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Chi ha diritto al riposo compensativo e quanto deve essere pagato

Il riposo compensativo un diritto garantito ai lavoratori che superano determinati limiti di orario lavorativo. Consiste nella concessione di un periodo di riposo equivalente al lavoro straordinario svolto, o nell'erogazione di un'indennit economica.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
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Chi ha diritto al riposo compensativo e

Il riposo compensativo è un diritto fondamentale per i lavoratori dipendenti in Italia. È previsto per chi ha svolto ore di lavoro straordinario in giornate festive o in orario notturno, e a cui viene garantito un periodo di riposo in aggiunta ai normali periodi di pausa. Questo meccanismo è previsto per garantire il benessere del lavoratore, evitando situazioni di stress o eccessiva fatica, dovuti a un carico di lavoro superiore al normale. La normativa prevede che ogni dipendente abbia diritto a un equilibrio tra il tempo dedicato all’attività lavorativa e il tempo riservato per il riposo.

Chi ha diritto al riposo compensativo?

Il riposo compensativo è garantito dalla legge italiana per i lavoratori che superano determinati limiti di orario lavorativo. Secondo l'articolo 8 del Testo Unico delle Leggi in materia di lavoro (D.Lgs. n. 66/2003), i lavoratori hanno diritto a un periodo di riposo equivalente al lavoro straordinario svolto, se questo supera i limiti stabiliti dalla legge o dal contratto collettivo applicabile.

Il diritto al riposo compensativo si applica principalmente ai lavoratori dipendenti, ma può estendersi anche ad altre categorie di lavoratori, come i liberi professionisti, in base alle disposizioni contrattuali o alle normative specifiche del settore.

Quando deve essere pagato il riposo compensativo? E quanto?

Nel caso in cui il riposo compensativo non possa essere fruito immediatamente a causa delle esigenze aziendali, il lavoratore ha diritto a un'indennità economica corrispondente al compenso che avrebbe percepito durante il periodo di riposo.

Il pagamento del riposo compensativo dipende da diversi fattori, tra cui l'orario lavorativo eccedente e le disposizioni contrattuali o normative del settore di appartenenza. In generale, il riposo compensativo deve essere remunerato in modo equivalente al lavoro straordinario svolto.

La scelta tra queste opzioni (ore di riposo o pagamento) dipende da quanto convenuto tra il datore di lavoro e il dipendente, tenendo conto delle specificità del contratto e della normativa vigente. È fondamentale che tale accordo sia formulato nel rispetto delle leggi del lavoro, garantendo trasparenza e equità per entrambe le parti. In entrambi i casi, è cruciale che le modalità di compensazione siano documentate e concordate, per evitare incomprensioni o potenziali conflitti.

Il riposo compensativo viene di solito pagato al pari del lavoro normale anche se alcune aziende possono applicare politiche diverse.


Esempio di applicazione del riposo compensativo, con ore aggiuntive o pagamento in denaro


Il compenso si calcola sulla base del salario orario o giornaliero del lavoratore (salvo diversi accordi per maggiorazioni previste tra le parti). Di seguito, un esempio pratico per illustrare il calcoloo o l'applicazione:

  • Salario orario del lavoratore: €10
  • Ore di lavoro straordinario svolte notturne o in giornate festive: 4 ore
  • Calcolo del compenso per il riposo compensativo: 4 ore di lavoro straordinario x €10 = €40
  • Pertanto, il lavoratore avrà diritto a un riposo compensativo di 4 ore o a un'indennità economica di €40, a seconda delle esigenze aziendali e delle disposizioni contrattuali.

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