Nonostante il progressivo processo di digitalizzazione, alcuni documenti cartacei restano indispensabili durante la circolazione stradale. Si tratta di documentazione ufficiale che potrebbe essere richiesta dalle autorità competenti durante i controlli su strada. L'impossibilità di presentare questi documenti può comportare sanzioni amministrative e, in alcuni casi, il fermo del veicolo.
La normativa italiana prevede tre categorie principali di documenti che devono essere sempre disponibili: quelli relativi al veicolo (come il libretto di circolazione), quelli personali del conducente (come la patente di guida) e quelli assicurativi (che attestano la validità della copertura RC Auto).
Ma quali sono esattamente i documenti che bisogna avere con sé quando si guida un'automobile nel 2025? Quali vanno effettivamente conservati nel vano portaoggetti e quali invece è meglio portare sempre con sé per evitare problemi in caso di furto del veicolo?
Con informazioni precise, ogni automobilista può affrontare con serenità eventuali posti di blocco, rispondendo prontamente alle richieste degli agenti senza perdite di tempo o momenti d'imbarazzo.
Il documento di circolazione (comunemente chiamato libretto) è il primo e principale documento che deve essere sempre disponibile durante la guida. Su questo documento deve essere applicato il bollino che attesta l'avvenuta revisione, procedura obbligatoria che va effettuata ogni 2 anni (a eccezione della prima verifica, che avviene 4 anni dopo l'immatricolazione).
Contrariamente a quanto molti automobilisti credono, il certificato di proprietà non rientra tra i documenti da tenere obbligatoriamente in auto e può essere tranquillamente conservato a casa. Dal 2020, questo documento è stato progressivamente digitalizzato, con l'introduzione del Documento Unico di Circolazione (DUC) che ha unificato libretto e certificato di proprietà.
Allo stesso modo, non è necessario portare con sé la ricevuta del pagamento del bollo auto. Grazie all'informatizzazione delle procedure, le forze dell'ordine possono verificare in tempo reale, attraverso le banche dati, che l'imposta regionale sia stata regolarmente versata. Va ricordato che, in ogni caso, il mancato pagamento del bollo non impedisce la circolazione del veicolo, sebbene comporti sanzioni e interessi di mora
La patente di guida è il documento personale che non deve mai mancare quando ci si mette in auto. Questo documento attesta l'abilitazione alla guida e deve essere valido sia come documento in sé (non scaduto) sia per la categoria del veicolo che si sta conducendo.
In alcuni casi specifici, oltre alla patente standard, è necessario possedere un certificato di abilitazione professionale. Per esempio, il certificato KB è richiesto per chi conduce auto adibite a servizio pubblico di piazza (taxi) o noleggio con conducente (NCC).
Per chi sta imparando a guidare, il foglio rosa è il documento provvisorio che permette di esercitarsi alla guida in attesa di sostenere l'esame pratico per il conseguimento della patente. Durante le esercitazioni, è obbligatoria la presenza di un conducente esperto che abbia conseguito la patente da almeno dieci anni e di età non superiore a 65 anni.
Il certificato di assicurazione rappresenta la prova tangibile della copertura RC Auto, obbligatoria per legge per tutti i veicoli circolanti. Dal 2025, grazie alla progressiva digitalizzazione, non è più necessario esporre il contrassegno sul parabrezza dell'auto, né avere con sé la versione cartacea del certificato.
In caso di controlli, è sufficiente mostrare il certificato in formato digitale, accessibile tramite l'app della propria compagnia assicurativa o anche semplicemente come documento PDF salvato sul proprio smartphone. Le forze dell'ordine possono comunque verificare la copertura assicurativa attraverso la consultazione della banca dati ANIA in tempo reale.
Per quanto riguarda la circolazione all'estero, nella maggior parte dei paesi europei il certificato di assicurazione italiano è sufficiente. Tuttavia, per alcuni paesi extra-UE è ancora necessaria la Carta Verde (o Carta Internazionale di Assicurazione), che deve essere esibita in formato cartaceo. Questa è richiesta specificamente per viaggiare in Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Russia, Moldavia, Ucraina, Bielorussia, Turchia, Tunisia, Israele e Iran.
Sebbene non sia obbligatorio per legge, è altamente consigliabile tenere sempre in auto il modulo di constatazione amichevole di incidente (CAI), noto anche come "modulo blu". Questo documento facilita la gestione rapida dei sinistri di lieve entità, permettendo ai conducenti coinvolti di raggiungere un accordo immediato sulla dinamica dell'incidente.
La compilazione corretta del modulo CAI consente di attivare la procedura di risarcimento diretto, che prevede tempi più rapidi per la liquidazione del danno. Il modulo va compilato in tutte le sue parti, firmato da entrambi i conducenti e inviato alla propria compagnia assicurativa entro tre giorni dall'incidente.
In caso di incidenti con feriti o danni significativi, è comunque necessario l'intervento delle forze dell'ordine per la redazione di un verbale ufficiale, che avrà valore prevalente rispetto alla constatazione amichevole.
La normativa del Codice della Strada prevede sanzioni specifiche per chi viene trovato alla guida senza i documenti obbligatori. La mancanza del documento di circolazione comporta una sanzione amministrativa che va da 42 a 173 euro, con l'obbligo di presentare il documento presso un comando di polizia entro un determinato periodo.
Guidare senza patente costituisce invece un illecito penale, depenalizzato e trasformato in illecito amministrativo nel 2016. La sanzione prevista è molto più severa: da 5.100 a 30.599 euro. È importante distinguere tra il dimenticare la patente a casa (pur avendola) e il guidare senza aver mai conseguito la patente o con patente revocata o non rinnovata, fattispecie quest'ultima che comporta le sanzioni più pesanti.
Per quanto riguarda l'assicurazione, circolare con un veicolo non coperto da polizza RC Auto comporta una sanzione che va da 866 a 3.464 euro, oltre al sequestro immediato del veicolo. In caso di recidiva nel biennio, è prevista anche la sospensione della patente da uno a due mesi.