Tra tradizione e nuove sfide, le spese natalizie degli italiani quest'anno nel 2025 si ridefiniscono: dal budget tra regali e viaggi, all'uso crescente di prestiti e pagamenti a rate.
Il periodo delle festività natalizie rappresenta in Italia un momento di forte aggregazione, ma anche uno tra i più intensi dal punto di vista economico per milioni di famiglie. Cambiamenti rilevanti a livello sociale ed economico hanno recentemente trasformato il modo in cui vengono gestite queste spese. A influire non è soltanto l’inflazione sui beni di consumo, ma un nuovo approccio al risparmio e alla pianificazione finanziaria, motivato da incertezze e rincari. Nel 2025, le abitudini di spesa per le festività si caratterizzano per una maggiore cautela: regali ridimensionati, maggiore attenzione alle spese alimentari, più parsimonia negli addobbi e uno sguardo sempre più vigile alle bollette. Parallelamente cresce il ricorso a formule di pagamento flessibili, con un numero crescente di cittadini che scelgono rate e finanziamenti per affrontare gli imminenti esborsi. I dati raccolti da organismi di tutela dei consumatori e istituti di ricerca restituiscono quindi il ritratto di un Natale che cerca il giusto equilibrio tra tradizione, voglia di festeggiare e adattamento a un contesto economico mutato, in cui resta forte la volontà di condividere ma in modo maggiormente consapevole e razionale.
L’analisi delle spese natalizie in Italia nel 2025 evidenzia una distribuzione eterogenea del budget familiare, orientata da nuove priorità e da scelte più conservative rispetto agli anni precedenti.
| Voce di Spesa | Budget medio pro capite (€) | Spesa complessiva stimata (mld €) |
| Regali | 204 | 8,7 |
| Pranzo/Cenone | 64 | 2,7 |
| Viaggi | 440 | 5* |
| Addobbi | 270** | - |
| Bollette Gas | 1.013*** | - |
*Budget medio per viaggiatori (10 milioni circa).
**Per un albero natalizio completo.
***All’anno, voce di bilancio domestico che influenza il periodo invernale.
I regali rappresentano ancora la voce centrale delle spese natalizie, pur vedendo una diminuzione significativa del budget rispetto al passato recente. Le famiglie si orientano verso un cauto contenimento delle spese, con circa tre milioni di persone che dichiarano di voler ridurre l’importo destinato agli omaggi. Il totale stimato si attesta su 8,7 miliardi di euro, segno che il desiderio di donare conserva il proprio peso nella cultura nazionale, nonostante la pressione economica.
La convivialità a tavola, altro grande protagonista del Natale italiano, resta una priorità ma subisce il contraccolpo del rincaro dei prezzi alimentari. Secondo ISTAT, il rincaro degli alimenti ha raggiunto il 25% nell’ultimo quadriennio, costringendo molti nuclei a ridimensionare i menù delle feste o sceglierli con maggiore oculatezza. Il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno sono momenti irrinunciabili, ma la spesa media per persona è in leggera flessione, con strategie come il ritorno a prodotti locali e la condivisione delle portate tra invitati.
Sul fronte degli addobbi e delle decorazioni, continua il trend di aumento dei costi, soprattutto a causa dell’importazione di prodotti dall’Asia e dei costi fissi elevati. Molti scelgono di riutilizzare materiali degli anni passati o di investire in soluzioni riutilizzabili e sostenibili, nel tentativo di moderare la spesa che, per un albero e le decorazioni principali, può sfiorare i 270 euro.
Nel bilancio delle festività, le bollette restano un elemento incisivo. Il calo dei prezzi del gas rispetto al 2024 ha offerto un lieve sollievo, ma la voce resta tra le più onerose, pesando mediamente per oltre 1.000 euro annui sulla famiglia-tipo. Si registra un incremento di accortezza nei consumi, dagli investimenti nei dispositivi a basso consumo alla scelta di temperature più contenute senza rinunciare al comfort domestico.
Uno degli ambiti in crescita per l’inverno 2025 è rappresentato dai viaggi, con dieci milioni di italiani che hanno scelto di trascorrere almeno una notte fuori casa durante le festività. Il budget medio di 440 euro riflette sia la voglia di evasione post-pandemia sia la resilienza della domanda turistica, con particolare preferenza per le destinazioni di montagna, benché soggette ad aumenti anche del 30% nei costi di soggiorno e servizi accessori come skipass e noleggi. Spostamenti in auto, treno, aereo e traghetto confermano tendenze differenziate, ma accomunate da prezzi in aumento su molte tratte.
Infine, la tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando anche lo shopping natalizio: chatbot e consigli personalizzati facilitano l’acquisto online, rendendo più "fluido" il processo di scelta e riducendo la resistenza all’acquisto. Strumenti come raccomandazioni automatizzate e checkout istantaneo stanno spingendo le famiglie a orientare parte della spesa dai negozi tradizionali all’e-commerce, spesso attirati dalla possibilità di risparmio e dalla maggiore libertà di scelta.
L’inverno 2025 si distingue anche per la crescente attenzione degli italiani alle modalità di pagamento e di gestione delle risorse economiche durante le festività. Il ricorso a prestiti e pagamenti dilazionati cresce, sostenuto sia dalla maggiore diffusione di offerte "compra ora, paga dopo" nei negozi (fisici e digitali), sia da condizioni generali più complesse dal punto di vista del potere d’acquisto.