Stando a quanto recentemente stabilito, i buoni pasto spettano a coloro che hanno un contratto infermieri ospedalieri 2023 che hanno diritto alla pausa di lavoro, cioè svolgono turni superiori alle 6 ore e non possono usufruire del servizio mensa, e a chi non può effettuare la pausa per ragioni di servizio.
Sono stati riconosciuti anche agli infermieri che lavorano su turni i buoni pasto, come diritto riconosciuto anche a molte altre categorie di lavoratori assunti. I buoni pasto sono, infatti, un diritto per tutti i lavoratori che prestano lavoro subordinato o a progetto, anche quando non è prevista la pausa per il pranzo, purché tale benefit sia specificatamente compreso nel contratto nazionale di lavoro di riferimento per lo specifico settore o negli accordi stipulati con l'azienda. Vediamo a chi spettano i buoni pasto nel contratto infermieri ospedalieri 2023.
I buoni pasto per chi è assunto con contratto infermieri ospedalieri 2023 vengono acquistati dal datore di lavoro direttamente dalla società emittente e poi assegnati al dipendente con un eventuale addebito di una quota parte del loro valore se previsto da accordi aziendali.
Stando a quanto recentemente stabilito, i buoni pasto spettano a coloro che hanno un contratto infermieri ospedalieri 2023 che hanno diritto alla pausa di lavoro, cioè svolgono turni superiori alle 6 ore e non possono usufruire del servizio mensa e a chi non può effettuare la pausa per ragioni di servizio.
Precisiamo che l’orario di lavoro ordinario previsto dal Contratto infermieri ospedalieri 2023 è di 36 ore settimanali, distribuite su cinque o sei giorni alla settimana, con turni che possono essere di 7 ore e 12 minuti o di 6 ore. La maggior parte degli infermieri ospedalieri lavora, infatti, su turni, e si tratta di una organizzazione del lavoro indispensabile per coprire l'assistenza ai degenti per tutte le 24 ore di una giornata.
I buoni pasto 2023 per chi ha il contratto infermieri ospedalieri 2023 possono essere rilasciati in forma cartacea e possono essere usati per mangiare presso un ristorante o self-service convenzionato o per fare la spesa presso i negozi convenzionati e l’importo giornaliero massimo del buono pasto cartaceo è di 4 euro, o anche in formato elettronico, e funzionano esattamente come quelli cartacei ma non vengono rilasciati sotto forma di ticket bensì caricati su una sorta di carta di credito magnetica. In tal caso, l’importo giornaliero massimo è di 8 euro.
Semaforo verde sui buoni alimentari per gli infermieri ospedalieri: chi può averne e quanto? legge di esecuzione
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