Confusione importo pensioni tra conguagli, rimborsi e tasse, ecco come verificare sia giusto

Modelli e certificati specifici per controllare pensione corretta con anche la possibilità di aumentare l'importo: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Confusione importo pensioni tra conguagl

Come verificare che importo pensione sia giusto tra conguagli, tasse e rimborsi?

Secondo le leggi in vigore, i modi che permettono di verificare se l’importo di pensione che si riceve è corretto tra conguagli, tasse e rimborsi sono o consultare ogni mese il proprio cedolino di pensione che riporta ogni dato e informazione su calcolo e importo di pagamento della pensione ogni mese o consultare direttamente online sul sito Inps il cosiddetto modello Obis M. 

Come verificare che importo pensione sia giusto tra conguagli, tasse e rimborsi e come poterlo aumentare? L’importo della pensione che viene calcolato a fine carriera e che ogni pensionato inizia a ricevere dal momento in cui matura il diritto alla pensione e si colloca a riposo è il risultato di diversi fattori, a partire da lavoro svolto, anni di lavoro svolti e contributi versati, a sistema di calcolo usato, se retributivo, contributivo o misto, per arrivare a tasso di sostituzione, coefficiente di trasformazione, rivalutazione annuale delle pensioni, nonché trattenute, tasse e conguagli.

Chiaramente tra un sistema di calcolo e un altro e tutti gli altri fattori variabili, l’importo di una pensione può risultare decisamente diversa dalla pensione calcolata per un altro soggetto. Per verificare che l’importo di pensione che si riceve sia giusto bisognerebbe controllare ogni mese il cedolino di pensione. Vediamo allora come controllare nel dettaglio la correttezza della propria pensione. 

  • Verificare importo pensione corretto con cedolino pensione o modello Obis M
  • Come aumentare pensione dopo verifica importo 

Verificare importo pensione corretto con cedolino pensione o modello Obis M

Secondo le leggi in vigore, i modi che permettono di verificare se l’importo di pensione che si riceve è corretto tra conguagli, tasse e rimborsi sono o consultare ogni mese il proprio cedolino di pensione che riporta ogni dato e informazione su calcolo e importo di pagamento della pensione ogni mese o consultare il cosiddetto modello Obis M. 

Quest’ultimo è un documento riepilogativo che riporta: 

  • importo della pensione in pagamento ogni mese;
  • importi mensili netti;
  • tredicesima;
  • trattenute fiscali e addizionali regionali e comunali;
  • trattenute sindacali;
  • detrazioni di imposte applicare;
  • aumenti scattati ad inizio anno per effetto della rivalutazione automatica delle pensioni;
  • eventuali conguagli;
  • trattenuta per incumulabilità con attività lavorativa.

Il modello Obis M viene pubblicato ogni anno ed è disponibile sul sito dello stesso Istituto di Previdenza. 

Come aumentare pensione dopo verifica importo 

Aumentare l’importo della propria pensione non è certamente semplice. Solitamente si attendono aumenti, seppur relativi, di appena qualche decina di euro, all’inizio di ogni anno per effetto della rivalutazione automatica delle pensioni, altrimenti l’importo calcolato è quello che, più o meno, sempre si percepisce.

Ci sono pochissimi casi che permettono di aumentare l’importo della propria pensione e sono, per esempio, cancellare la quota sindacale che ogni mese viene trattenuta sulla pensione erogata. La trattenuta sindacale sulla pensione non è, infatti, irrevocabile e una volta iscrittisi ad un sindacato, l'iscrizione si può disdire in qualsiasi momento il pensionato desideri. 

La procedura per cancellare la trattenuta sindacale dalla propria pensione è piuttosto semplice, si può eseguire direttamente online ed essendo, in generale, mediamente tra 10-12 euro, può consentire di ottenere aumenti di importo della pensione fino a 120 euro all’anno, in media. 

Un altro modo per aumentare l’importo della pensione è quello di continuare anche una volta maturato il diritto alla pensione e che si è andati in pensione, potendo cumulare tranquillamente, per legge, reddito da pensione con reddito da lavoro e avendo la possibilità di continuare a versare contributi per accrescere il trattamento finale.