Il nuovo accordo contrattuale per il settore dell'acconciatura, estetica, tatuaggio, piercing, tricologia non curativa e centri benessere sarà in vigore fino al 31 dicembre 2026.
Il settore dell'acconciatura e dell'estetica in Italia celebra un passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione del proprio lavoro. Dopo negoziati è arrivato il rinnovo del contratto nazionale acconciatura, estetica, tatuaggio, piercing, tricologia non curativa e centri benessere. Copre diverse categorie professionali, tra cui parrucchieri, estetisti, tatuatori, piercer, operatori di tricologia non curativa e centri benessere.
Questo nuovo accordo, che influenzerà la vita lavorativa di oltre 140.000 dipendenti distribuiti in circa 60.000 aziende del settore, porterà a un aumento medio dei salari di 183 euro per chi è inquadrato al terzo livello. Questa modifica non solo migliorerà la condizione economica dei lavoratori ma è anche un passo avanti verso il riconoscimento formale della loro qualificazione e professionalità.
Il settore, che tocca una vasta gamma di servizi dalla cura personale alla bellezza, è caratterizzato da una grande frammentazione e da condizioni lavorative molto variabili; pertanto, un accordo di tale portata è un miglioramento nelle condizioni di lavoro di molti operatori. Con questo rinnovo contrattuale, i lavoratori possono guardare al futuro con maggiore sicurezza e dignità professionale. Vediamo meglio:
Per compensare il periodo senza contratto, che ha avuto termine alla fine del 2022, è previsto anche un pagamento forfettario di 80 euro, suddiviso in due parti da 40 euro ciascuna, che verranno erogate nei mesi di giugno e luglio 2024.
Questo accordo è stato descritto dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs come un "risultato importante, ottenuto dopo trattative lunghe e complesse, che hanno visto anche la partecipazione attiva dei lavoratori".
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre enfatizzato l'importanza di questo rinnovo contrattuale nel contesto degli accordi confederali, sottolineando l'aumento salariale e i miglioramenti normativi ottenuti. Questi risultati non solo riconoscono e valorizzano la professionalità dei lavoratori, ma contribuiscono anche alla qualificazione complessiva del settore.
Il nuovo accordo collettivo nazionale di lavoro, che influenzerà circa 60.000 imprese e oltre 140.000 lavoratori del settore, è stato quindi messo nero su bianco. Questo patto prevede un aumento progressivo dei salari lordi a partire dal terzo livello, che raggiungerà un incremento totale di 183 euro. I dettagli della distribuzione sono i seguenti: un aumento di 70 euro a partire dal primo maggio 2024, seguito da 50 euro dal primo gennaio 2025, 43 euro dal primo gennaio 2026 e un altro incremento di 20 euro dal primo ottobre 2026.
Per compensare il periodo precedente alla firma del contratto, durante il quale non c'era stato un accordo valido, è stato inoltre concordato un pagamento forfettario una tantum di 80 euro. Questo sarà diviso in due rate: la prima di 40 euro sarà pagata con la busta paga di giugno 2024 e la seconda di 40 euro con quella di luglio 2024. Il contratto rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2026.
Sul fronte normativo, andando alla ricerca delle differenze e di cosa cambia, l'accordo ha introdotto importanti novità: l'estensione dei termini di preavviso per licenziamenti e dimissioni, un aggiornamento nella classificazione del personale che include l'aggiunta di nuove figure professionali, e per la prima volta, la regolamentazione dei livelli retributivi specifici per il settore della toelettatura per animali, che pur facendo parte dell'ambito di applicazione del contratto, non aveva ancora una chiara definizione di inquadramento.