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Marito e moglie possono lavorare insieme negli stessi uffici e reparti della pubblica amministrazione?

di Marcello Tansini pubblicato il

Niente più rapporti di parentela negli uffici pubblici. La novità parte da Pistoia

Marito e moglie o parenti che siano dipendenti pubblici non potranno lavorare nello stesso ufficio. E’ questa l’ultima novità approvata nel comune di Pistoia, secondo cui non ci potranno più essere relazioni familiari tra capi e sottoposti e per cui bisognerà evitare che cugini, zii, cognati e marito e moglie abbiano rapporti di lavoro negli stessi uffici.

La rivoluzione amministrativa fa discutere il comune toscano dove hanno deciso di disciplinare la presenza nello stesso servizio di persone legate da un vincolo di parentela. “E’ la prima volta in Italia che si verifica nell'amministrazione pubblica, e credo che non ci sia niente di simile in Europa”, spiega Andrea Betti, consigliere comunale dell'Italia dei Valori, che ha presentato la mozione approvata.

La norma che è stata approvata stabilisce che quando c'è una posizione gerarchica non possono coesistere né coniugi né parenti entro il terzo grado e “poco importa se spuntano ciclicamente indagini che dimostrano che l'amore tra le scrivanie favorisce la produttività, in questo caso non ci sarà comprensione neanche per le coppie conviventi”, ha detto Betti.

Nel testo, infatti, si legge che in un ‘Ente Pubblico è doveroso non mischiare famiglia e lavoro. Che nell'ottica di una produttività dei servizi è necessario valorizzare le capacità in una cornice di trasparenza che valichi ogni parzialità familiare’.

Betti ha promosso questa novità per eliminare i gruppi parentali proprio partendo dalla propria quotidiana esperienza. Ora, però, il regolamento dovrà essere applicato e ci vorranno 60 giorni perché entri in vigore.

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