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Risparmiare sui costi del conto corrente? Il conto corrente cointestato permette di diminuire le spese fortemente

di Marcello Tansini pubblicato il
Conto corrente cointestato

Gestire insieme il conto corrente puņ essere una soluzione efficace per ridurre i costi bancari, semplificare la gestione delle spese condivise e approfittare di condizioni vantaggiose. Il conto cointestato č un'opzione da valutare per chi vuole ottimizzare la propria situazione finanziaria.

Negli ultimi anni i conti correnti cointestati hanno assunto un ruolo rilevante nella pianificazione finanziaria di famiglie, coppie e persino soci. Questa soluzione permette infatti di semplificare la rendicontazione delle uscite e ridurre le spese sostenute per il mantenimento di più rapporti bancari distinti.

Il risparmio derivante dalla cointestazione si evidenzia in diversi aspetti: dal canone annuo solitamente più contenuto rispetto all'apertura di due conti separati, all'imposta di bollo unica anche in presenza di giacenze elevate, fino allo snellimento delle operazioni grazie a una gestione unificata. In particolare, le banche online hanno reso accessibile questa modalità per una larga fetta di utenti, offrendo condizioni ancora più vantaggiose legate alle offerte digitali. L'approfondimento della panoramica legata a questi conti, tra costi e benefici, consente di individuare le migliori strategie per il contenimento delle spese bancarie e una gestione condivisa efficiente.

Come funziona un conto corrente cointestato: tipologie di firma e gestione

Un conto corrente cointestato consente a due o più soggetti di condividere diritti e doveri su uno stesso rapporto bancario. Gli intestatari, con pari responsabilità, possono effettuare operazioni come pagamenti, bonifici e prelievi secondo modalità concordate durante l’apertura.

La modalità operativa viene stabilita scegliendo tra:

  • Firma disgiunta: ogni titolare può agire autonomamente, usufruendo di tutti i servizi collegati senza l’autorizzazione degli altri. Questa soluzione garantisce la massima comodità e velocità nelle operazioni, ma implica maggior fiducia e attenzione tra le parti, poiché ogni movimento può essere effettuato senza approvazione congiunta.
  • Firma congiunta: per ogni operazione bancaria è necessaria la sottoscrizione di tutti i cointestatari. Questa opzione offre maggior controllo sulle movimentazioni, risultando adatta nei contesti in cui si desidera un doppio filtro sulle uscite, come nella gestione di risparmi familiari.
Il funzionamento pratico prevede che tutti gli intestatari abbiano accesso al saldo e ai movimenti, che le somme si presumano di proprietà in quote uguali salvo diverso accordo, e che ogni titolare possa richiedere servizi quali carta di debito e internet banking. Alcune banche limitano il numero di cointestatari (spesso a due o tre), e richiedono che almeno uno sia maggiorenne. La possibilità di aggiungere o togliere intestatari non è prevista: occorre chiudere il rapporto e riaprirne uno nuovo se necessario. Questa struttura garantisce trasparenza e immediatezza, rendendo la cointestazione ideale per spese e risparmi in comune.

Vantaggi economici e pratici: risparmio sui costi e gestione delle spese

L’adozione di un conto corrente condiviso comporta una serie di vantaggi finanziari e pratici sia per nuclei familiari che per piccole società. Dal punto di vista economico, il principale beneficio consiste nella riduzione dei costi fissi: si abbattono il canone annuo, le spese di bollo (unica per conti intestati a più persone), e spesso si accede a condizioni agevolate o promozioni riservate ai conti online:

  • Gestione semplificata delle spese comuni: pagamenti di utenze, affitti, rate di mutuo, e altro ancora, possono essere operati da uno qualsiasi dei titolari, garantendo flessibilità e praticità.
  • Controllo immediato del saldo e dei movimenti: ogni cointestatario può verificare in autonomia le movimentazioni, migliorando la trasparenza interna e prevenendo malintesi tra i titolari.
  • Strumenti aggiuntivi per il risparmio: molte banche mettono a disposizione servizi di budgeting, prelievi intelligenti, avvisi su spese ricorrenti, e possibilità di suddividere le somme in “salvadanai virtuali”, promuovendo il risparmio condiviso.
  • Maggiore copertura della tutela FITD: il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi garantisce fino a 100.000 euro per ogni intestatario, raddoppiando la soglia di sicurezza rispetto a un conto singolo.
Scegliere la cointestazione permette quindi di concentrare risorse finanziarie e abbattere i costi di due conti separati, mentre il monitoraggio congiunto delle spese rende la gestione finanziaria familiare più ordinata ed efficace.

Confronto dei migliori conti correnti cointestati per risparmiare nel 2025

La varietà dell’offerta bancaria italiana rende utile un confronto dettagliato tra i conti cointestati più convenienti per il 2025, sia presso banche tradizionali che online. Ecco una tabella riassuntiva delle principali soluzioni:

Banca

Canone annuo

Prelievi ATM

Bonifici

Cointestatari max

Mediolanum SelfyConto

Gratis under 30, poi 45 €/anno (azzerabile)

Gratis

Gratis

2

ING Conto Arancio

0 €/anno Light, 60 €/anno Arancio Più (azzerabile)

0,95 € Light, gratis Arancio Più

Gratis

2

Crédit Agricole

Gratis under 35 (poi 24 €/anno), azzerabile

Gratis Gruppo, 2,10 € altre banche

Gratis

2

Fineco

47,40 €/anno (azzerabile), gratis under 30

0,80 € sotto 99 €, gratis sopra

Gratis

3

Revolut Standard

Gratis

Gratis fino a 200 €/mese, poi 2%

Gratis SEPA

2

Banca Sella Start

18 €/anno

Gratis ATM Sella, 4 gratis altre banche/mese

Gratis

3

Credem Semplice

48 €/anno (azzerabile)

Gratis ATM Credem, 24 gratis altre banche

0,58 €

2

Le soluzioni digitali offrono in genere canone zero o facilmente azzerabile, con servizi inclusi come home banking, carta di debito e bonifici gratuiti. Le banche tradizionali, invece, possono garantire maggiore assistenza allo sportello e una rete territoriale più estesa, ma a costi leggermente superiori. Risulta quindi essenziale analizzare le proprie abitudini di spesa e preferenze operative per scegliere la soluzione più adatta.

Aspetti legali e rischi da considerare: eredità, pignoramento e responsabilità

La condivisione di un rapporto bancario comporta implicazioni giuridiche rilevanti. Dal punto di vista legale, le somme depositate si presumono di proprietà in parti uguali, a meno che non vi sia documentazione che attesti una diversa ripartizione.

In caso di pignoramento per debiti intestati a uno solo dei cointestatari, la banca congela la quota presunta di proprietà del debitore; tuttavia, anche gli altri titolari possono subire temporanee limitazioni nell’utilizzo del conto fino a chiarimento giudiziario. Per quanto riguarda la successione, alla morte di un intestatario, la sua quota viene congelata e attribuita agli eredi secondo la normativa Codice Civile Art. 1834. In pratica:

  • Con la firma disgiunta, viene bloccata solo la quota appartenente al defunto; il superstite può operare entro i propri limiti.
  • In presenza di firma congiunta, il rapporto viene congelato nella sua interezza fino a completamento delle pratiche di successione.
Attenzione al rischio di appropriazioni non concordate: prelievi o spostamenti di somme superiori alla propria quota sono oggetto di possibile rivendicazione legale o contestazione dagli altri intestatari o dagli eredi. Inoltre, la responsabilità solidale nei confronti della banca implica che tutti i cointestatari rispondano di obbligazioni e scoperti generati sul conto.

Procedura di apertura e chiusura di un conto cointestato: documenti e passaggi

Il percorso per aprire o chiudere un conto bancario condiviso è semplice, ma richiede attenzione nella fase documentale. Per l’apertura occorrono i documenti di identità (valido per tutti i titolari) e il codice fiscale; alcune banche, specialmente per rapporti tra genitori e figli, possono richiedere prova del legame o eventuale residenza in comune:

  • Scegliere la banca e la tipologia di firma (congiunta o disgiunta)
  • Presentare i documenti e compilare il modulo di apertura online o in filiale
  • Firmare il contratto alla presenza di tutti gli intestatari (fisicamente o digitalmente)
  • Attivare servizi accessori come carte di debito, home banking e app gestione spese
Per la chiusura del conto è necessaria la sottoscrizione di tutti (in caso di firma congiunta) o, in alcuni casi, anche di uno solo (firma disgiunta, con notifica agli altri). La modifica dell’elenco dei titolari richiede comunque la chiusura e riapertura di un nuovo rapporto bancario. Il denaro residuo viene diviso secondo le regole della cointestazione e trasferito secondo le istruzioni degli intestatari o degli eredi.