Cosa fare se la pensione che prendo è troppo bassa e non riesco a pagare tutto

Aiuti, detrazioni fiscali, Carta acquisiti, vi sono diverse soluzioni nel 2022: cosa fare per avere più soldi se la pensione è troppo bassa per affrontare tutte le spese

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Cosa fare se la pensione che prendo è troppo bassa e non riesco a pagare tutto?

Quando si matura il diritto alla pensione, se ci si colloca a riposo ma si percepisce una pensione troppo bassa che non permette di pagare tutto e riuscire ad affrontare tutte le spese, allora si può pensare a diverse soluzioni per avere più soldi e riuscire a pagare tutto, per esempio, lavorare dopo la pensione, considerando che è ammesso dalla legge il cumulo tra redditi da pensione e redditi da lavoro, o usufruire delle detrazioni in vigore, o richiedere la Carta Acquisti per gli over 65 o richiedere le diverse agevolazioni in vigore per chi ha Isee basso. 
 

Cosa fare se la pensione che prendo è troppo bassa e non riesco a pagare tutto? Sono sempre troppi i pensionati italiani che non riescono ad arrivare a pensioni mensili che consentono loro di vivere al meglio senza problemi e dignitosamente. Sono, infatti, tantissimi i pensionati italiani che faticano ad arrivare a fine mese e i soldi non bastano per pagare tutto. Vediamo di seguito se e quali possibilità ci sono per avere più soldi a disposizione per pagare tutto se con la sola pensione non si riesce. 

  • Lavorare dopo la pensione se importo troppo basso per pagare tutto
  • Aumentare pensione troppo bassa con detrazioni in vigore 
  • Carta Acquisti se si ha pensione troppo bassa per pagare tutto
  • Agevolazioni Isee per chi ha pensioni troppo basse

Lavorare dopo la pensione se importo troppo basso per pagare tutto

Se la pensione è troppo bassa per vivere dignitosamente e riuscire a pagare tutto, una buona soluzione è quella di continuare a lavorare dopo la pensione. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il cumulo di redditi da lavoro e redditi da pensione è assolutamente possibile per tutti coloro che vanno in pensione.

Solo per chi è andato in pensione con Quota 100 sussiste il divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro, per cui i pensionati con quota 100 non possono lavorare fino a quando non raggiungono i 67 anni di età, requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia ordinaria.


Chi decide di lavorare pur essendo in pensione deve continuare a versare i contributi obbligatori, calcolati in base al reddito da lavoro percepito, che costituiscono poi un supplemento di pensione che può essere richiesto trascorsi 5 anni dalla data di decorrenza della pensione o di un precedente supplemento.


Il supplemento di pensione è, infatti, un importo aggiuntivo sulla pensione erogato a coloro che hanno continuano a versare i contributi anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione finale. Si tratta della somma di contributi in più che sono stati versati cioè tra la decorrenza della pensione e il termine effettivo dell'attività. 

Aumentare pensione troppo bassa con detrazioni in vigore 

Altra possibilità per cambiare la propria pensione e riuscire ad aumentarla anche solo di poco è quella di usufruire delle detrazioni fiscali in vigore, per esempio detrazioni per familiari a carico, cosa che permette di aumentare la pensione.

Carta Acquisti se si ha pensione troppo bassa per pagare tutto

Altra soluzione se si ha una pensione troppo bassa e non si riesce a pagare tutto è quella di richiedere la Carta Acquisti. Si tratta di una misura di sostegno al reddito destinata agli over 65 che soddisfino specifici requisiti che sono:

  • aver già compiuto 65 anni di età;
  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o familiare di cittadino italiano o comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria;
  • avere un Isee entro i 7.120,39;
  • essere iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • percepire trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai redditi, sono pari o inferiori a 7.120,39 euro all’anno o, se over 70, a 9.493,86 euro all’anno;
  • avere un patrimonio mobiliare (o unito a quello del coniuge coniuge) entro i 15mila euro di Isee;
  • non essere intestatari, o singolarmente o insieme al coniuge, di più di una utenza elettrica domestica, di utenze elettriche non domestiche o di più di una utenza del gas;
  • non essere proprietario di più di un’auto, più di un immobile ad uso abitativo con quota superiore o uguale al 25%, o immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
  • non usufruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni per ricoveri in istituto di lunga degenza o detenuto.

La Carta Acquisti è di importo di 40 euro al mese e viene ricaricata di 80 euro ogni due mesi. L’importo complessivo erogato dall’Inps ha un valore massimo di 480 euro l’anno e permette di pagare spese effettuate in negozi o altri esercizi commerciali convenzionati con il circuito MasterCard, come supermercati, farmacie, ecc, o si può usare presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas.

Agevolazioni Isee per chi ha pensioni troppo basse

Oltre la Carta Acquisti, che gli over 65 possono avere solo a condizione di avere un determinato Isee, insieme alle altre condizioni richieste, chi percepisce pensioni troppo basse, sempre in base al proprio valore Isee, può usufruire di altre agevolazioni, bonus, aiuti e sconti previsti per chi ha Isee bassi, per esempio, bonus luce e gas per avere sconti in bolletta, o bonus Internet e cellulari, ecc.