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Btp sotto alla pari, cosa significa? Spiegazione ed esempi

La dinamica che porta un Btp a scendere sotto la pari legata in modo diretto ai movimenti dei tassi d'interesse.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Btp sotto alla pari, cosa significa? Spi

Ci sono momenti in cui i Btp sono scambiati sotto la pari, cioè a un prezzo inferiore rispetto al loro valore nominale. Una condizione favorevole per l'investitore, ma che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche sottostanti nell'ambito dell'educazione finanziaria.

Chi acquista un Btp sul mercato secondario si trova di fronte a una quotazione inferiore ai 100 euro - la cosiddetta pari - che è il valore facciale del titolo ovvero quanto verrà rimborsato alla scadenza. Questa differenza fra prezzo d'acquisto e valore di rimborso è alla base del concetto di sotto la pari. Ma che cosa significa davvero comprare un Btp in queste condizioni? È sempre conveniente? Quali sono le insidie nascoste e i vantaggi possibili? Per rispondere, è necessario scomporre e analizzare con attenzione tutte le variabili in gioco.

  • Prezzo, valore nominale e rendimento, come funziona la pari nei Btp

  • Perché un Btp scende sotto la pari? L'impatto dei tassi e del mercato

Prezzo, valore nominale e rendimento, come funziona la pari nei Btp

Per comprendere in un'ottica di educazione finanziaria cosa significhi che un Btp venga scambiato sotto la pari bisogna innanzitutto chiarire che il valore nominale di ogni titolo di Stato - fissato a 100 euro per unità - è l'importo che il Tesoro si impegna a rimborsare alla scadenza. In altre parole, se si acquista un Btp alla pari, si paga 100 euro oggi e si riceveranno 100 euro a scadenza, oltre agli interessi periodici, detti cedole, calcolati in percentuale proprio su quel valore nominale.

Nel momento in cui il prezzo di mercato del titolo scende sotto i 100 euro il titolo è formalmente sotto la pari. Accade quando il tasso cedolare fissato dal Btp risulta meno attraente rispetto ai tassi d'interesse correnti. In altre parole, il mercato chiede un rendimento maggiore per compensare la minore appetibilità della cedola. Per adeguarsi a questa nuova aspettativa, il prezzo del titolo scende e rende più allettante il guadagno in conto capitale per chi compra.

Supponiamo, ad esempio, di acquistare un Btp con valore nominale di 1.000 euro, cedola del 2% annuo e scadenza tra cinque anni, a un prezzo di 950 euro. Ogni anno, riceveremo 20 euro di interessi (pari al 2% di 1.000 euro), ma alla scadenza riceveremo anche 1.000 euro, ossia l'intero valore nominale. In totale, incasseremo 100 euro di cedole più 50 euro di guadagno sul rimborso. Questo meccanismo aumenta il rendimento effettivo del titolo rispetto alla cedola nominale: il cosiddetto yield to maturity, o rendimento a scadenza, diventa la misura più corretta per valutare la reale convenienza dell'investimento.

Perché un Btp scende sotto la pari? L'impatto dei tassi e del mercato

La dinamica che porta un Btp a scendere sotto la pari è legata in modo diretto ai movimenti dei tassi d'interesse. Quando i rendimenti dei titoli di Stato di nuova emissione aumentano i titoli esistenti, con cedole più basse, perdono valore. Il motivo è intuitivo: chi investe oggi preferisce acquistare un titolo che paga il 4% piuttosto che uno che ne paga il 2%. Per renderlo competitivo, il prezzo di mercato deve scendere, fino a offrire un rendimento complessivo paragonabile a quello dei nuovi titoli.

Come si apprende dai corsi di educazione finanziaria, il fenomeno opposto si verifica quando i tassi scendono: in questo caso, i Btp esistenti con cedole più alte diventano più preziosi, e il loro prezzo sale sopra la pari. Ma è nei momenti in cui i tassi salgono e i titoli si deprezzano che nascono le vere opportunità per l'investitore attento. Comprare sotto la pari permette di sfruttare un doppio guadagno: da un lato gli interessi periodici, dall'altro il ritorno alla pari alla scadenza.

Va sottolineato che l'investimento in Btp sotto la pari presuppone l'intenzione di detenere il titolo fino alla sua naturale scadenza. Solo in questo modo l'investitore potrà incassare il rimborso integrale del valore nominale e realizzare il rendimento atteso. In caso contrario, se il titolo viene rivenduto prima, il prezzo di mercato al momento della vendita potrebbe non garantire la medesima convenienza, specie in presenza di ulteriore rialzo dei tassi o aumento dell'inflazione.