, che spesso iniziano con solleciti scritti (posta ordinaria, SMS, email) e possono sfociare nella sospensione temporanea o definitiva della linea. Il supporto di società di recupero crediti specializzate viene richiesto nei casi più persistenti.
La legge prevede che le fatture telefoniche vadano in prescrizione dopo cinque anni, secondo l’art. 2948 n. 4 del Codice Civile. Risulta quindi essenziale conservare le ricevute di pagamento per almeno tale periodo, come garanzia in caso di contestazioni future.
Chi ritiene che la segnalazione sia stata effettuata erroneamente o in presenza di contestazioni o reclami deve attivarsi tempestivamente rivolgendosi all’operatore, presentando ricorso al Co.Re.Com. oppure indirizzando un reclamo al Garante Privacy. In caso di mancata risposta o soluzione, è possibile rivalersi attraverso gli strumenti previsti dal Codice del Consumo e dal Codice Privacy.
Per evitare l’inserimento nella lista nera, è consigliabile: