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Come non pagare multe autovelox, cavilli e trucchi 2025

Come ricordato dalla Corte di Cassazione, l'assenza di verifiche periodiche di funzionamento e di taratura è suscettibile di pregiudicare l'affidabilità dell'autovelox. Ma non c'è solo questo elemento.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come non pagare multe autovelox, cavilli

Il tema delle sanzioni per eccesso di velocità rilevate tramite dispositivi elettronici rappresenta un argomento di grande interesse per gli automobilisti. Esistono diverse situazioni in cui queste contravvenzioni possono essere contestate con successo, purché si conoscano i requisiti legali che gli apparecchi e le procedure devono rispettare. Analizziamo quali sono le condizioni, considerando anche i casi più recenti, che possono portare all'annullamento di una sanzione amministrativa rilevata tramite apparecchiature di controllo della velocità.

Requisiti fondamentali per la validità delle rilevazioni con autovelox

Per essere considerate legittime, le sanzioni amministrative relative alla velocità devono rispettare alcuni criteri essenziali stabiliti dalla normativa e dalla giurisprudenza. La mancanza di anche solo uno di questi elementi può costituire motivo valido per richiedere l'annullamento della multa auto in autotutela.

L'importanza della taratura certificata

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la taratura periodica dei dispositivi di rilevamento. Sia il giudice di pace che il prefetto sono tenuti ad annullare la sanzione qualora l'apparecchiatura utilizzata non risulti correttamente tarata. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che non è sufficiente una qualsiasi certificazione, ma è necessaria specificamente la certificazione ISO 9001/2000.

I supremi giudici hanno infatti precisato che le verifiche della taratura devono essere eseguite da soggetti che operano in conformità ai requisiti della norma UNI CEI EN ISOIEC 17025:2005, come laboratori di taratura accreditati da Accredia o da altri organismi di accreditamento firmatari a livello internazionale degli accordi di mutuo riconoscimento.

È importante sottolineare che la contravvenzione risulta nulla se la taratura dell'apparecchio non viene effettuata con cadenza annuale. Come evidenziato dalla Corte di Cassazione, l'assenza di verifiche periodiche di funzionamento e di taratura può compromettere l'affidabilità metrologica delle misurazioni, indipendentemente dalle modalità di impiego delle apparecchiature.

Non risulta sufficiente quanto previsto dalla direttiva del Ministero dell'Interno, secondo cui il rilevamento di eventuali malfunzionamenti sarebbe garantito dai sistemi di autodiagnosi incorporati nei dispositivi, che dovrebbero avvisare l'operatore in caso di problemi. La Suprema Corte ha stabilito che tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, e tale requisito non può essere sostituito da certificazioni di omologazione e conformità.

L'autorizzazione prefettizia: un requisito imprescindibile

Un altro elemento essenziale per la validità della sanzione è l'indicazione dell'ordinanza prefettizia che autorizza l'utilizzo del dispositivo per il rilevamento della velocità dei veicoli. L'assenza di questo riferimento nel verbale costituisce un vizio formale che può portare all'annullamento della contravvenzione.

Questa ordinanza è particolarmente importante poiché stabilisce su quali tratti stradali possono essere installati i dispositivi di controllo della velocità, in base a criteri di pericolosità e incidentalità. Dal 2025, con le nuove normative sulla sicurezza stradale, le prefetture hanno rivisto i criteri di autorizzazione, rendendo ancora più importante la corretta citazione di questi provvedimenti nei verbali.

Irregolarità nella documentazione fotografica

Un'attenzione particolare viene rivolta alla documentazione fotografica prodotta dall'apparecchio di rilevamento, che costituisce la prova materiale dell'infrazione. Esistono diverse situazioni in cui l'immagine può rendere nulla la contravvenzione.

Leggibilità della targa e presenza di più veicoli

Affinché una sanzione amministrativa sia considerata valida, la targa del veicolo deve essere chiaramente leggibile nella rilevazione fotografica e non attraverso altri mezzi tecnici o deduzioni. Questo requisito è essenziale per garantire che l'identificazione del veicolo sia certa e incontestabile.

Inoltre, la contravvenzione è nulla se il fotogramma dell'apparecchio ritrae più di un veicolo contemporaneamente. Secondo quanto stabilito da un provvedimento del giudice di pace di Bari, la presenza simultanea di due automobili che procedono in direzioni opposte rende incerto il rilevamento effettuato tramite apparecchiatura elettronica, in quanto non è possibile determinare con certezza quale dei due veicoli abbia effettivamente superato il limite di velocità.

Il giudice ha specificato che l'apparecchio potrebbe non essere in grado di escludere uno dei veicoli in movimento durante la rilevazione della velocità, e questa circostanza compromette i parametri necessari per un'esatta misurazione. Una fotografia scattata a due automobili che transitano in direzioni contrapposte nello stesso momento e nello stesso luogo non può costituire la base di una contestazione, poiché una delle due potrebbe procedere a velocità molto ridotta, oppure potrebbe verificarsi una somma delle due velocità.

Nel 2025, con l'introduzione di apparecchiature di nuova generazione, questo aspetto è diventato ancora più rilevante, poiché i nuovi dispositivi dovrebbero essere in grado di discriminare con maggiore precisione i singoli veicoli in transito.

Termini di notifica e vizi procedurali

Anche gli aspetti procedurali della notifica possono offrire validi motivi per contestare la multa auto subito o dopo la notifica.

Il limite dei 90 giorni per la notifica

Dal punto di vista procedurale, non è valida la contravvenzione notificata oltre 90 giorni dall'infrazione. Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada, se l'effettivo trasgressore o altro soggetto obbligato viene identificato successivamente alla commissione dell'infrazione, la notifica deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data in cui risultino dai pubblici registri o dall'archivio nazionale dei veicoli l'intestazione del veicolo e le altre indicazioni identificative degli interessati, o comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione.

Questo termine è perentorio e il suo mancato rispetto comporta la nullità della sanzione. Per il 2025, è importante notare che diverse amministrazioni locali hanno implementato sistemi informatici più efficienti per ridurre i tempi di notifica, ma questo non modifica il termine legale previsto dalla normativa.

Irregolarità nella contestazione immediata

Un altro aspetto procedurale rilevante riguarda l'obbligo di contestazione immediata dell'infrazione. Il Codice della Strada prevede che, quando possibile, le violazioni debbano essere immediatamente contestate al trasgressore. Sebbene per le rilevazioni effettuate mediante apparecchi automatici sia prevista una deroga a questo principio, il verbale deve comunque specificare i motivi che hanno impedito la contestazione immediata.

L'assenza di questa specificazione può costituire un motivo valido per richiedere l'annullamento della sanzione. Nel 2025, con l'aggiornamento delle procedure operative delle forze dell'ordine, questo aspetto ha acquisito maggiore rilevanza, e i verbali devono contenere indicazioni più dettagliate sui motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata.

Nuove disposizioni normative per il 2025

Con l'avvio del 2025, sono entrate in vigore nuove disposizioni che hanno modificato alcuni aspetti relativi all'utilizzo degli apparecchi di rilevamento della velocità e alle procedure di contestazione delle infrazioni.

Il decreto autovelox e le nuove regole di installazione

Il recente decreto ministeriale sugli apparecchi di rilevamento della velocità ha introdotto criteri più stringenti per l'installazione e l'utilizzo di questi dispositivi. In particolare, è stato stabilito che gli apparecchi possono essere collocati solo in tratti stradali con elevata incidentalità e dove la velocità costituisce un fattore di rischio significativo.

Inoltre, il decreto ha specificato che cosa deve indicare il verbale perché la multa autovelox sia valida secondo le regole del Codice della Strada, con particolare riferimento alla precisione delle misurazioni e alla capacità di documentare in modo inequivocabile l'infrazione.

Queste nuove disposizioni offrono ulteriori argomenti per contestare le sanzioni amministrative, qualora l'installazione degli apparecchi non rispetti i criteri stabiliti dal decreto o le caratteristiche tecniche dei dispositivi non siano conformi ai requisiti previsti.

Segnalazione preventiva degli apparecchi di rilevamento

Un'altra novità importante riguarda l'obbligo di segnalazione preventiva della presenza degli apparecchi di rilevamento della velocità. La normativa in vigore nel 2025 ha reso più stringenti i requisiti relativi alla visibilità e alla distanza minima dei segnali che avvertono gli automobilisti della presenza di dispositivi di controllo.

In particolare, è stato stabilito che i segnali devono essere collocati a una distanza adeguata dal punto di rilevamento, in modo da consentire ai conducenti di moderare la velocità prima di raggiungere l'apparecchio. L'assenza di questi segnali o la loro collocazione a una distanza non conforme alla normativa può costituire un motivo valido per richiedere l'annullamento della sanzione.

Come procedere per contestare una sanzione amministrativa

Se si ritiene che una sanzione amministrativa per eccesso di velocità presenti irregolarità che ne compromettono la validità, è possibile procedere con una contestazione formale.

Ricorso al prefetto

Una prima opzione è rappresentata dal ricorso al prefetto, che deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Il ricorso può essere inviato direttamente alla prefettura competente per territorio o all'organo che ha accertato l'infrazione, che provvederà a trasmetterlo alla prefettura.

Nel ricorso è importante indicare in modo chiaro e dettagliato i motivi della contestazione, allegando eventuali documenti a supporto delle proprie argomentazioni. Il prefetto, dopo aver esaminato il ricorso, può decidere di accoglierlo e annullare la sanzione, oppure respingerlo e confermare la contravvenzione, eventualmente con un importo maggiorato.

Ricorso al giudice di pace

In alternativa al ricorso al prefetto, o in caso di esito negativo di quest'ultimo, è possibile presentare ricorso al giudice di pace competente per territorio. Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica del verbale o dalla comunicazione dell'esito negativo del ricorso al prefetto.

Anche in questo caso, è fondamentale esporre in modo chiaro e dettagliato i motivi della contestazione, facendo riferimento alle irregolarità formali o sostanziali che si ritiene inficino la validità della sanzione. Il giudice di pace fissa un'udienza per la discussione del ricorso e, dopo aver esaminato le argomentazioni delle parti, emette una sentenza che può accogliere il ricorso e annullare la sanzione o respingerlo e confermare la contravvenzione.

Per il 2025, è importante notare che molti tribunali hanno implementato procedure telematiche per la presentazione dei ricorsi, semplificando l'accesso a questo strumento di tutela per i cittadini.

Consigli pratici

La contestazione delle sanzioni amministrative per eccesso di velocità rilevate mediante apparecchi elettronici rappresenta un diritto del cittadino, che può esercitarlo qualora ritenga che la contravvenzione presenti irregolarità che ne compromettano la validità.

Per massimizzare le possibilità di successo di un eventuale ricorso, è consigliabile esaminare attentamente il verbale di accertamento, verificando la presenza di tutti gli elementi richiesti dalla normativa, come l'indicazione dell'ordinanza prefettizia che autorizza l'uso dell'apparecchio, la data dell'ultima taratura del dispositivo e la qualità della documentazione fotografica.

Inoltre, è importante rispettare i termini previsti per la presentazione dei ricorsi, che sono perentori e il cui mancato rispetto comporta l'inammissibilità della contestazione.

Infine, nei casi più complessi o quando le irregolarità riguardano aspetti tecnici specifici, può essere utile richiedere la consulenza di un professionista esperto in diritto amministrativo o della circolazione stradale, che potrà fornire assistenza nella preparazione e presentazione del ricorso.

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