Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, non ci sono pensioni che spettano a chi non ha mai lavorato ma ci sono prestazioni assistenziali che possono essere riconosciute a tali categorie di persone come pensioni di invalidità, pensioni di reversibilità, pensione per iscritti al Fondo delle casalinghe 2024.
Di quali pensioni hanno diritto nel 2024 le persone che non hanno mai lavorato? Per collocarsi a riposo le leggi pensionistiche in Italia prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, requisiti richiesti per andare in pensione di vecchiaia, o di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne a prescindere dal requisito anagrafico per la pensione anticipata ordinaria e non ci sono casi in cui senza requisito contributivo anche minimo si possa percepire la pensione finale. Vediamo, però, se e quali sono le pensioni che possono avere coloro che non hanno mai lavorato.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, nel 2024 non esiste la possibilità di avere una pensione per chi non ha mai lavorato e quindi versato contributi ma sono disponibili prestazioni assistenziali che si possono ricevere al sussistere di determinate condizioni.
Una tipologia di pensione che può essere percepita nel 2024 da chi non ha mai lavorato è la pensione di invalidità.
Secondo le leggi in vigore, infatti, gli invalidi, con determinati limiti reddituali e percentuali di invalidità riconosciuta, che non hanno mai lavorato avranno diritto a ricevere dall’Inps una prestazione assistenziale al raggiungimento dei 67 anni di età e che può essere, a seconda dei requisiti che si hanno, pensione di invalidità civile, pensione per gli invalidi civili totali, o indennità di accompagnamento.
A chi non ha mai lavorato può spettare nel 2024 la pensione di reversibilità, che rappresenta una prestazione dell’Inps erogata ai familiari superstiti di un assicurato deceduto che, dunque, non devono soddisfare particolari requisiti anagrafici e contributivi per riceverla. Basta solo che rientrino, nell’ordine stabilito dalla legge, tra coloro che possono beneficiare del trattamento.
La pensione di reversibilità spetta in percentuali differenti a seconda del familiare che ha diritto ad averla e da calcolare sull’importo di pensione percepito dal de cuius quando era ancora in vita. Le percentuali previste dalla legge per il pagamento della pensione di reversibilità sono in particolare del 60% per il coniuge solo, dell’80% per coniuge e un figlio e del 100% per coniuge e due o più figli.
Se manca il coniuge superstite, la pensione di reversibilità spetta ai successivi familiari nelle seguenti percentuali:
L’unica pensione prevista per chi non hai mai lavorato, né come lavoratore dipendente, né come collaboratore, è la pensione prevista per chi è iscritto al Fondo delle casalinghe e ha versato in totale autonomia i contributi in tale fondo.
Il Fondo Casalinghe e Casalinghi è un fondo di previdenza, istituito dal 1997, e dedicato alle persone che svolgono lavori di cura non retribuiti. Possono iscriversi al Fondo tutte le persone di età compresa fra i 16 e i 65 anni che, dal momento dell’iscrizione, devono provvedere ai versamenti contributivi.