Con l'introduzione del registro elettronico nella scuola, i docenti sono tenuti a inserire immediatamente, e in tempo reale, i compiti assegnati agli studenti.
Ci sono due aspetti da non perdere di vista quando si parla dei ragazzi che vanno a scuola: l'assegnazione dei compiti a casa sul registro elettronico e il diritto alla disconnessione.
Il registro elettronico scolastico è una piattaforma online concepita per consentire al personale docente e a chiunque ne abbia l'autorizzazione di inserire informazioni fondamentali sull'andamento scolastico degli studenti. Queste informazioni includono presenze e assenze, voti, uscite anticipate, annotazioni, comunicazioni scolastiche e assegnazioni di compiti.
Il registro raccoglie in modo completo il curriculum e i dati degli studenti, fungendo da strumento di supporto nelle interazioni tra la scuola e le famiglie. Per i genitori, offre l'opportunità di accedere e visualizzare tutte le informazioni relative al rendimento scolastico dei propri figli, così come di consultare comunicazioni, prenotare e partecipare a colloqui online. Ma vediam meglio:
Questa pratica impedisce ai docenti di recuperare eventuali omissioni nei giorni successivi, vietando la trascrizione di materiale come capitoli da studiare, teoremi, analisi del testo o intere pagine di esercizi in date successive alla lezione. Questo requisito è definito dalla normativa e dalla giurisprudenza vigenti.
L'introduzione del registro elettronico è avvenuta durante il governo Monti. La normativa specifica che "a decorrere dall'anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri online e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico".
Nel corso degli anni, l'utilizzo del registro elettronico si è diffuso ampiamente nelle scuole italiane, accelerato anche dalla pandemia che ha promosso la digitalizzazione in tutti gli istituti.
Nel corso degli ultimi anni, le istituzioni scolastiche hanno attraversato trasformazioni, sia nel modo in cui conducono l'insegnamento che nella modalità di veicolare le informazioni tra il personale scolastico. L'ormai obsoleto registro delle circolari e delle comunicazioni, una volta collocato nella sala dei docenti, è stato sostituito dalla digitalizzazione con l'introduzione di circolari online presenti sul sito istituzionale della scuola, la comunicazione via email, il registro elettronico, e applicazioni come WhatsApp e Telegram, anche se queste ultime non rappresentano canali ufficiali di comunicazione istituzionale.
Le informazioni vengono trasmesse rapidamente a chiunque e in qualsiasi momento della giornata, senza restrizioni di tempo. Numerosi sono i gruppi creati su WhatsApp che supportano le attività funzionali dei docenti, e in alcuni casi, non manca un canale ufficiale gestito dal dirigente scolastico e dal suo staff, in cui si diffondono circolari, comunicazioni e iniziative varie.
Questo scenario può generare caos tra le varie chat, con informazioni che si sovrappongono e che alcuni docenti possono perdere di vista a causa del gran numero di interventi spesso divergenti dal tema originale del dibattito.
Il diritto alla disconnessione, come definito nel Ccnl Istruzione e Ricerca 2016-2018, all'articolo 22, comma 4, c8), il quale stabilisce i criteri generali per l'uso di strumentazioni tecnologiche al di fuori dell'orario di servizio, al fine di favorire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.