L'indennità di cassa rappresenta un elemento importante della retribuzione per specifiche categorie di lavoratori del settore bancario. Questo compenso aggiuntivo viene riconosciuto a chi svolge mansioni che comportano il maneggio di denaro o valori, esponendo il dipendente a potenziali rischi. Nel CCNL bancario 2025 sono previste regole precise che determinano chi ha diritto a questa indennità e quali sono gli importi spettanti.
Il contratto collettivo nazionale del lavoro bancario 2025 stabilisce con precisione le figure professionali a cui spetta l'indennità di cassa, nota anche come indennità di rischio. Questo emolumento viene corrisposto al personale che, per la natura delle proprie mansioni, è incaricato di:
L'indennità rappresenta una forma di compensazione per la responsabilità assunta dal lavoratore nella gestione di valori e per il rischio di possibili errori nel conteggio o nella verifica dell'autenticità del denaro. La responsabilità pecuniaria che ricade su questi professionisti giustifica il riconoscimento di tale compenso aggiuntivo.
È importante sottolineare che, secondo quanto previsto dal CCNL del settore creditizio 2025, questa indennità non viene riconosciuta automaticamente a tutti i dipendenti bancari, ma esclusivamente a coloro che effettivamente svolgono le funzioni sopra elencate.
Gli importi dell'indennità di cassa non sono uniformi per tutti i lavoratori del settore bancario. Il CCNL 2025 prevede differenti cifre in base a diversi parametri quali:
Di seguito riportiamo gli importi mensili previsti per le diverse categorie di lavoratori:
La variazione negli importi riflette il diverso grado di responsabilità e rischio associato alle varie mansioni. I valori più elevati sono riconosciuti a chi maneggia direttamente contanti allo sportello, considerata l'attività a maggior rischio.
L'indennità di cassa può essere determinata secondo due differenti modalità:
Le specifiche modalità di calcolo sono generalmente indicate nel contratto collettivo di riferimento. È interessante notare che il datore di lavoro può decidere di riconoscere al dipendente un'indennità di importo superiore rispetto a quella prevista dal CCNL, valorizzando ulteriormente la responsabilità associata alla mansione.
Il CCNL bancario 2025 stabilisce anche le condizioni in cui l'indennità di cassa può essere temporaneamente sospesa. In particolare, l'indennità di rischio non viene corrisposta in caso di:
Questa previsione è coerente con la natura dell'indennità, che rappresenta un compenso per un rischio effettivamente corso dal lavoratore. Se il dipendente non è presente sul posto di lavoro per svolgere le mansioni che comportano tale rischio, viene meno il presupposto per l'erogazione dell'indennità.
Un aspetto rilevante riguarda il trattamento fiscale e previdenziale dell'indennità di cassa. Essendo un'erogazione non occasionale ma continuativa, questa componente della retribuzione:
In sostanza, l'indennità di cassa è soggetta alla stessa tassazione prevista per la retribuzione ordinaria. Questo significa che il lavoratore vedrà applicata su questo importo la propria aliquota IRPEF e le relative trattenute previdenziali, in base al proprio scaglione di reddito.