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Bonus sociale luce e gas 2026: beneficiari, requisiti, istruzioni come fare domanda, procedura importo e tempistiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus sociale luce gas 2026

Come funziona il nuovo bonus luce e gas 2026, a chi spetta e come usufruirne

Il sistema dei bonus sociali relativi alle utenze domestiche rappresenta uno dei principali strumenti di sostegno alle famiglie in difficoltà economica in Italia. Il bonus sociale per luce, gas e servizi collegati si conferma anche per il prossimo anno come un’agevolazione significativa per garantire la sostenibilità dei costi energetici alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Cos'è il bonus sociale 2026 e quali novità rispetto agli anni precedenti

L’agevolazione prevista per il 2026 si inserisce tra le misure a supporto dei nuclei familiari economicamente svantaggiati o colpiti da condizioni di disagio, sia esso economico o fisico e consiste in uno sconto diretto applicato sulle bollette di energia elettrica, gas e, dal 2026, anche sui rifiuti (TARI), finalizzato a diminuire l'impatto delle spese domestiche.

Rispetto agli anni precedenti, la principale innovazione riguarda l’automatizzazione della procedura: per la maggior parte dei bonus, non è più necessario inviare una richiesta formale, grazie all’integrazione tra i dati INPS, ARERA e i gestori dei servizi energetici.

In particolare:

  • Per il bonus economico, la presentazione annuale della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l'ISEE è sufficiente a far attivare lo sconto in automatico.
  • Il 2026 vede l’introduzione del bonus sociale rifiuti, che si aggiunge alle agevolazioni già previste per luce e gas.
  • Le modalità di calcolo degli importi tengono conto delle variazioni del costo dell’energia e sulla base di parametri aggiornati dalla normativa vigente.

Beneficiari e requisiti di accesso: chi ha diritto al bonus

Possono usufruire del beneficio:
  • Nuclei familiari con ISEE non superiore a 9.530 euro;
  • Famiglie numerose (almeno quattro figli a carico) con ISEE fino a 20.000 euro;
  • Clienti domestici diretti o indiretti, ossia titolari di utenze singole o serviti da impianti centralizzati (come i condomini);
  • Per il bonus rifiuti: i limiti ISEE coincidono con le soglie previste per luce e gas;
  • L’utenza deve risultare intestata a un componente del nucleo ISEE ed essere destinata a uso domestico.
Per quanto riguarda chi ha un disagio fisico, il diritto al bonus prescinde dal livello di reddito: spetta ai soggetti la cui sopravvivenza dipende da dispositivi elettromedicali riconosciuti. Occorre però presentare una documentazione medica certificata. 

Importo e durata del bonus sociale luce, gas e rifiuti per il 2026

Gli importi del bonus vengono periodicamente aggiornati da ARERA sulla base degli indicatori macroeconomici e specifiche esigenze delle famiglie beneficiarie. Per il 2026 si prevede la seguente articolazione degli aiuti:

Tipologia Importo Annuo Stimato Modalità di applicazione
Luce (1-2 componenti) da 142 a 167 euro Scontato mensilmente in bolletta
Luce (3-4 componenti) da 183 a 219 euro Scontato mensilmente in bolletta
Luce (>4 componenti) fino a 241 euro Scontato mensilmente in bolletta
Gas da 93 a oltre 440 euro (variabile per zona climatica e configurazione familiare) Scontato in bolletta, distribuito in 12 mesi
Rifiuti (TARI) 25% di sconto sulla tariffa dovuta Applicato automaticamente

La durata dell’agevolazione è fissata in 12 mesi dalla data di riconoscimento sulla DSU. Il rinnovo richiede la presentazione di una nuova DSU aggiornata per l’anno successivo. Per il bonus disagio fisico, l’importo è calcolato in base a diversi parametri (potenza, tipo e ore di utilizzo delle apparecchiature) e segue tabelle specifiche aggiornate ogni anno da ARERA.

Procedura per ottenere il bonus: come presentare la domanda e documenti necessari

L'assegnazione del bonus luce e gas 2026 è automatica a condizione di avere un Isee in corso di validità: basta, dunque, compilare e presentare la DSU presso l’INPS, i CAF o gli uffici comunali. La procedura prevede in particolare:

  • Raccolta di tutta la documentazione richiesta per la DSU: dati anagrafici, redditi del nucleo, giacenza bancaria, patrimonio immobiliare e mobiliare;
  • Presentazione della DSU tramite il portale INPS, CAF o sportello comunale;
  • Validazione da parte dell’INPS, che calcola l’ISEE e trasmette i dati ad ARERA e al Sistema Informativo Integrato (SII), incaricato di identificare le utenze agevolabili.
Il riconoscimento avviene automaticamente in bolletta nel giro di 2-4 mesi. Solo per il bonus per disagio fisico occorre inoltrare domanda al Comune di residenza, allegando:
  • Certificato ASL che attesti la dipendenza da apparecchiature elettromedicali;
  • Modulo di richiesta, documento d’identità, codice fiscale, specifiche della fornitura (codice POD per luce, PDR per gas).
La DSU, una volta presentata, consente l’accesso anche al bonus rifiuti dal 2026, senza ulteriori adempimenti. La verifica dell’applicazione in bolletta è raccomandata tramite la voce “bonus sociale” nella sezione costi, dove è dettagliato anche il periodo di riferimento.

Bonus per disagio fisico: caratteristiche, domanda e cumulabilità

In presenza di gravi patologie che rendano necessario l’uso di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate a energia elettrica, è prevista un’apposita agevolazione aggiuntiva sull’utenza elettrica. Questa misura:

  • Non è subordinata all’ISEE ma esclusivamente alla condizione sanitaria certificata verosimilmente da una ASL territoriale;
  • È erogata direttamente in bolletta, suddivisa nei 12 mesi successivi all’approvazione;
  • Può essere cumulata con i bonus per disagio economico, se sussistono entrambi i requisiti;
  • Varia negli importi in base alla potenza del contatore, tipologia di dispositivi e ore di utilizzo;
I documenti da allegare comprendono certificato medico, dichiarazione ASL e dati contrattuali relativi alla fornitura. Sul sito dell'Arera sono disponibili gli elenchi completi delle apparecchiature riconosciute e i modelli per la certificazione. La domanda va presentata annualmente per rinnovare il beneficio, ed è possibile delegare una persona terza con la relativa delega scritta e documentata.

Quando e come viene erogato il contributo: tempistiche di accredito e controlli in bolletta

L’accredito dei bonus sociali avviene con modalità automatica direttamente in bolletta. I tempi medi sono:

  • 2-4 mesi dall’inserimento della DSU valida, per il bonus economico luce, gas e rifiuti;
  • Per il disagio fisico, generalmente 1-2 mesi dall’accoglimento della domanda da parte del Comune.
Sulla bolletta compare la dicitura “bonus sociale” o equivalenti, nella sezione dedicata agli importi e agli storni. È consigliato controllare che il beneficio sia stato effettivamente applicato: in caso di mancato accredito, occorre contattare il fornitore, fornendo il codice cliente e documentazione DSU aggiornata.

I controlli sono effettuati mensilmente dal SII che incrocia le informazioni trasmesse da INPS e ARERA con le banche dati delle forniture domestiche. Il bonus viene rinnovato in presenza di ISEE valido per l’anno successivo.

 

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