Cosa prevedono i diversi bonus relativi alla spesa, chi ne ha diritto e le differenze: i chiarimenti e le spiegazioni
Quali sono le differenze tra la carta acquisti, il bonus spesa e il reddito alimentare? Ci sono diversi bonus spesa disponibili quest'anno, che variano per i requisiti, gli importi e le modalità di accesso. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono e cosa prevedono.
Il bonus spesa comunale consiste in un contributo economico riconosciuto per un importo massimo di 600 euro dda usare solo ed esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità e farmaci.
In particolare, si possono acquistare beni di prima necessità, come generi alimentari e prodotti igienici, prodotti per la pulizia della casa, medicinali e prodotti per l’infanzia e cibo per bambini, come latte in formula, omogeneizzati e pannolini.
Non è invece possibile comprare con il bonus spesa comunale di 600 euro i seguenti prodotti:
Anche nel 2024 è stata riconfermata la Carta acquisti Dedicata a te, che consiste, come il bonus spesa comunale, in un contributo economico che viene accreditato direttamente sulla carta già rilasciata (o che sarà richiesta) ai soggetti interessati.
A differenza del bonus spesa comunale, la carta acquisti non deve essere richiesta ma viene direttamente riconosciuta dai Comuni, tramite apposita email, se si ha un Isee aggiornato entro i 15mila euro.
L’importo caricato anche quest’anno sulla carta è sempre di 382,50 euro da spendere solo per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità e per l’infanzia nei negozi abilitati al circuito Mastercard, perchè funziona come una normale carta di pagamento elettronica.
Il Reddito alimentare non è, invece, nè un bonus e né un contributo economico.
Si tratta di un aiuto per le persone che hanno più difficoltà economiche e a fare la spesa che consiste in veri e propri pacchi alimentari da donare.
Il reddito alimentare consiste, infatti, nella distribuzione gratuita di prodotti alimentari nei negozi di distribuzione, come:
La sperimentazione della misura è già partita quattro Città metropolitane, che sono Genova, Firenze, Napoli e Palermo.