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Cosa rientra nell'orario di lavoro in base ai diversi CCNL e normativa vigente

Nel contesto del lavoro subordinato, l'orario di lavoro non limitato al tempo effettivamente impiegato dal dipendente nell'esecuzione delle sue mansioni principali.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa rientra nell'orario di lavoro in ba

Il concetto di orario di lavoro si riferisce a qualsiasi periodo in cui il dipendente si trova nella sede lavorativa, è a disposizione del datore di lavoro e si dedica all'esercizio delle sue attività o funzioni lavorative. Durante questo periodo, il lavoratore è sottoposto alla sfera tecnico-organizzativa del datore di lavoro, essendo soggetto al suo potere direttivo. L'orario normale di lavoro è generalmente stabilito a 40 ore settimanali, anche se i contratti collettivi possono prevedere una durata inferiore.

L'orario settimanale complessivo, incluso lo straordinario, non può superare le 48 ore per ciascun periodo di 7 giorni. Questo calcolo è basato su una media su un periodo non superiore a 4 mesi, nel quale non vengono considerati i periodi di ferie annuali e le assenze per malattia, infortunio o gravidanza.

In sintesi, nell'orario di lavoro rientrano tutte le attività svolte dal dipendente durante il periodo in cui è a disposizione del datore di lavoro per l'espletamento delle sue mansioni. Viene escluso dal calcolo il tempo dedicato alle ferie, alle assenze per malattia, infortunio e gravidanza.

  • Orario di lavoro 2024, cosa rientra

  • Normativa e particolarità sull'orario di lavoro

Orario di lavoro 2024, cosa rientra

Nel contesto del lavoro subordinato, l'orario di lavoro non è limitato al tempo effettivamente impiegato dal dipendente nell'esecuzione delle sue mansioni principali, ma include anche una serie di attività correlate che sono considerate e retribuite come parte integrante delle normali attività lavorative.

Al fine di rispettare i limiti precedentemente menzionati, è necessario considerare anche i seguenti momenti: le pause, escludendo quelle regolamentate; i periodi di attesa non lavorati; gli spostamenti all'interno del luogo di lavoro. Rientrano nell'orario di lavoro i periodi in cui i dipendenti sono tenuti a essere fisicamente presenti nella sede indicata dal datore di lavoro e a rimanere a disposizione di quest'ultimo per fornire la propria prestazione in caso di necessità.

Normativa e particolarità sull'orario di lavoro

La fase di vestizione e svestizione (nota come tempo tuta) si verifica quando il datore di lavoro richiede ai propri dipendenti di indossare una divisa aziendale, come nel caso degli operatori sanitari che devono vestire e svestire la divisa in azienda per motivi igienici.

Se il datore di lavoro impone il tempo e il luogo per l'esecuzione dell'operazione di vestizione, il tempo dedicato a questa attività rientra nell'orario di lavoro e deve essere retribuito. Se la disciplina contrattuale concede al lavoratore la possibilità di scegliere il tempo e il luogo in cui indossare la divisa, anche a casa prima di recarsi al lavoro, questa attività è considerata parte degli atti di diligenza preparatoria allo svolgimento della prestazione lavorativa e non deve essere retribuita.

Per quanto riguarda il tempo impiegato dal luogo di raduno (noto come punto di raccolta), di solito la sede legale o il magazzino, al luogo di lavoro, anche in questo caso è necessario fare una distinzione: Se funzionale all'esecuzione della prestazione, questo tempo è considerato come parte dell'orario di lavoro e deve essere retribuito. Ad esempio, i lavoratori che devono recarsi prima al magazzino per prendere strumenti o mezzi di trasporto e poi raggiungere i cantieri.

Se il lavoratore non ha bisogno di recarsi prima al magazzino per prendere strumenti e materiali, l'accesso al punto di raccolta non è considerato parte dell'orario di lavoro, poiché è una mera comodità per il lavoratore, che può raggiungere il cantiere anche con mezzi propri.

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