Gli scatti di anzianità come elemento della retribuzione spettano ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che abbiano un contratto di lavoro subordinato. Gli scatti di anzianità non valgono per i lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di Partita Iva.
Come si calcolano scatti anzianità? Gli scatti di anzianità rappresentano una sorta di ‘premio’ da erogare ai lavoratori che prestano servizio sempre presso lo stesso datore di lavoro. Si tratta, infatti, di una voce retributiva che varia e dipende dal periodo trascorso a lavoro presso la stessa azienda e calcolata a decorrere dalla data di assunzione.
Gli scatti di anzianità sono una voce fissa della retribuzione spettante ai lavoratori dipendenti in base al Ccnl applicato e al livello di inquadramento. Vediamo quali sono regole e leggi sugli scatti di anzianità secondo i ccnl 2022.
Gli scatti di anzianità come elemento della retribuzione spettano a tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che abbiano un contratto di lavoro subordinato. Gli scatti di anzianità non valgono per i lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di Partita Iva.
Le regole relative ai tempi ogni quanto si verificano gli scatti di anzianità per i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, non sono universali per tutti i lavoratori e i contratti di lavoro ma sono proprio i diversi Ccnl che, per legge, definiscono le relative regole sugli scatti di anzianità, il numero di complessivo di scatti spettanti, l’importo di ogni scatto e decorrenza e tempi degli stessi.
Per esempio nel contratto commercio gli scatti di anzianità avvengono ogni tre anni di servizio maturato nella stessa azienda, mentre il ccnl giornalisti prevede scatti di anzianità ogni due anni per un totale di sette scatti biennali.
I Ccnl prevedono, dunque, scatti di anzianità differenti a seconda dei diversi settori ma, possiamo dire, che in generale, gli scatti di anzianità a seconda dei diversi Ccnl si verificano ogni due o tre anni. L’anzianità di servizio che porta al relativo scatto viene calcolata in base ai giorni di calendario in cui il dipendente presta servizio e comprende periodi effettivamente lavorati e periodi non lavorati come ferie, permessi, malattia, maternità, Cassa integrazione.
Non sono, invece, considerati ai fini del tempo da considerare per gli scatti di anzianità periodi come: