Il nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato accorcia i tempi per garantire una rapida definizione del procedimento, superando l’orientamento del Tar che non accetta di trattare alcune cause relative alla richiesta di cittadinanza italiana in cautelare, costringendo ad attese di circa quattro anni. Con il nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato, potrebbero sveltirsi le procedure per avere la cittadinanza italiana.
Tempi, modalità e riconoscimento della cittadinanza italiana sono sempre più al centro delle discussioni: abbandonate quelle politiche, ci si concentra sui pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato. Vediamo di seguito nel dettaglio cosa potrebbe cambiare per avere la cittadinanza italiana più veloce dopo l’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, la richiesta per avere la cittadinanza italiana deve essere presentata alla Prefettura di competenza del Comune in cui si risiede ed esclusivamente in modalità online solo a condizione di soddisfare specifici requisiti e con per specifici motivi che sono:
I tempi per avere la cittadinanza italiana sono molto lunghi: servono di solito in media dai 2 ai 4 anni per la conclusione della pratica dal momento di presentazione della domanda.
Per rendere più veloci i tempi per avere la cittadinanza italiana, il Consiglio di Stato è intervenuto con un recente pronunciamento accogliendo l’istanza cautelare di un cittadino straniero che aveva presentato domanda di cittadinanza italiana per residenza per più di 10 anni, a rigettata per alcuni problemi di reddito e per una denuncia per truffa ma poi prescritta durante le indagini preliminari.
Avendo gli avvocati del cittadino straniero avanzato la richiesta cautelare per evitare di attendere i consueti quattro anni per avere la decisione, il Consiglio di Stato, in sede cautelare, ha ordinato una rapida definizione del procedimento, superando l’orientamento del Tar che non accetta di trattare queste cause in cautelare, costringendo ad attese di circa quattro anni. Con il nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato, potrebbero sveltirsi le procedure per avere la cittadinanza italiana.
Il nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato è solo l’ultimo intervento tra quelli recenti che hanno affrontato la questione della concessione della cittadinanza italiana a stranieri e relativi tempi. Sui tempi troppo lunghi per la concessione della cittadinanza italiana, si susseguono, infatti, da tanto tempo troppe discussioni.
Solo poco tempo fa si è espresso il Tar, su ricorso presentato da una cittadina straniera in attesa di avere la cittadinanza italiana da quasi cinque anni, sui tempi che devono essere rispettati per la conclusione della pratica.
Stando, infatti, a quanto stabilito dal Tar, il termine per la definizione dei procedimenti relativi alle domande presentate per la cittadinanza italiana deve essere di settecentotrenta giorni dalla data di presentazione della domanda, vale dire di due anni al massimo. Niente più, dunque, infiniti ritardi di anni per avere risposte relative alle richieste di cittadinanza italiana.
Qualche tempo prima, di nuovo la politica era tornata a parlare di novità per la cittadinanza italiana, proponendo il sistema di acquisizione della cittadinanza italiana per cosiddetto ius scholae. Questo sistema prevederebbe, dopo il completamento del ciclo di cinque anni di studio nelle scuole italiane, la possibilità per i minori stranieri di avere la cittadinanza italiana.
Si tratta di una possibilità che spetterebbe sia ai bambini nati in Italia e sia ai bambini che sono arrivati in Italia prima del compimento del 12esimo anno di età. Dunque, con lo ius scholae, dopo cinque anni consecutivi di scuola dell’obbligo in Italia, si potrebbe ottenere la cittadinanza italiana senza attendere il compimento dei 18 anni.