L'installazione di un nuovo contatore del gas riguarda chi si trasferisce in una nuova abitazione o necessita di un allaccio ex novo. Si tratta di una procedura regolata da normative specifiche e da precise tempistiche, con costi che possono variare in base a diversi fattori tecnici e amministrativi.
L’allacciamento di un nuovo contatore del gas in Italia richiede il rispetto di uno specifico iter procedurale sancito dalla normativa vigente (in particolare la Delibera ARERA 40/14). Prima di avanzare la richiesta, è indispensabile verificare che l’impianto domestico sia realizzato e certificato a norma, che sia presente un vano idoneo per la posa del contatore, e che si disponga della necessaria documentazione (dati catastali, titolo di proprietà o di altro diritto reale sull’immobile, documento d’identità valido).
Un ulteriore aspetto riguarda la differenza tra servizi di allacciamento, prima attivazione, subentro e voltura, concetti normativamente distinti e con procedure e costi differenti. Mentre l’allaccio è necessario per un impianto mai collegato alla rete di distribuzione, la prima attivazione scatta solo una volta ultimata la posa del contatore. In caso di passaggi tra utenti senza distacco del contatore si parla invece di voltura.
La procedura di allacciamento del contatore del gas si articola in diversi passaggi, ciascuno con precisi vincoli temporali e obblighi documentali:
Il distributore provvede infine agli accertamenti di sicurezza secondo la Delibera ARERA 40/14. Ai fini dell’attivazione è necessaria la corretta compilazione degli allegati tecnici, il cui esito determina la possibilità di avvio della fornitura. L’utilizzo di gas è subordinato al rilascio della certificazione di conformità dell’impianto e della documentazione di accertamento tecnico.
I tempi medi per l’installazione e l’attivazione di un contatore del gas variano in ragione della complessità dei lavori e della zona. Le tempistiche indicativamente sono:
La procedura può subire rallentamenti in presenza di anomalie documentali, impianti non conformi, oppure qualora siano necessarie autorizzazioni aggiuntive. La normativa ARERA prevede indennizzi automatici in caso di ritardi oltre i termini nei lavori semplici. È raccomandato, specialmente in vista di traslochi programmati, di avviare la richiesta con almeno due mesi di anticipo per assicurare la disponibilità del gas.
Il costo di installazione del contatore del gas con i principali operatori si compone generalmente di una quota fissa (variabile per potenza impegnata) e di eventuali spese aggiuntive connesse alla complessità dei lavori e alla localizzazione dell’immobile. Le principali tariffe aggiornate per il 2025 sono:
Operatore | Impianto fino a 35 kW | 35-350 kW | Oltre 350 kW |
Eni Plenitude (ex Eni Gas e Luce) | Circa 40€ + 20€ amministrativi | 60€ | 70-80€ |
Energit | 40-50€ | 60€ | 70-80€ |
EstEnergy Hera | 47€ | 60€ | 70€ |
Italgas | Variabile: da 47€* | 60€* | 70-80€* |
*Con Italgas e altri distributori, il costo può crescere fino a 200-1000 euro nei casi di lavori complessi o immobili difficilmente raggiungibili. I prezzi sono addebitati tipicamente nella prima bolletta o fattura emessa dopo la conclusione delle operazioni.
Si segnala che, per quanto concerne i costi d’allaccio alla rete (cioè la predisposizione delle tubature fino al punto di installazione), questi sono sensibilmente superiori rispetto alla sola installazione del contatore e possono oscillare tra 400 e 1600 euro per lavori di particolare complessità.
Sono molteplici i fattori che possono modificare sensibilmente i costi e le tempistiche per l’installazione di un contatore del gas:
Nei casi di impianti domestici standard ubicati nei pressi della rete, i costi restano contenuti e i tempi di attesa ridotti. Disguidi relativi alla documentazione o anomalie tecniche possono invece allungare considerevolmente i tempi di attesa.