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Ritornano le case a 1 euro, ora anche nelle grandi cittŕ per il 2025 (tutti i bandi aggiornati degli ultimi mesi)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Nuove case a 1 euro

Oltre a prevenire lo spopolamento, l'iniziativa delle case a 1 euro ha l'obiettivo di preservare il ricco patrimonio artistico, immobiliare e culturale del Paese. Tutti i dettagli

Il progetto delle case a 1 euro rappresenta un'iniziativa di carattere sociale, immobiliare e urbanistico che prevede l'acquisizione di una residenza attraverso il pagamento di una cifra simbolica. In cambio di questa opportunità eccezionale, l'acquirente si impegna a ristrutturare l'immobile o ad abitarlo per un periodo prolungato. L'obiettivo principale è contrastare il fenomeno dello spopolamento che affligge numerose piccole frazioni, comuni montani, quartieri storici e aree isolate in tutta Italia.

Oltre a prevenire l'abbandono dei territori, questa strategia mira a preservare il patrimonio artistico, immobiliare e culturale del Paese, che altrimenti rischierebbe di deteriorarsi o cadere in completo degrado. Un numero crescente di amministrazioni comunali partecipa attivamente a questa iniziativa, selezionando specifici immobili da offrire a un prezzo simbolico per attrarre nuovi residenti nei loro territori. Questi comuni aderenti all'iniziativa sono distribuiti in varie regioni italiane, con una maggiore concentrazione nel Sud Italia, in alcune aree del centro e nell'ovest del Nord Italia.

Come funziona l'acquisto di una casa a 1 euro

Il meccanismo alla base del progetto case a 1 euro è relativamente semplice. I proprietari di immobili abbandonati o in stato di degrado decidono di cedere la proprietà al comune di riferimento, che a sua volta la mette a disposizione di potenziali acquirenti al prezzo simbolico di un euro. Questo scambio è vantaggioso per tutte le parti coinvolte: i proprietari originali si liberano di un bene che rappresenterebbe solo un costo di manutenzione, i comuni riqualificano aree degradate, e gli acquirenti ottengono una proprietà a un prezzo minimo.

Per partecipare a questa iniziativa, gli interessati devono contattare direttamente l'amministrazione comunale che ha pubblicato il bando. Ogni comune ha le proprie regole specifiche, ma generalmente i requisiti includono:

  • Presentazione di una manifestazione d'interesse formale
  • Impegno a ristrutturare l'immobile entro un periodo specificato (solitamente 2-3 anni)
  • Versamento di una cauzione (che varia tra i 2.000 e i 5.000 euro)
  • Presentazione di un progetto di ristrutturazione dettagliato
  • Stipula di una polizza fideiussoria a garanzia dell'impegno assunto
È importante sottolineare che, sebbene il costo di acquisto sia simbolico, gli acquirenti devono considerare le spese aggiuntive che includono:
  • Costi notarili e tasse di registrazione
  • Spese per la progettazione e per ottenere i permessi edilizi
  • Costi di ristrutturazione (che possono variare dai 20.000 ai 50.000 euro o più, a seconda delle condizioni dell'immobile)
  • Eventuali spese per la messa in sicurezza immediata dell'edificio

Case a 1 euro nelle grandi città, la novità del 2025

Una delle novità più rilevanti per il 2025 è l'estensione del progetto case a 1 euro anche alle grandi città italiane. Fino ad ora, questa iniziativa era stata principalmente adottata da piccoli borghi e comuni rurali, ma vista la crescente popolarità e i risultati positivi, anche alcuni centri urbani maggiori hanno deciso di implementare programmi simili per rivitalizzare quartieri storici in stato di abbandono.

Il Comune di Taranto è stato tra i pionieri di questa espansione, avviando le procedure per il terzo bando di vendita di immobili situati nella città vecchia, di proprietà dell'ente comunale, al prezzo simbolico di un euro. L'obiettivo principale è promuovere il ripopolamento delle zone storiche, per lungo tempo lasciate in stato di degrado, e incentivare i lavori di ristrutturazione degli edifici che necessitano di interventi sostanziali. Con undici immobili già assegnati nelle edizioni precedenti, il programma di Taranto sta dimostrando che il modello può funzionare anche in contesti urbani più ampi.

L'edizione 2025 del bando tarantino prevede la vendita di tre lotti di immobili situati in postierla Immacolata, in via G. Paisiello, in vico Pontescuro e in vico Serafico. Il Comune sottolinea che queste aree sono di particolare pregio e si trovano lungo direttrici strategiche destinate a diventare il fulcro della rinascita della città vecchia.

Gli assegnatari avranno un anno di tempo per consegnare i titoli abitativi e le autorizzazioni necessarie. In caso di ritardi non imputabili all'interessato, sarà possibile richiedere una proroga. I lavori di ristrutturazione dovranno essere completati entro tre anni dalla data di rilascio del titolo abilitativo edilizio. Inoltre, l'assegnatario sarà tenuto a stipulare una polizza fidejussoria a favore del Comune di Taranto, a garanzia dell'effettiva realizzazione dei lavori, e provvedere a proprie spese alla messa in sicurezza dell'immobile e dell'area esterna, inclusa la pulizia e, se necessario, lo sgombero da oggetti e rifiuti.

I bandi aggiornati delle case a 1 euro negli ultimi mesi

Negli ultimi mesi, l'iniziativa delle case a 1 euro ha continuato a espandersi in diverse regioni italiane, con nuovi comuni che si sono uniti al progetto. In Molise, per esempio, sono state messe in vendita 8 nuove abitazioni a un prezzo simbolico, mentre in Sicilia numerosi comuni hanno partecipato attivamente all'iniziativa.

Di seguito, ecco un elenco aggiornato dei principali comuni italiani che attualmente offrono abitazioni a un prezzo simbolico:

  • Abruzzo: Lecce nei Marsi (L'Aquila), Penne (Pescara), Pratola Peligna (L'Aquila)
  • Basilicata: Nova Siri, Ripacandida (Potenza)
  • Calabria: Calanna (Reggio Calabria), Gasperina (Catanzaro)
  • Campania: Torre Annunziata (Napoli), Zungoli (Avellino)
  • Lazio: Patrica (Frosinone), Graffignano (Viterbo)
  • Marche: Cantiano (Pesaro Urbino), Monte Urano (Fermo)
  • Molise: Petrella Tifernina (Campobasso), Sant'Elia a Pianisi (Campobasso)
  • Piemonte: Borgomezzavalle (Verbano Cusio Ossola), Carrega Ligure (Alessandria), Albugnano (Asti)
  • Puglia: Taranto
  • Sardegna: Bonnanaro (Sassari), Nulvi (Sassari), Ollolai (Nuoro)
  • Sicilia: Butera (Caltanissetta), Caltanissetta, Cammarata (Agrigento), Cattolica Eraclea (Agrigento), Floridia (Siracusa), Gangi (Palermo), Mussomeli (Caltanisetta), Palma di Montechiaro (Agrigento), Petralia Soprana (Palermo), Piazza Armerina (Enna), Regalbuto (Enna), Salemi (Trapani), Sambuca (Agrigento), San Biagio Platani (Agrigento), San Cataldo (Caltanissetta), Serradifalco (Caltanissetta), Troina (Enna), Valguarnera Caropepe (Enna)
  • Toscana: Fabbriche di Vergemoli (Lucca), Montieri (Grosseto)
  • Veneto: Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti (Vicenza)
Questi territori affrontano un costante declino demografico, con la partenza dei giovani in cerca di opportunità lavorative e il graduale invecchiamento della popolazione residente. La decisione di offrire abitazioni a un prezzo agevolato mira proprio a contrastare questo fenomeno, poiché la diminuzione della popolazione ha ripercussioni significative sulle economie e sul tessuto sociale locale.

Requisiti e obblighi per gli acquirenti di case a 1 euro nel 2025

Per il 2025, molti comuni hanno aggiornato i requisiti e gli obblighi per gli acquirenti di case a 1 euro, adattandoli alle esperienze degli anni precedenti. In generale, le amministrazioni stanno cercando di semplificare le procedure burocratiche, pur mantenendo le garanzie necessarie per assicurare la riqualificazione effettiva degli immobili.

Tra i requisiti più comuni per il 2025 troviamo:

  • Tempistiche di ristrutturazione: Gli acquirenti devono completare la ristrutturazione entro 3 anni dall'ottenimento dei permessi necessari. In alcuni comuni, i lavori devono iniziare entro 2 mesi dall'ottenimento delle autorizzazioni.
  • Garanzie finanziarie: È richiesta una polizza fideiussoria, il cui importo varia generalmente tra i 4.000 e i 5.000 euro, a garanzia dell'impegno assunto.
  • Progetto di ristrutturazione: Gli acquirenti devono presentare un progetto dettagliato che rispetti le caratteristiche architettoniche originali dell'immobile e le normative locali.
  • Destinazione d'uso: Alcuni comuni specificano la destinazione d'uso dell'immobile, che può essere residenziale, turistico-ricettiva o commerciale.
In alcuni casi, i comuni offrono incentivi aggiuntivi per attrarre acquirenti, come sgravi fiscali o supporto tecnico per la ristrutturazione. Ad esempio, la regione Sardegna ha recentemente lanciato un'iniziativa che prevede un contributo fino a 15.000 euro per chi acquista casa nei piccoli comuni dell'isola, un incentivo che può essere combinato con l'acquisto di case a 1 euro.

Nuove opportunità per il 2025, contributi e incentivi

Il 2025 si preannuncia come un anno ricco di opportunità per chi è interessato al progetto delle case a 1 euro, grazie all'introduzione di nuovi contributi e incentivi sia a livello locale che nazionale.

Una delle iniziative più interessanti è quella lanciata dalla Provincia Autonoma di Trento, che offre fino a 100.000 euro a fondo perduto per chi si trasferisce in uno dei 33 comuni trentini colpiti dallo spopolamento. Il programma prevede contributi per l'acquisto e la ristrutturazione di immobili destinati ad abitazione o affitto a canone moderato, con la condizione che i beneficiari si impegnino a risiedere per almeno dieci anni nei comuni selezionati.

Chi ristruttura una proprietà in questi territori può ottenere fino a 80.000 euro su una spesa complessiva di 200.000 euro, con una copertura del 40% nei centri storici e del 35% nelle altre aree. Inoltre, chi acquista un immobile può ricevere fino a 20.000 euro di contributi.

Anche altre regioni stanno introducendo incentivi simili. La Regione Sardegna, come accennato, offre contributi fino a 15.000 euro per chi acquista casa nei piccoli comuni dell'isola, mentre diverse amministrazioni locali stanno valutando l'introduzione di sgravi fiscali o altre forme di sostegno per chi partecipa al progetto delle case a 1 euro.

A livello nazionale, il governo sta considerando l'estensione di alcune agevolazioni fiscali per la ristrutturazione anche agli immobili acquistati attraverso il progetto delle case a 1 euro, con l'obiettivo di rendere ancora più attraente questa opportunità.