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Che cos' Trade Republic? Chi sono i proprietari? Dove sono la sede e gli uffici? Ed sicura e affidabile?

Dal punto di vista legale, Trade Republic opera come banca tedesca indipendente, registrata con la denominazione Trade Republic Bank GmbH.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Che cos' Trade Republic? Chi sono i pro

Trade Republic nasce in Germania nel 2015 per rendere l’investimento accessibile a tutti, senza intermediazioni complesse e costi proibitivi. L’idea, sviluppata inizialmente sotto forma di startup all’interno dell’incubatore di Comdirect Bank, prende vita grazie a tre fondatori – Christian Hecker, Thomas Pischke e Marco Cancellieri – che, fin dall’inizio, hanno creduto in un modello digitale capace di unire tecnologia bancaria, regolamentazione solida e user experience minimale.

A partire dal 2019, il progetto viene accelerato da round di investimento sempre più consistenti, che portano all’ingresso di alcuni dei più importanti fondi internazionali di venture capital, tra cui Accel, Founders Fund, Creandum e Project A. Successivamente si aggiungono attori istituzionali di peso come il fondo pensione canadese OTPP, che ne consolidano la crescita. Oggi Trade Republic è una delle principali neobanche europee specializzate in intermediazione finanziaria, con oltre 8 milioni di clienti attivi e asset gestiti per un valore stimato di circa 100 miliardi di euro, numeri che la collocano tra i colossi emergenti del fintech continentale.

Il cuore della sua offerta è una piattaforma mobile semplice e intuitiva, che consente di investire in azioni, ETF, obbligazioni, criptovalute e piani di risparmio automatici, con una commissione fissa di un euro per operazione, senza costi di custodia o gestione. Il modello economico si basa in parte anche sul controverso sistema del payment for order flow, che prevede la remunerazione da parte dei market maker in cambio dell’invio degli ordini: una prassi ancora consentita in Europa, ma vietata negli Stati Uniti e destinata a essere regolamentata dall’Unione europea entro il 2026.

Struttura societaria, governance e sedi operative

Dal punto di vista legale, Trade Republic opera come banca tedesca indipendente, registrata con la denominazione Trade Republic Bank GmbH, avente licenza bancaria piena rilasciata dalla BaFin, l’autorità di vigilanza finanziaria tedesca, in collaborazione con la Bundesbank. La sede legale e operativa si trova a Berlino, precisamente nel quartiere Mitte, fulcro del tech tedesco e sede privilegiata di numerose realtà fintech e digitali. Altri uffici sono a Düsseldorf, dove risiede una parte delle attività operative e di compliance, e in altre città europee dove l’azienda sta espandendo la propria presenza commerciale.

Trade Republic è registrata anche in Italia presso la Banca d’Italia come intermediario abilitato a operare nel nostro Paese, sia in regime dichiarativo sia, più recentemente, anche in regime amministrato, facilitando la gestione fiscale degli investimenti per i clienti italiani. I tre fondatori mantengono tuttora un ruolo centrale nella governance aziendale: Christian Hecker guida il progetto come CEO, con una visione che unisce rigore bancario e cultura startup, mentre Pischke e Cancellieri coordinano le aree tecnologiche e di prodotto.

La società è inoltre partecipata da grandi fondi internazionali che, pur non interferendo direttamente con le scelte strategiche, garantiscono una base finanziaria solida e prospettive di espansione ulteriore nel lungo termine. La valutazione della società, in seguito ai round di investimento del 2022, ha superato i 5 miliardi di dollari, rendendo Trade Republic una delle fintech più capitalizzate d’Europa.

Sicurezza dei capitali, regolamentazione e affidabilità della piattaforma

Sul piano della sicurezza finanziaria, Trade Republic è considerata una delle realtà più affidabili nel panorama europeo. I fondi depositati dai clienti non vengono mai custoditi dall’azienda, ma sono mantenuti presso conti segregati in grandi banche partner come Deutsche Bank, Citibank, HSBC e J.P. Morgan. I depositi in contanti sono coperti fino a 100.000 euro per cliente dal sistema di garanzia dei depositi tedesco, conforme alla direttiva europea sulla tutela dei risparmiatori.

Anche gli strumenti finanziari acquistati, come azioni e ETF, sono conservati su conti titolo separati, e non sono coinvolti in operazioni di prestito titoli, aumentando la trasparenza e l’affidabilità del servizio. Per quanto riguarda la protezione informatica, l’accesso alla piattaforma avviene tramite autenticazione a due fattori, crittografia end-to-end e sistemi di monitoraggio delle transazioni in tempo reale, con un livello di vulnerabilità informatica classificato come basso da UpGuard. Inoltre, Trade Republic non ha mai subito data breach da segnalare né episodi di perdita di dati sensibili dalla sua fondazione ad oggi.

Dal punto di vista normativo, l’attività è continuamente sottoposta a controlli da parte della BaFin e della Bundesbank, che ne certificano la piena conformità agli standard bancari e finanziari europei. Tuttavia, come molte piattaforme fintech, anche Trade Republic ha ricevuto alcune critiche legate alla trasparenza nell’esecuzione degli ordini – a causa della già citata pratica del payment for order flow – e alla lentezza nell’assistenza clienti, in particolare nei casi di trasferimento titoli o problemi con i prelievi.

Alcune recensioni su portali come Trustpilot riportano esperienze miste, con punteggi complessivamente buoni ma con alcuni picchi negativi dovuti a risposte automatizzate o ritardi nei tempi di risposta.