Come liberarmi di una casa se non la riesco a vendere e non voglio pagare tasse e spese

Come azzerare o pagare meno tasse e spese di casa che non si riesce a vendere e che ormai rappresenta solo una continua spesa spesso non sostenibile

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come liberarmi di una casa se non la rie

Come fare a liberarmi di una casa se non la riesco a vendere e non voglio pagare tasse e spese?

Per liberarsi di una casa che non si riesce a vendere se non si vogliono pagare tasse e spese si può scegliere o di dare la casa in comodato d’uso gratuito, sistema che non azzera del tutto il pagamento di spese e tasse di casa ma le riduce notevolmente, o rinunciare alla proprietà della casa tramite apposito atto formale scritto e da registrare.
 

Come liberarsi di una casa se non si riesce a vendere e non si vogliono pagare tasse e spese? Avere una seconda casa può rappresentare in alcuni casi ulteriori spese da pagare che non sempre sono basse e che non sempre possono essere facilmente sostenute dai relativi proprietari.

L’idea in questi casi diventa allora quella di vendere la casa ‘in più’ in modo da risparmiare su tasse e spese. Ma si tratta di una operazione non sempre facile da concludere per cui per non pagare tasse e spese, o comunque pagarle in maniera ridotta, si punta ad altre soluzioni. Vediamo quali. 

  • Dare casa in comodato d’uso gratuito per non pagare tasse e spese
  • Liberarsi di casa se non si vende per non pagare tasse e spese con rinuncia di proprietà

Dare casa in comodato d’uso gratuito per non pagare tasse e spese

Una opzione che permette di liberarsi di una casa che non si riesce a vendere risparmiando su tasse e spese ma non azzerandole (attenzione) è quella di fare un contratto di comodato d’uso di casa. Se si decide, infatti, di dare una casa data in comodato d’uso gratuito ai figli si pagano tasse come Imu, Tari sui rifiuti, spese condominiali e spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della casa inferiori.

Per una casa data in comodato d’uso gratuito ad un figlio, la divisione delle spese prevede che le spese di manutenzione ordinaria della casa spettino a chi usufruisce della casa, quindi sono a carico del figlio per cui si può risparmiare su queste spese, mentre le spese straordinarie di manutenzione della casa spettano sempre al proprietario di casa.

Anche l’Imu deve essere pagata sempre dai proprietari della casa in comodato d’uso e non dai figli, che devono invece pagare la Tari sui rifiuti, il cui pagamento spetta per legge sempre a chi usufruisce della casa ed è suscettibile di produrre rifiuti.

Secondo le leggi in vigore, per le case date in comodato d’uso ai figli si può usufruire di uno sconto del 50% sulla base imponibile dell’Imu a condizione di registrare all’Agenzia delle Entrate il regolare contratto di comodato d’uso gratuito della casa che il comodato d’uso gratuito sia tra parenti di primo grado in linea diretta, cioè genitori e figli, nonché a condizione che il genitore che concede la casa in comodato sia residente e dimori abitualmente nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato.

Dunque, con dando la casa in comodato d’uso gratuito ai figli non si paga la Tari sui rifiuti, non si pagano le spese di manutenzione ordinaria della casa stessa e si paga la Tari ridotta, quindi si risparmia decisamente su tasse e spese. 

Liberarsi di casa se non si vende per non pagare tasse e spese con rinuncia di proprietà

Altra possibilità che permette di liberarsi di una casa che non si riesce a vendere se non si vogliono pagare tasse e spese è quella di rinunciare alla proprietà o alla quota di proprietà della casa, anche se si tratta di una casa in comproprietà con altre persone. 

In questo caso, per liberarsi della casa bisogna fare un atto formale scritto di rinuncia che viene poi trascritta nei registri immobiliari per cui diventa proprietario della casa a cui si rinuncia un’altra persona.

Se ci sono altri comproprietari, risultano loro, automaticamente, proprietari di una quota maggiore della casa. Se non ci sono, invece, altri comproprietari, la casa passa allo Stato. Rinunciando alla proprietà della casa che non si riesce a vendere tramite apposito atto scritto, non si devono pagare relative tasse e spese della stessa casa.

La rinuncia al diritto di proprietà di una casa che non si riesce a vendere non implica costi esageratamente alti: per l’atto formale per la rinuncia della proprietà di una casa bisogna, i costi da pagare sono quelli di:

  • parcella dell’avvocato;
  • notaio;
  • spese di registrazione dell’atto.