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Borse in moderato rialzo, sempre più basso spread btp-bund e altre tendenze emerse oggi mercoledì 3 dicembre 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
chiusura mercati finanziari oggi 3 dicem

Gli scenari delle Borse in tempo reale: performance di Europa e USA, andamento dello spread Btp-Bund, focus su titoli e settori di Piazza Affari, oscillazioni di Bitcoin e cripto, riflessi macro tra inflazione e occupazione.

La giornata odierna nei mercati finanziari globali si è contraddistinta per una generalizzata cautela tra gli investitori, alla vigilia di importanti appuntamenti macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti e dal contesto europeo.

Le Borse hanno registrato movimenti frazionali, con lievi rialzi sui listini principali e flessioni contenute su altri mercati, mentre l’attenzione si è focalizzata sull’imminente riunione della Federal Reserve e sui possibili sviluppi in ambito geopolitico. L’ambiente resta influenzato dall’attesa per un probabile taglio dei tassi da parte della Fed, dalle tensioni commerciali globali e dai recenti dati macroeconomici che segnalano una moderata ripresa della domanda interna.

Nel frattempo, la discesa ai minimi dal 2009 del differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi riflette la rinnovata fiducia degli operatori nei confronti del debito sovrano italiano, in un quadro che rimane comunque esposto all’evoluzione delle trattative internazionali e degli equilibri macrofinanziari.

Le performance delle principali Borse europee e americane

I maggiori indici europei hanno vissuto una seduta in lieve progresso, sebbene permangano elementi di incertezza legati alle contestuali variabili macro e geopolitiche. Piazza Affari si è distinta come una delle migliori del Vecchio Continente, con il FTSE MIB che a metà giornata avanzava dello 0,6% e ha chiuso praticamente invariato, trainato dal comparto industriale e tecnologico. Madrid ha beneficiato del forte avvio delle vendite invernali di Inditex e ha chiuso in rialzo di quasi mezzo punto percentuale, mentre Parigi e Francoforte si sono mosse attorno alla parità, risentendo del calo di alcuni titoli nei settori consumer e industriale.

Il seguente riassunto in tabella mostra i movimenti principali della sessione borsistica odierna:

Indice Variazione
FTSE MIB (Milano) +0,06%
Euro Stoxx 50 +0,4%
Ibex 35 (Madrid) +0,4% / +1,25% intra-day
France CAC 40 +0,1% / +0,3%
Germany DAX +0,25% / +0,4%
Netherlands AEX +0,5%
FTSE 100 (Londra) -0,05% / invariato

Negli Stati Uniti, Wall Street ha aperto sotto pressione, con il Dow Jones in lieve flessione (-0,02%) e il Nasdaq più debole per via del calo di alcuni titoli tech, in particolare Microsoft dopo l’abbassamento delle stime sull’intelligenza artificiale.

Da segnalare, tra i movimenti di giornata, la forza di Boeing e la volatilità delle big tech che hanno influenzato la direzione degli indici. Il contesto statunitense è dominato dall’attesa per i dati sul mercato del lavoro e dagli sviluppi della politica monetaria, con una netta prevalenza di aspettative per un taglio dei tassi nella riunione in programma nei prossimi giorni.

Spread Btp-Bund e mercato obbligazionario: andamento e implicazioni

Particolare interesse hanno suscitato quest’oggi le differenze di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi. Il cosiddetto spread ha registrato una nuova contrazione sotto i 70 punti base, portandosi su livelli che non si vedevano dalla fine del 2009. Il rendimento del decennale italiano è oscillato attorno al 3,45%-3,47%, sintomo di una percepita riduzione del rischio-paese e della fiducia degli investitori nella sostenibilità del debito pubblico. Questa dinamica riflette anche le attese sulla politica monetaria europea, con la Banca Centrale Europea che si appresta a lasciare invariati i tassi nell’ultima riunione dell’anno.

Nel contesto obbligazionario europeo generale:

  • I rendimenti dei titoli di Stato si sono mantenuti moderatamente bassi, incentivando gli acquisti su segmenti a medio-lungo termine.
  • L’appiattimento dello spread suggerisce una fase di corrente positiva per il debito italiano, anche grazie alla maggior stabilità politica percepita nell’Eurozona rispetto ai mesi precedenti.
  • Negli Stati Uniti, la maggiore volatilità dei Treasury ha portato il biennale sotto il 3,5%, segno dell’accresciuta domanda dopo il rallentamento del mercato del lavoro.
La riduzione del differenziale Btp-Bund, pur rappresentando un segnale di solidità, rimane vulnerabile a qualsiasi variazione circa il contesto globale e le prospettive di crescita economica, elementi da seguire con attenzione soprattutto in vista di possibili cambiamenti delle politiche monetarie su entrambe le sponde dell’Atlantico.

I protagonisti di giornata: settori e titoli sotto la lente a Piazza Affari

Piazza Affari ha messo in luce diverse storie di successo e di volatilità tra i titoli del listino principale. Spicca soprattutto Stellantis, protagonista di una giornata straordinaria con un aumento superiore al 7%, grazie all’upgrade degli analisti di UBS e alle attese per standard meno stringenti sulle emissioni negli USA. Anche STMicroelectronics (STM) ha registrato un balzo superiore al 4%, trainato sia dal fermento nel settore tech sia dalle prospettive legate a fusioni e nuove quotazioni nel comparto AI.

Il settore bancario è tornato sotto i riflettori con una parziale ripresa di Banco Monte dei Paschi di Siena (+1,3% dopo i forti cali dei giorni precedenti, legati a sviluppi giudiziari sulla scalata a Mediobanca). Bene anche Mediobanca, in crescita grazie all’attenzione sul comparto e alle attese di una maggiore stabilità futura. Nel segmento oil, Saipem è salita oltre il 2%, sostenuta dal giudizio positivo degli analisti di Bank of America.

Altri titoli sotto osservazione nella sessione di oggi:

  • Inditex (Zara), miglior performance dello Stoxx600 con una crescita delle vendite a doppia cifra nel pre-natalizio.
  • Leonardo, positivo dell’1,4% sfruttando l’attenzione sul settore della difesa.
  • Performance negative invece per utility come Italgas (-1,6%) e Buzzi (-1,2%), penalizzate da tagli di rating e prese di beneficio.
Tra le società a media capitalizzazione ha brillato doValue (+3,6% sull’accordo strategico con Banco Santander), mentre nel listino Euronext Growth Milano ha debuttato RT&L con un rialzo del 27,8%.

Bitcoin e criptovalute: oscillazioni e sentiment del mercato

Il comparto delle criptovalute ha mostrato segnali di forte recupero dopo una fase prolungata di ribassi. Il bitcoin ha superato quota 93.000 dollari, segnando un progresso settimanale superiore al 7%. Questo movimento è stato favorito sia dal rimbalzo degli asset maggiormente rischiosi che dall’attesa di un orientamento monetario più espansivo sia da parte della Fed sia da altre grandi banche centrali.

Nel dettaglio:

  • Il recupero della principale criptovaluta resta accompagnato da una volatilità elevata, indicativa di un sentiment ancora incerto tra gli investitori.
  • Il precedente crollo — con una perdita di quasi il 30% dai massimi storici di ottobre — aveva rappresentato un segnale di nervosismo generalizzato sulle cripto.
  • Il resto del comparto, con ethereum e solana, si è mosso in scia al bitcoin, tra timidi rialzi e tentativi di consolidamento.
L’approccio degli operatori resta pragmatico, tra rinnovate speranze di inversione positiva e un’attenta valutazione di rischi e opportunità, in un contesto dove si attendono anche possibili novità regolamentari da parte delle autorità USA ed europee. La stabilizzazione sopra i 90.000 dollari rappresenta un segnale osservato con attenzione per verificare la solidità di una ripresa duratura nell’ambito degli asset digitali.

Le dinamiche macroeconomiche: inflazione, tassi, e dati sull’occupazione

L’orizzonte macroeconomico odierno è stato caratterizzato dalla pubblicazione e dall’analisi di dati su prezzi, tassi e occupazione. L’inflazione nell’Eurozona a novembre ha mostrato un leggero aumento al 2,2%, contro il 2,1% di ottobre secondo stime dell’Eurostat, sostenuta dal rialzo dei costi nei servizi e da una contrazione meno marcata dell’energia. In Italia l’incremento, secondo dati preliminari, si attesta all’1,2% annuo, con una fase di relativa stabilità.

In ambito occupazionale, segnali misti sia in Europa che negli USA:

  • Il dato Adp sulle buste paga statunitensi, diffusosi oggi, ha registrato una perdita di 32.000 posti di lavoro nel settore privato — una sorpresa rispetto alle attese di incremento — alimentando le scommesse su un imminente taglio del costo del denaro dalla Federal Reserve.
  • L’occupazione nell’Unione Europea ha visto un tasso di disoccupazione stabile al 6,4% con la crescita dei dipendenti permanenti e una spinta dal lavoro autonomo, sintomo di una resilienza in parte superiore alle attese nella seconda parte dell’anno.
Le attese sulle decisioni delle banche centrali sono dunque elevate: la BCE è orientata alla stabilità dei tassi, mentre per la Fed quasi il 90% degli operatori ipotizza una riduzione dei tassi nella prossima riunione. Christine Lagarde ha ribadito il mantenimento dell’obiettivo inflazionistico al 2% nel medio termine, sottolineando una generale incertezza derivante dalla volatilità delle politiche commerciali globali e dal contesto geopolitico.

Riflessioni finali sull’andamento dei mercati e prospettive future

I mercati finanziari, nella giornata analizzata, hanno dimostrato solidità nelle asset class considerate più sensibili ai cambiamenti di scenario, come titoli di Stato italiani e azioni tech, lasciando intravedere segnali positivi su rischio-Paese e sulla capacità di resilienza delle economie avanzate. La tendenza a una maggiore selettività dei flussi e l’attenzione rivolta alle singole storie aziendali e settoriali confermano come il regime attuale sia ancora governato da dati, outlook geopolitici e scelte delle banche centrali.

Guardando alle prossime settimane:

  • Il taglio atteso dei tassi Fed potrebbe rafforzare la propensione al rischio e incentivare l’investimento su equity e debito dei Paesi periferici UE.
  • L’evolvere delle trattative negoziali tra Stati Uniti, Europa e blocchi emergenti avrà impatti diretti sulle materie prime e sui cambi.
  • L’instabilità intrinseca degli asset digitali continuerà a offrire opportunità e rischi, in un contesto che dipenderà sempre dalla fiducia degli operatori e dal quadro regolamentare.


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