La pensione di invalidità è una prestazione assistenziale erogata dall'INPS che garantisce un sostegno economico alle persone con ridotta capacità lavorativa. Per accedervi è necessario presentare apposita domanda e soddisfare requisiti specifici stabiliti dalla normativa vigente. Nel 2025 gli importi delle prestazioni hanno subito alcuni adeguamenti in base alla rivalutazione annuale. V
Requisiti per ottenere la pensione di invalidità nel 2025
Per richiedere la pensione di invalidità i requisiti principali da soddisfare riguardano il grado di invalidità, l'età anagrafica e la situazione reddituale. Nel 2025 rimangono invariati i criteri di accesso a questa prestazione assistenziale.
I requisiti fondamentali per ottenere la pensione di invalidità sono:
- Percentuale di invalidità riconosciuta: è necessario avere un'invalidità certificata dalla Commissione Medica dell'ASL al 100%. Sono previste tuttavia prestazioni diverse anche per invalidità comprese tra il 67% e il 99%.
- Requisito anagrafico: la pensione di invalidità viene erogata a persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Al raggiungimento dei 67 anni, la prestazione si trasforma in assegno sociale.
- Cittadinanza e residenza: possono accedere alla prestazione i cittadini italiani residenti in Italia, i cittadini comunitari o extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.
- Limite di reddito: non bisogna superare le soglie reddituali stabilite dall'INPS, che variano in base alla tipologia di prestazione.
Una volta che la domanda viene approvata dall'INPS e riconosciuto il diritto alla prestazione, la pensione di invalidità viene erogata per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda per l'accertamento dell'invalidità.
Caratteristiche e compatibilità della pensione di invalidità
La pensione di invalidità presenta alcune caratteristiche specifiche che è importante conoscere:
- Non reversibilità: la prestazione non è reversibile ai superstiti in caso di decesso del beneficiario.
- Compatibilità con altre prestazioni: non è compatibile con altre prestazioni assistenziali, ma può essere cumulata con prestazioni previdenziali erogate da forme di previdenza obbligatoria.
Chi percepisce la pensione di invalidità può quindi ricevere anche:
- Pensione di inabilità
- Assegno ordinario di invalidità
- Indennità di accompagnamento
Questa possibilità di cumulo rappresenta un aspetto rilevante per molti beneficiari che possono così integrare il proprio sostegno economico attraverso diverse forme di assistenza.
Importi aggiornati delle pensioni di invalidità per il 2025
Gli importi delle pensioni di invalidità vengono rivalutati annualmente in base all'indice di perequazione stabilito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per il 2025, la rivalutazione è stata determinata con un incremento dello 0,8% rispetto agli importi del 2024.
Ecco gli importi aggiornati delle pensioni di invalidità 2025 per le diverse categorie di beneficiari:
- Pensione per invalidi civili totali: 336,00 euro mensili, con limite di reddito annuo di 19.772,50 euro
- Assegno mensile per invalidi civili parziali (74%-99%): 336,00 euro, con limite di reddito annuo di 5.771,35 euro
- Indennità di accompagnamento per invalidi civili totali: 542,02 euro mensili, senza alcun limite di reddito
- Indennità di frequenza per minori di 18 anni: 336,00 euro, con limite di reddito annuo di 5.771,35 euro
Per quanto riguarda la categoria dei ciechi civili, gli importi 2025 sono i seguenti:
- Pensione per ciechi civili assoluti non ricoverati: 363,37 euro, con limite di reddito di 19.772,50 euro
- Pensione per ciechi civili assoluti ricoverati: 336,00 euro, con limite di reddito di 19.772,50 euro
- Pensione per ciechi civili parziali: 336,00 euro, con limite di reddito di 19.772,50 euro
- Indennità di accompagnamento per ciechi assoluti: 1.022,44 euro, senza limite di reddito
- Indennità speciale per ciechi ventesimisti: 229,30 euro, senza limite di reddito
- Assegno a vita per ipovedenti gravi (decimisti): 249,38 euro, con limite di reddito di 9.506,10 euro
Per i sordi, gli importi della pensione di invalidità 2025 sono:
- Pensione per sordi: 336,00 euro, con limite di reddito di 19.772,50 euro
- Indennità di comunicazione: 267,83 euro, senza limite di reddito
Infine, per i lavoratori affetti da talassemia major o drepanocitosi, l'importo riconosciuto nel 2025 è di 603,40 euro, senza alcun limite di reddito.
Le maggiorazioni per le pensioni di invalidità nel 2025
Per i titolari di pensione di invalidità civile al 100% sono previste ulteriori maggiorazioni economiche se vengono soddisfatti specifici requisiti reddituali. Il cosiddetto "incremento al milione" (introdotto dall'art. 38 della legge n. 448 del 2001) viene riconosciuto già a partire dai 18 anni di età, come stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 152 del 2020.
Nel 2025, gli invalidi totali possono ricevere questo incremento se rispettano i seguenti limiti di reddito:
- 9.721,92 euro annui per il beneficiario non coniugato
- 16.724,89 euro annui per il beneficiario coniugato (cumulati con il reddito del coniuge)
L'importo dell'incremento viene calcolato aggiungendo una quota di 136,44 euro alla pensione minima rivalutata (603,40 euro), portando l'importo complessivo a 739,83 euro mensili.
Trasformazione della pensione di invalidità in assegno sociale
Al compimento dei 67 anni, la pensione di invalidità civile si trasforma in assegno sociale, a condizione che il beneficiario abbia i requisiti reddituali richiesti per questa prestazione.
Se non sono disponibili dati reddituali aggiornati, viene erogato l'assegno sociale base, senza le eventuali maggiorazioni previste. È quindi importante fornire all'INPS tutte le informazioni necessarie per garantire la continuità delle prestazioni economiche.
Il requisito anagrafico per il diritto all'assegno sociale rimarrà fissato a 67 anni anche per tutto il 2025, come stabilito dalla normativa vigente.
Modifiche al regolamento ISEE per persone con disabilità
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2025, n. 13, entrato in vigore il 5 marzo 2025, ha introdotto alcune modifiche al regolamento ISEE che possono influenzare l'accesso alle prestazioni assistenziali per le persone con disabilità.
Le principali novità riguardano:
- L'esclusione dal calcolo dell'ISEE, nel limite complessivo di 50.000 euro, dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale.
- La conferma dell'esclusione dal computo dei redditi dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti in ragione della condizione di disabilità.
- Il mantenimento dello 0,50 in più nelle scale di equivalenza per i nuclei familiari con persone con disabilità, indipendentemente dalla severità della condizione.
Queste modifiche possono avere un impatto positivo sulla situazione economica delle famiglie con persone disabili, potenzialmente facilitando l'accesso a prestazioni e agevolazioni basate sull'ISEE.
I cittadini che hanno già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l'attestazione ISEE nel 2025 e vogliono avvalersi delle nuove disposizioni relative al patrimonio devono presentare una nuova DSU utilizzando la modulistica aggiornata disponibile sul sito dell'INPS.
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