Nel 2025, il canone Rai continuerà a essere un tema caldo per molte famiglie italiane, in quanto rimarrà un'imposta obbligatoria legata al possesso di un apparecchio televisivo. Sebbene in precedenza il governo avesse ipotizzato l'eliminazione del canone dalla bolletta elettrica, la misura non è stata confermata, e per il 2025, il pagamento avverrà ancora tramite la bolletta elettrica.
Oggi, grazie a uno sconto introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, il canone è ridotto a 70 euro, ma questo taglio potrebbe essere rivisto o rimosso nella prossima manovra finanziaria, portando il costo di nuovo a 90 euro all'anno. Vediamo quindi:
Cosa succede al canone Rai nel 2025
Esenzioni e riduzioni canone Rai 2025
Il canone Rai è un'imposta che ogni titolare di un apparecchio televisivo è tenuto a pagare, indipendentemente dall'uso effettivo del dispositivo. Non importa se la TV viene utilizzata per guardare solo contenuti in streaming o servizi come Netflix o Amazon Prime: se l’apparecchio è tecnicamente in grado di ricevere il segnale televisivo terrestre o satellitare, il possesso del dispositivo obbliga al pagamento del canone.
Questa imposta, spesso oggetto di dibattito politico e sociale, è stata al centro di diverse riforme negli ultimi anni. Il passaggio alla bolletta elettrica nel 2016 è stato pensato per contrastare l’evasione fiscale, che fino a quel momento era elevata. Sono ancora presenti esenzioni e riduzioni per alcune categorie di cittadini, a seconda di determinate condizioni di reddito o età.
Il canone Rai continua a essere addebitato nella bolletta elettrica per facilitare la riscossione ed evitare l'evasione fiscale, che in passato rappresentava un problema. Il pagamento del canone è suddiviso in rate mensili, all'interno della bolletta, e l'importo complessivo (se confermato a 70 euro) sarà ripartito su base bimestrale o trimestrale, a seconda della frequenza di fatturazione della fornitura elettrica del contribuente.
Nonostante la riduzione a 70 euro del canone introdotta nel 2024, la manovra finanziaria del 2025 potrebbe vedere delle modifiche significative. Se il taglio non venisse confermato, l'importo del canone potrebbe tornare al valore originario di 90 euro. Questa eventualità dipende dalle decisioni del governo riguardo alla sostenibilità economica del servizio pubblico e dalla necessità di coprire i costi della Rai, una delle principali emittenti pubbliche europee.
Nel 2025, come negli anni precedenti, alcune categorie di cittadini potranno beneficiare di esenzioni o riduzioni sul canone Rai. Tra queste troviamo i cittadini over 75 con reddito basso: Una delle categorie più importanti per quanto riguarda l’esenzione è quella degli anziani. I cittadini che hanno compiuto 75 anni e che hanno un reddito complessivo familiare non superiore a 8.000 euro annui possono richiedere l’esenzione totale dal pagamento del canone. Questa esenzione si applica a coloro che compiono 75 anni entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento per godere dell'esenzione per l'intero anno. Se il compimento del 75esimo anno avviene nel secondo semestre, quindi tra il primo febbraio e il 31 luglio, l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre.
Un altro caso di esenzione è quello per chi non possiede una TV. Questa esenzione non è automatica e richiede la presentazione di una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle entrate, in cui si certifica di non detenere alcun apparecchio televisivo. La dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio per ottenere l’esenzione per l’intero anno, oppure entro il 30 giugno per beneficiare dell’esenzione per il secondo semestre. La dichiarazione va presentata ogni anno, poiché l’assenza di un televisore non viene presunta ma deve essere confermata dal contribuente.
Sono esentati anche i diplomatici, i funzionari consolari, il personale civile non italiano appartenente alle forze armate straniere di stanza in Italia e i funzionari di organizzazioni internazionali che operano in Italia. Questa esenzione è concessa per garantire il rispetto di accordi internazionali e per evitare doppie imposizioni a carico di queste figure professionale.
Per chi è esente (ad esempio per non possesso di TV o per rientrare nelle categorie previste), è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva tramite il sito dell’Agenzia delle entrate o inviandola via posta in raccomandata. Se il canone è stato erroneamente addebitato, è possibile richiedere un rimborso tramite un modulo apposito, disponibile online sul sito dell'Agenzia.