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Che cos' una holding, che caratteristiche deve avere e a cosa serve

Le holding rivestono un ruolo chiave nella struttura aziendale moderna, grazie alle loro particolari caratteristiche e tipologie. Funzionamento, vantaggi, aspetti fiscali e iter di costituzione delle holding.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Che cos' una holding, che caratteristic

Nel contesto delle strutture societarie moderne, la holding si distingue come uno degli strumenti più avanzati di organizzazione, controllo e tutela del patrimonio. La sua diffusione nel panorama imprenditoriale italiano deriva sia dalla possibilità di ottimizzazione fiscale sia dalla flessibilità nella gestione di partecipazioni azionarie complesse. La conoscenza delle caratteristiche e delle finalità delle holding offre un vantaggio competitivo significativo a imprenditori, famiglie e gruppi aziendali che mirano a consolidare la governance, pianificare passaggi generazionali e diversificare il rischio.
Un simile modello societario, largamente impiegato sia in realtà multinazionali sia tra PMI di dimensioni medio-grandi, rappresenta una risposta efficace alle esigenze di coordinamento strategico e amministrazione condivisa, con impatti positivi anche in termini di sicurezza dei beni e efficacia decisionale.

Che cos’è una holding e quali caratteristiche distintive presenta

Il termine holding deriva dall’inglese to hold, ossia detenere. Si tratta, infatti, di una società che acquisisce partecipazioni in altre imprese con lo scopo di esercitare il controllo e coordinare le stesse senza svolgere direttamente un’attività produttiva o commerciale. Tra i suoi tratti caratteristici emergono:

  • Natura non operativa: tipicamente non gestisce produzioni o servizi propri, ma si occupa di guidare e coordinare le società controllate (subordinate).

  • Centralizzazione della governance: permette di accentrare le decisioni strategiche, finanziarie e amministrative.

  • Diversificazione del portafoglio: facilita investimenti in settori differenti per ridurre il rischio complessivo.

  • Gestione efficiente degli asset: può controllare immobili, titoli, proprietà intellettuali e altri beni.

La società capogruppo conserva un’autonomia giuridica distinta rispetto alle partecipate, il che consente di limitare responsabilità patrimoniali e ottimizzare le strategie di gruppo. Grazie a questi elementi, il modello holding si rivela ideale per dare continuità gestionale e consolidare il controllo su più realtà imprenditoriali.

Tipologie di holding: pure, miste, finanziarie e familiari

La segmentazione delle holding si struttura in base a finalità operative, fiscali e patrimoniali. Le principali tipologie sono:

  • Holding pura o finanziaria: dedicata unicamente al controllo e alla gestione delle partecipazioni senza svolgimento di attività operative. è spesso utilizzata per ottimizzare la fiscalità di gruppo e il coordinamento strategico.

  • Holding mista (impura): oltre al controllo delle partecipazioni, svolge anche attività produttive o commerciali proprie. Risulta opportuna per gruppi diversificati che integrano servizi interni.

  • Holding familiare: impiegata da famiglie imprenditoriali per la gestione e protezione del patrimonio, agevolando il passaggio generazionale e separando gli asset personali dai rischi aziendali.

  • Subholding: struttura interposta tra la holding principale e le società operative, per una gestione più granulare dei vari rami d’azienda.

Rientrano tra le categorie più diffuse anche le holding settoriali, orientate alla gestione sinergica di aziende in settori interdipendenti, e le investment holding, focalizzate sull’acquisizione di dividendi e plusvalenze, senza intervento sulla gestione ordinaria.

Come funziona una holding: struttura, funzionamento e governance

La configurazione di una holding prevede una struttura a più livelli in cui la società madre esercita il controllo gestionale, finanziario e strategico sulle controllate.

Ogni società controllata mantiene autonoma personalità giuridica, limitando l’esposizione ai rischi economici delle altre società del gruppo. La governance è affidata a un consiglio di amministrazione centrale, con poteri di indirizzo e monitoraggio sugli organi delle partecipate.

Le decisioni principali, come acquisizioni, fusioni, dismissioni o investimenti, vengono deliberate a livello del consiglio della holding. La gestione dei flussi finanziari viene centralizzata, spesso tramite tesoreria accentrata, favorendo l’ottimizzazione delle risorse disponibili e il supporto alle società del gruppo.

La holding è responsabile anche dello sviluppo di strategie di gruppo, della definizione delle politiche di investimento e del coordinamento amministrativo, tra cui contabilità consolidata e reporting finanziario integrato.

Vantaggi e obiettivi principali delle holding

La scelta di costituire una società holding è motivata da una serie di vantaggi concreti e da obiettivi strategici di medio-lungo termine:

  • Ottimizzazione fiscale: grazie al regime Participation Exemption (PEX), alla tassazione agevolata su dividendi e plusvalenze e al consolidato fiscale, è possibile conseguire risparmi significativi in termini di imposte.

  • Protezione patrimoniale: separando asset immobiliari e patrimoniali dalle attività operative, si riducono i rischi derivanti da eventi avversi nelle società controllate.

  • Facilitazione del passaggio generazionale: la presenza di una holding semplifica la trasmissione delle partecipazioni agli eredi, evitando frammentazioni e potenziali conflitti.

  • Accesso agevolato ai finanziamenti: la struttura consolidata e la diversificazione del portafoglio rafforzano la posizione contrattuale nei confronti di banche e investitori.

  • Coordinamento strategico e amministrativo: facilita lo sviluppo e la gestione di strategie condivise tra società del gruppo, favorendo sinergie operative.

  • Gestione dei rischi: la possibilità di isolare attività rischiose limita eventuali contagi su tutto il gruppo.

Questi elementi rendono la holding un assetto societario particolarmente vantaggioso per chi desidera garantire solidità, crescita sostenibile e continuità nella gestione di più aziende o patrimoni.

Profilo fiscale: efficienza, agevolazioni e rischi fiscali nelle holding

Il tema fiscale è tra i più rilevanti nella scelta di costituire una holding. Il sistema italiano, come altri Paesi europei, riconosce una serie di agevolazioni fiscali specifiche per queste strutture:

  • Participation Exemption (PEX): esenzione pari al 95% della plusvalenza in caso di cessione di partecipazioni (per le società IRES), disciplinata dall D.Lgs. n. 344/2003.

  • Tassazione agevolata dei dividendi: sulle somme percepite dalle partecipazioni si applica l’imposta solo su una quota ridotta (5% per le holding).

  • Consolidato fiscale: consente la compensazione tra utili e perdite delle società appartenenti al gruppo, con abbattimento del carico fiscale complessivo.

Tuttavia, la struttura holding deve prestare attenzione a una serie di rischi tra cui:

  • Società di comodo: controlli rafforzati da parte dell’Agenzia delle Entrate sulle società senza adeguata operatività reale.

  • Normativa anti-esterovestizione: rischio di contestazione sulla residenza fiscale della holding in caso di costituzione in Paesi esteri con fiscalità agevolata.

  • CFC Rules: per il controllo di società estere, obblighi specifici e maggiore vigilanza su paradisi fiscali.

L’efficienza fiscale va quindi pianificata attentamente con il supporto di specialisti, valutando le singole peculiarità normative e le finalità imprenditoriali o familiari.