Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Chi e come deve fare l'Isee per l'assegno unico per i figli nel 2025. Procedura e tempistiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
isee assegno unico

Quali sono procedure, modalitŕ e tempi per fare l’Isee necessario per avere l’assegno unico per figli nel 2025: spiegazioni e chiarimenti

L'Isee, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, rappresenta lo strumento principale per valutare la condizione economica delle famiglie italiane. Questo documento è essenziale per accedere a numerose prestazioni sociali agevolate, tra cui spicca l'assegno unico per i figli. L'importo di questa misura di sostegno non è uniforme per tutti, ma varia in base al valore Isee di ciascun nucleo familiare e alla sua composizione. 

Chi deve presentare l'Isee per l'assegno unico 2025

L'Isee ha validità dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, rendendo necessario il suo rinnovo annuale a partire dal primo giorno dell'anno, presentando la documentazione richiesta sia del richiedente che di tutti i componenti del nucleo familiare.

Devono richiedere l'attestazione Isee:

  • I nuclei familiari che presentano per la prima volta domanda per l'assegno unico per i figli (è possibile richiederlo dal settimo mese di gravidanza)
  • Le famiglie che già percepiscono l'assegno unico ma necessitano dell'Isee aggiornato per ricevere l'importo corretto
È importante sottolineare che l'importo dell'assegno unico varia in relazione alle soglie Isee: al variare del valore dell'indicatore economico cambia anche la somma spettante. Inoltre, l'importo dell'assegno viene rivalutato annualmente, e anche questa rivalutazione si applica in modo differenziato in base al valore Isee del nucleo familiare.

Tempistiche per il rinnovo dell'Isee per l'assegno unico 2025

Per ottenere il nuovo importo dell'assegno unico per figli nel 2025, è consigliabile presentare l'Isee a gennaio. I pagamenti aggiornati con la rivalutazione inizieranno generalmente da febbraio 2025.

Le tempistiche da rispettare per non perdere mensilità sono:

  • Entro il 29 febbraio 2025: presentando l'Isee entro questa data, si ha diritto a ricevere l'assegno unico comprensivo delle mensilità arretrate di gennaio e febbraio
  • Dal 1° marzo al 30 giugno 2025: chi presenta l'Isee in questo periodo ha diritto a percepire il nuovo importo spettante insieme agli arretrati da gennaio
  • Dal 1° luglio 2025 in poi: presentando l'Isee dopo questa data, l'assegno unico verrà erogato solo per l'importo spettante alla famiglia, senza alcuna mensilità arretrata
In assenza di un Isee valido, l'assegno unico viene comunque erogato, ma nell'importo minimo previsto per le famiglie con Isee superiore alla soglia massima stabilita per l'anno in corso.

Quando è necessario richiedere l'Isee corrente nel 2025

In alcuni casi specifici, è necessario aggiornare l'Isee anche durante l'anno attraverso la richiesta dell'Isee corrente. Questa procedura permette di ottenere un importo dell'assegno unico aggiornato in base alla situazione economica attuale della famiglia.

Le situazioni che consentono di richiedere l'Isee corrente sono:

  • Una variazione della situazione reddituale superiore al 25% rispetto a quanto calcolato nell'Isee ordinario
  • Una variazione significativa della situazione patrimoniale del nucleo familiare
  • La perdita del posto di lavoro o una riduzione/sospensione dell'attività lavorativa per un dipendente con contratto a tempo determinato o indeterminato
  • La cessazione dell'attività per un lavoratore autonomo appartenente al nucleo familiare
  • La perdita di trattamenti assistenziali, previdenziali o altre indennità da parte di uno o più membri del nucleo familiare
L'Isee corrente ha una validità di sei mesi dal momento della presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), a meno che non intervengano ulteriori variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l'Isee corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.

Come richiedere l'Isee per l'assegno unico figli nel 2025

Per ottenere l'attestazione Isee 2025 è possibile scegliere tra due modalità principali:

  • Procedura online: accedendo direttamente al sito dell'INPS tramite credenziali SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
  • Assistenza presso CAF: rivolgendosi a un Centro di Assistenza Fiscale che supporterà nella raccolta dei documenti e nella compilazione della DSU
La procedura prevede la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), sulla base della quale l'INPS calcolerà il valore Isee considerando i redditi dichiarati dai componenti del nucleo familiare e i patrimoni posseduti, sia mobili che immobili.

Documentazione necessaria per l'Isee 2025

Per compilare correttamente la DSU ai fini dell'Isee 2025, è necessario presentare:

  • Codice fiscale e documento d'identità del richiedente e codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (inclusi eventualmente coniuge non residente e figli a carico non residenti)
  • Ultima dichiarazione dei redditi: modello 730, modello Persone Fisiche (ex Unico) o Certificazione Unica
  • Documentazione relativa al patrimonio immobiliare: certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni e altra documentazione, anche per immobili all'estero
  • Contratto di affitto registrato, se il nucleo familiare è in locazione
  • Certificazione della quota capitale residua dei mutui per acquisto o costruzione di immobili di proprietà
  • Documentazione su compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini IRPEF, redditi prodotti all'estero, borse di studio, assegni di mantenimento
  • Estratti conto bancari o postali con saldo e giacenza media annua
  • Documentazione sul patrimonio mobiliare: conti depositi, libretti, titoli di stato, obbligazioni, azioni, fondi di investimento, anche detenuti all'estero
  • Informazioni su veicoli posseduti: targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, navi e imbarcazioni
  • Per lavoratori autonomi e società: patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio presentato
In presenza di persone con disabilità nel nucleo familiare, è necessario presentare anche la certificazione della disabilità, indicando l'ente che l'ha rilasciata, il numero del documento e la data di rilascio.

Tempi di elaborazione dell'Isee

Una volta presentata tutta la documentazione richiesta, l'INPS elabora il calcolo dell'Isee 2025 in un periodo che va dai 10 ai 15 giorni lavorativi. Al termine dell'elaborazione, il richiedente riceverà l'attestazione Isee che potrà utilizzare per la domanda di assegno unico o per l'aggiornamento dell'importo se già percepito.

Importi dell'assegno unico in base all'Isee 2025

Gli importi dell'assegno unico per i figli vengono stabiliti annualmente e variano in base al valore dell'Isee. Per il 2025, le famiglie con Isee fino a 17.090,61 euro (soglia soggetta ad aggiornamento) avranno diritto all'importo massimo, mentre al crescere dell'Isee l'importo si riduce progressivamente fino a raggiungere l'importo minimo per le famiglie con Isee superiore a 45.574,96 euro (soglia soggetta ad aggiornamento) o che non presentano l'Isee.

Sono previste maggiorazioni per:

  • Figli successivi al secondo
  • Figli con disabilità
  • Madri di età inferiore ai 21 anni
  • Nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori
  • Nuclei vedovili
La presentazione tempestiva dell'Isee 2025 è quindi cruciale per ottenere l'importo corretto dell'assegno unico in base alla reale situazione economica della famiglia.

Cosa fare in caso di variazioni del nucleo familiare

Se nel corso del 2025 si verificano cambiamenti nella composizione del nucleo familiare (ad esempio, nascita di un nuovo figlio, adozione, affidamento o variazioni nella responsabilità genitoriale), è necessario comunicare tempestivamente tali modifiche all'INPS per aggiornare l'importo dell'assegno unico.

Queste comunicazioni possono essere effettuate:

  • Direttamente online attraverso il sito dell'INPS
  • Tramite i patronati
  • Attraverso il Contact Center dell'INPS
Le variazioni comunicate entro 120 giorni dall'evento danno diritto anche agli arretrati dal mese in cui si è verificato l'evento stesso.
Leggi anche