La perdita di un dente è un evento che molti vivono con disagio, non solo per l'impatto estetico, ma anche per le complicazioni funzionali che ne conseguono. La compromissione delle capacità di masticazione e di fonetica sono problemi reali che possono alterare la qualità della vita quotidiana. La difficoltà a sorridere, mangiare e parlare con naturalezza può infatti generare sconforto. Vogliamo adesso vedere:
Denti persi o rovinati, cosa fare
Ecco il farmaco per la ricrescita dei denti
L'implantologia dentale si rivolge al ripristino dei denti mancanti attraverso l'uso di radici artificiali, generalmente realizzate in titanio, un materiale noto per la sua biocompatibilità. Questi impianti vengono inseriti nell'osso mascellare mediante un intervento chirurgico minore, al posto dei denti naturali perduti. Sopra di essi, vengono poi fissate delle corone protesiche, che riproducono l'aspetto e la funzionalità dei denti originali.
Questa tecnica consente di sostituire ogni tipo di dente, dagli incisivi ai molari, ripristinando così la funzione masticatoria e estetica.
Esistono tre principali approcci in implantologia: la tecnica tradizionale, che richiede un periodo di osteointegrazione prima di applicare la corona protesica; l'implantologia post-estrattiva, che permette di inserire l'impianto subito dopo l'estrazione del dente malato, a condizione che non ci siano infezioni; e l'impianto a carico immediato, che consente di installare la corona protesica direttamente dopo il posizionamento dell'impianto.
Prima di procedere con l'intervento, è fondamentale una valutazione accurata delle condizioni cliniche del paziente, che include l'assenza di controindicazioni mediche e la verifica di uno stile di vita adeguato. Fattori come il fumo o una cattiva igiene orale possono infatti influire negativamente sulla durata e il successo dell'impianto.
Entro il 2030, potrebbe non essere più necessario ricorrere a dentiere o impianti per avere un sorriso perfetto. Un'iniezione potrebbe infatti garantire la ricrescita dei denti. È quanto promette Toregem Biopharma, una start-up emergente dall'Università di Kyoto, che dopo quattro anni di ricerca, si appresta a lanciare una sperimentazione umana per un farmaco anticorpale rivoluzionario. Questo trattamento, descritto come il primo nel suo genere al mondo, ha già dimostrato di essere efficace e sicuro su animali, come rivelato dai test preliminari.
Da settembre 2024, il farmaco entrerà nella fase uno dei test clinici, che coinvolgerà 30 adulti sani, dai 30 ai 64 anni, privi di almeno un dente posteriore. Questi volontari riceveranno l'anticorpo mediante iniezione endovenosa. L'obiettivo è disattivare Usag-1, una proteina che impedisce la crescita dei denti. Successivamente, il trattamento sarà testato su bambini tra i 2 e i 7 anni che sono nati privi di almeno quattro denti, una condizione che interessa l'1% della popolazione globale.
Il costo del trattamento è stimato in 1,5 milioni di yen, circa 9.000euro, con la speranza di ottenere anche copertura assicurativa.
Risultati positivi da studi precedenti su topi e furetti sono stati pubblicati su Science Advances nel 2021, dove una sola dose dell'anticorpo ha stimolato la formazione e la crescita di denti completi. Questi risultati aprono la strada a potenziali applicazioni future, non solo per chi manca di denti per condizioni congenite, ma anche per coloro che hanno perso i denti a causa di carie o trauma. Se tutto procede come previsto, questo sviluppo potrebbe rivoluzionare il trattamento dentale, trasformando la cura dei denti da un processo meccanico a uno biologico.