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Come fare a intestare utenza bolletta luce e gas senza aver residenza? Procedura, regole, costi, tempistiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Contratti elettricit e gas

Le differenze principali per un non residente riguardano i costi fissi, soprattutto nella bolletta della luce.

Intestare le utenze di luce e gas senza avere la residenza nell’immobile è una pratica comune per chi affitta una seconda casa o per lavoratori e studenti fuori sede. Anche senza residenza è possibile intestare le utenze a proprio nome seguendo alcune procedure. Ci sono tuttavia delle differenze rispetto all’intestazione per un residente, soprattutto in termini di costi. Entriamo nei dettagli:

  • Bolletta luce e gas senza aver residenza, come intestarla
  • Intestazione utenze con contratto d'affitto

Bolletta luce e gas senza aver residenza, come intestarla

Se non si ha la residenza nella casa e l'utenza di luce e gas è attiva e bisogna cambiare l'intestatario, si deve richiedere una voltura. Questo passaggio non interrompe la fornitura e trasferisce l'intestazione al nuovo titolare. Se le utenze sono state disattivate, occorre invece richiedere un subentro per riattivare la fornitura di luce o gas.

In entrambi i casi, sono necessari i dati del nuovo intestatario (nome, cognome, codice fiscale, documento d'identità), codice POD per l'energia elettrica e PDR per il gas, lettura attuale del contatore e indirizzo di fornitura e, se diverso, l'indirizzo di fatturazione. Durante la sottoscrizione del contratto, il fornitore chiede se l'utente risiede nell'immobile. Bisogna specificare che non si ha la residenza, in quanto ciò influisce sul tipo di tariffa applicata.

Le differenze principali per un non residente riguardano i costi fissi, specialmente nella bolletta della luce. Le utenze non residenti prevedono un aumento dei costi fissi, soprattutto per quanto riguarda gli oneri di sistema. Un utente non residente può pagare circa 135 euro in più all'anno solo per i costi fissi, al di là dei consumi effettivi. I costi variabili invece restano identici a quelli di un'utenza residente, con tariffe che dipendono dal consumo effettivo.

Per quanto riguarda il gas, non ci sono grandi differenze di costo tra residenti e non residenti. I costi dipendono dalla zona climatica in cui si trova l'immobile. Il costo del gas è simile sia per residenti che per non residenti nella stessa area geografica.

I costi per la voltura si aggirano tra 30 e 60 euro per ciascuna utenza, comprensivi delle spese di gestione e, in alcuni casi, di un deposito cauzionale, se non si opta per l'addebito diretto sul conto corrente. Anche il subentro ha un costo simile, con cifre che variano tra 30 e 60 euro a seconda del fornitore, con costi aggiuntivi per la riattivazione dei contatori, soprattutto se l'utenza è stata disattivata da molto tempo.

In relazione alle tempistiche, la voltura richiede di solito dai 5 ai 7 giorni lavorativi. Può richiedere dai 7 ai 12 giorni lavorativi per il gas, mentre per la luce la riattivazione avviene di solito in 5-7 giorni.

Intestazione utenze con contratto d'affitto

Se si è affittuari di un immobile, anche senza la residenza è possibile intestare le utenze a proprio nome. Il processo di voltura o subentro rimane simile e non è necessaria la residenza per completare l’operazione. Ed è utile avere a disposizione i dati catastali dell’immobile per facilitare la procedura.

Intestare le utenze di luce e gas senza residenza è una possibile e semplice. Bisogna considerare le differenze nei costi fissi, soprattutto per la luce, che può risultare più costosa per i non residenti. La procedura richiede dai 5 ai 12 giorni lavorativi, a seconda della tipologia di operazione (voltura o subentro), e comporta costi variabili tra i 30 e i 60 euro per ogni utenza. Un vantaggio è l'esenzione dal Canone Rai, applicabile solo ai residenti.