L'automobilista a cui viene mossa l'accusa di essere transitato in una Zona a traffico limitato senza averne l'autorizzazione, ha una doppia possibilità per opporsi: al giudice di pace competente entro 30 giorni dalla data di notifica. Oppure al prefetto competente, entro 60 giorni dalla data di notifica della multa.
Al pari di quanto avviene con tutte le sanzioni ricevute alla guida dell'auto, anche nel caso della multa Ztl a prevalere tra gli automobilisti è il sentimento della rabbia. Una semplice distrazione comporta infatti di ricevere una multa salata, il cui importo viene richiesto anche a distanza di diverse settimane. La rabbia può crescere nel caso in cui il guidatore ritiene di avere valide ragioni per contestare la multa.
In linea di massima sono due le ragioni per cui il conducente può opporsi alla sanzione ricevuta per essere transitato in una Zona a traffico limitato. Da una parte c'è la contestazione nel merito, ad esempio se il guidatore è sicuro di non aver infranto la norma. Dall'altra ci sono le contestazioni formali, ad esempio per un errore nel verbale oppure per aver ricevuto la notifica fuori tempo massimo. Cerchiamo di saperne di più e concentriamoci in questo articolo su:
Multa Ztl, come contestarla nel 2023
Quando conviene contestare la multa Ztl
L'automobilista a cui viene mossa l'accusa di essere transitato in una Zona a traffico limitato senza averne l'autorizzazione, ha una doppia possibilità per opporsi. La soluzione è duplice: al giudice di pace competente entro 30 giorni dalla data di notifica. Oppure al prefetto competente, entro 60 giorni dalla data di notifica della multa. La contestazione della multa Ztl al giudice di pace competente territorialmente va fatta entro 30 giorni dalla notifica.
Il ricorso comporta il pagamento del contributo unificato pari a 43 euro per sanzioni fino a 1100 euro e la necessità di farsi affiancare da un avvocato - non obbligatorio fino a 1.100 euro - in vista dell'udienza. L'automobilista è chiamato a depositare il ricorso affiancato da documenti a suo favore prima che il giudice fissi l'udienza. A conti fatti, conviene impugnare la multa con ricorso al giudice di pace se effettivamente ci sia un interesse a ottenere l'annullamento della sanzione al di là dell'importo della multa, come la sanzione accessoria della decurtazione dei punti.
L'alternativa è la contestazione della multa Ztl al prefetto ovvero alla prefettura territorialmente competente. Il ricorso può essere proposto entro 60 giorni senza farsi affiancare da un avvocato, indipendentemente dall'importo della multa da contestare. Non ci sono costi da sostenere né marche da bollo da applicare e né altre spese da mettere in conto.
Dalla contestazione formale, il prefetto ha 210 giorni per decidere ovvero 180 giorni nel caso in cui il ricorso venga depositato all'organo accertatore. Se il prefetto non decide, il ricorso viene accolto secondo il principio del silenzio-assenso. In pratica se il prefetto non risponde accoglie il ricorso presentato e la sanzione è di fatto annullata. In caso di non accoglimento, il prefetto stabilisce invece il raddoppio dell'importo della sanzione.
A completamento del quadro, ricordiamo anche l'esistenza del ricorso in autotutela ovvero il potere della amministrazione di tutelarsi dagli errori che pensa di aver commesso e di correggere o annullare gli atti illegittimi, evitando condanne giudiziali e dunque perdita di denaro, di risorse e di tempo.
Di fatto, i casi in cui conviene contestare una multa Ztl sono l'esistenza di vizi di forma dimostrabili come l'errata indicazione della targa del veicolo; la difficoltà di lettura del verbale; l'accertamento da parte di agenti non appartenenti al territorio di competenza.
In pratica, la contestazione di una multa Ztl o comunque per violazione di una norma contenuta nel Codice della Strada ha ragione di essere nel caso in cui siano rilevati vizi di forma o irregolarità. Come un verbale incompleto, una sanzione notificata in ritardo per cui scatta la tagliola della prescrizione oppure il ricorso a strumenti irregolari per la rilevazione dell'infrazione. Non bisogna poi dimenticare come sia comunque possibile pagare la multa con una riduzione del 30% se lo si fa entro 5 giorni dalla notifica.