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Sicurezza sul lavoro e i controlli, sanzioni e patente a punti cantiere in vigore con decreto PNRR bis 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Sanzioni in caso di trasgressione regole

Sicurezza sul lavoro: cosa prevede il decreto PNRR bis su controlli, sanzioni e nuova patente a punti nei cantieri. Norme, obblighi e novit per imprese e lavoratori

Il governo italiano ha recentemente introdotto importanti novità in materia di sicurezza sul lavoro attraverso il decreto PNRR bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo provvedimento rappresenta un intervento per migliorare le condizioni lavorative nei cantieri e garantire maggiore tutela per i lavoratori, introducendo meccanismi di controllo più efficaci e sanzioni più severe per le violazioni.

Le principali innovazioni del Decreto PNRR bis sulla sicurezza nei cantieri

Il decreto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) recentemente promulgato dal governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale mira a rafforzare la tutela dei lavoratori, specialmente nei cantieri. L'obiettivo fondamentale è creare un ambiente di lavoro più sicuro attraverso un approccio che bilancia prevenzione e repressione delle irregolarità.

Il provvedimento legislativo introduce misure rigorose contro il lavoro sommerso e potenzia le politiche di prevenzione e sanzione. Tra gli elementi più rilevanti figura il sistema di qualificazione per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri, comunemente noto come patente a crediti, che si affianca alle disposizioni già previste con un'attenzione particolare alla formazione avanzata e alle strategie preventive.

Sistema di qualificazione delle imprese con la patente a crediti

A partire dal 1° ottobre 2024, le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili dovranno essere in possesso della patente a crediti. Questo nuovo strumento di qualificazione sarà rilasciato in formato digitale dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e costituirà un requisito indispensabile per operare nel settore.

Sono esclusi dall'obbligo di possesso della patente coloro che effettuano esclusivamente forniture o prestazioni di natura intellettuale nei cantieri. Per le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in altri Stati membri dell'UE o in paesi extra-UE, sarà sufficiente possedere un documento equivalente rilasciato dall'autorità competente del paese d'origine, che dovrà essere riconosciuto secondo la normativa italiana per i soggetti non appartenenti all'Unione Europea.

Requisiti necessari per ottenere la patente a crediti

Per ottenere la patente, i soggetti interessati dovranno dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

  • Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
  • Adempimento degli obblighi formativi da parte dei datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori e lavoratori autonomi
  • Possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) in corso di validità
  • Possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), nei casi previsti dalla normativa
  • Possesso della certificazione di regolarità fiscale, nei casi previsti dalla normativa
  • Avvenuta designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), quando richiesto
Il possesso di questi requisiti può essere autocertificato secondo le disposizioni del DPR 445/2000. Durante l'iter di rilascio della patente, le imprese e i lavoratori autonomi possono comunque operare nei cantieri, salvo comunicazione contraria da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro.

Funzionamento del sistema di crediti e decurtazioni

La patente a crediti viene rilasciata con un punteggio iniziale di 30 crediti e consente di operare nei cantieri solo se il punteggio non scende sotto i 15 crediti. In caso di violazioni accertate, verranno decurtati punti secondo uno schema preciso definito nell'apposito allegato alla normativa.

Le decurtazioni dei crediti sono correlate alla gravità delle infrazioni e possono variare significativamente. Ad esempio:

  • 20 punti per infortuni mortali
  • 15 punti per inabilità permanente assoluta al lavoro
  • 8 punti per inabilità permanente parziale
  • 5 punti per inabilità temporanea superiore a 60 giorni
  • Da 1 a 3 punti per varie violazioni normative in materia di sicurezza
Le decurtazioni sono applicate a seguito di provvedimenti definitivi, come sentenze passate in giudicato o ordinanze-ingiunzione divenute definitive. In caso di più violazioni accertate durante uno stesso controllo, la decurtazione massima non può eccedere il doppio della sanzione prevista per la violazione più grave.

Conseguenze della perdita di crediti e sanzioni

Quando il punteggio scende sotto i 15 crediti, l'impresa o il lavoratore autonomo non può più operare nei cantieri, fatta eccezione per il completamento delle attività già in corso se i lavori eseguiti superano il 30% del valore del contratto.

Le sanzioni previste per chi opera senza patente o con un punteggio inferiore a 15 crediti sono particolarmente severe:

  • Sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro
  • Esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per sei mesi 
In caso di dichiarazioni false sui requisiti per ottenere la patente, è prevista la revoca immediata, con impossibilità di presentare una nuova domanda prima di 12 mesi.

Verifiche e responsabilità del committente

La normativa introduce nuovi obblighi anche per i committenti e i responsabili dei lavori, che dovranno verificare il possesso della patente a crediti da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, inclusi quelli operanti in regime di subappalto. In alternativa, per le imprese esentate dall'obbligo di patente, i committenti dovranno verificare il possesso dell'attestazione di qualificazione SOA.

Il mancato rispetto di questi obblighi di verifica comporta sanzioni amministrative pecuniarie da 711,92 a 2.562,91 euro, come previsto dall'articolo 157 del D.Lgs. 81/2008.

Esenzioni e casi particolari

Non tutte le imprese sono soggette all'obbligo della patente a crediti. In particolare, sono esentate:

  • Le imprese in possesso dell'attestazione di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla III
  • I soggetti che effettuano esclusivamente forniture o prestazioni di natura intellettuale
Questa distinzione permette di concentrare l'attenzione sulle imprese che presentano maggiori rischi operativi, garantendo al contempo una semplificazione per quelle già sottoposte a rigorosi processi di qualificazione.

Altre misure di prevenzione e controllo nel decreto PNRR bis

Lista di conformità INL e benefici per le imprese virtuose

Il decreto introduce anche la "Lista di conformità INL", un elenco informatico pubblico in cui vengono iscritte le imprese risultate conformi a seguito di accertamenti ispettivi. Le aziende inserite in questa lista godono di un'esenzione dalle verifiche dell'Ispettorato nazionale del lavoro per 12 mesi nelle materie oggetto degli accertamenti, fatte salve le verifiche sulla sicurezza, le richieste di intervento e le indagini disposte dalla Procura.

Questo sistema premia le imprese virtuose, incentivando comportamenti corretti e riducendo gli oneri amministrativi per chi rispetta le normative.

Rafforzamento del regime sanzionatorio e nuovi obblighi retributivi

Il decreto ha introdotto un significativo inasprimento delle sanzioni per le violazioni in materia di lavoro irregolare e appalti illeciti. In particolare, è stato reintrodotto un regime penale per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, con pene che possono arrivare fino a tre mesi di arresto o ammende calcolate in base al numero di lavoratori coinvolti.

Inoltre, è stato stabilito l'obbligo di corrispondere ai lavoratori disabili in base leggi e CCNL e a tutti i dipendenti impiegati negli appalti un trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi più rappresentativi nel settore di riferimento, rafforzando così la tutela economica dei lavoratori e contrastando il dumping contrattuale.

Verifica della congruità dell'incidenza della manodopera

Un'altra novità significativa riguarda l'obbligo di verificare la congruità dell'incidenza della manodopera prima del saldo finale dei lavori. Questa verifica, che spetta al responsabile del progetto negli appalti pubblici e al committente in quelli privati, mira a contrastare fenomeni di lavoro sommerso e sottopagato.

La mancata verifica comporta conseguenze diverse a seconda del tipo di appalto:

  • Negli appalti pubblici di valore pari o superiore a 150.000 euro, incide sulla valutazione della performance del responsabile del progetto
  • Negli appalti privati di valore pari o superiore a 500.000 euro, prevede sanzioni amministrative da 1.000 a 5.000 euro a carico del committente 

Potenziamento delle attività ispettive e nuovi strumenti di controllo

Per garantire l'efficacia delle nuove disposizioni, il decreto prevede un significativo potenziamento degli organici ispettivi. In particolare, sono state autorizzate nuove assunzioni di personale ispettivo tecnico presso l'Ispettorato Nazionale del Lavoro e un aumento del contingente dell'Arma dei Carabinieri dedicato alla tutela del lavoro.

Questo rafforzamento delle strutture di controllo è accompagnato dall'introduzione di strumenti tecnologici innovativi per monitorare la situazione nei cantieri, tra cui una piattaforma informatica per la gestione della patente a crediti e la condivisione di informazioni tra le diverse autorità competenti.

Implementazione e tempistiche della riforma

Il sistema della patente a crediti entrerà in vigore dal 1° ottobre 2024. Tuttavia, sono ancora attesi diversi decreti attuativi che definiranno nel dettaglio le modalità operative, tra cui:

  • Le procedure per la presentazione della domanda di patente
  • I contenuti informativi della patente
  • I criteri per l'attribuzione di crediti aggiuntivi
  • Le modalità di recupero dei crediti decurtati
  • Il procedimento per l'adozione dei provvedimenti di sospensione 
Questi aspetti saranno definiti con appositi decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sentito l'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

 

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