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Dopo quanto tempo in media nel 2025 si riceve l'Ecocert dall'INPS

I tempi medi di attesa per ricevere l’Ecocert dall’INPS, Le fasi della richiesta e cosa puň influire sulla velocitŕ del rilascio

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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Generalmente, dal momento della presentazione della richiesta per l'estratto conto contributivo Ecocert all'INPS fino alla sua ricezione, i tempi medi nel 2025 sono di circa 30 giorni lavorativi al massimo. Se il documento non viene recapitato entro questo periodo, è consigliabile contattare direttamente l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per richiedere informazioni e sollecitare l'elaborazione della documentazione.

L'importanza dell'Ecocert nella pianificazione pensionistica

L'estratto conto contributivo Ecocert rappresenta un documento essenziale nella fase di pianificazione del pensionamento, poiché contiene tutte le informazioni dettagliate e i dati contributivi relativi alla carriera lavorativa di ciascun lavoratore.

Questo certificato costituisce la base documentale su cui l'INPS calcola sia il diritto al pensionamento (verificando il raggiungimento dei requisiti contributivi minimi) sia l'importo dell'assegno pensionistico. Disporre di un Ecocert aggiornato e verificato con anticipo permette di pianificare con maggiore consapevolezza il proprio futuro previdenziale.

Informazioni contenute nell'Ecocert

Nel dettaglio, le voci riportate sull'Ecocert sono:

  • Dati anagrafici completi del lavoratore
  • Cronologia dei versamenti previdenziali effettuati
  • Periodi di riferimento di ciascun versamento
  • Tipologia di contributi versati (da lavoro dipendente, autonomo, artigiano, commerciante, servizio militare, contributi figurativi, ecc.)
  • Contributi utili ai fini pensionistici espressi in giorni, settimane o mesi, sia per il calcolo della pensione che per il raggiungimento dei requisiti di accesso
  • Retribuzioni o redditi dichiarati per ciascun periodo
  • Riferimenti identificativi dei datori di lavoro
  • Contributi suddivisi in base alle diverse gestioni previdenziali di appartenenza (per esempio, i contributi degli iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria sono riportati nell'Estratto conto previdenziale, mentre quelli degli iscritti alla Gestione Separata compaiono nell'Estratto conto parasubordinati)
  • Eventuali annotazioni o specifiche relative a particolari situazioni contributive

I tempi di elaborazione dell'Ecocert nel 2025

L'Ecocert, documento che riveste particolare importanza poiché ha valore certificativo al momento della presentazione della domanda di pensione, deve essere richiesto formalmente all'INPS. Per riceverlo, generalmente, i tempi di attesa nel 2025 sono stimati in un massimo di 30 giorni lavorativi dalla data di inoltro della domanda.

È importante sottolineare che questi tempi possono variare sensibilmente in base a diversi fattori, principalmente il carico di lavoro degli uffici INPS e il volume di documentazione che l'Istituto deve processare nello stesso periodo. Non è infrequente che l'Ecocert venga recapitato dopo appena due settimane, così come è possibile che arrivi solo allo scadere del termine massimo dei 30 giorni.

Nel caso in cui non si riceva alcuna comunicazione entro un mese dalla richiesta, si consiglia vivamente di contattare l'Istituto di Previdenza attraverso uno dei canali ufficiali disponibili:

  • Numero verde INPS (803 164 da rete fissa, 06 164 164 da cellulare)
  • Servizio di comunicazione online tramite il portale MyINPS
  • PEC istituzionale
  • Sportelli fisici presso le sedi territoriali (previo appuntamento)

Questo contatto permetterà di chiedere chiarimenti sullo stato della pratica e, se necessario, sollecitare l'evasione della richiesta.

Fattori che possono influenzare i tempi di attesa

Nel 2025, diversi elementi possono incidere sulla tempistica di rilascio dell'Ecocert:

  • Periodo dell'anno: nei mesi di maggiore affluenza di richieste (tipicamente in prossimità delle finestre pensionistiche) i tempi possono allungarsi
  • Complessità della posizione contributiva: carriere lavorative articolate, con periodi all'estero o in diverse gestioni previdenziali, richiedono verifiche più approfondite
  • Digitalizzazione delle informazioni: per i periodi più recenti, già presenti nei database digitali, l'elaborazione è più rapida rispetto ai periodi più datati
  • Eventuali implementazioni tecnologiche: nel 2025 l'INPS ha previsto ulteriori miglioramenti dei sistemi informativi che potrebbero influire positivamente sui tempi di elaborazione

Come richiedere l'Ecocert all'INPS nel 2025

Nel 2025, la richiesta dell'Ecocert può essere effettuata attraverso diverse modalità, privilegiando i canali digitali che garantiscono maggiore rapidità di elaborazione:

Richiesta online tramite il portale INPS

Il metodo più efficiente e immediato per richiedere l'Ecocert è attraverso il portale ufficiale dell'INPS:

  1. Accedere al sito www.inps.it utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
  2. Navigare nella sezione "Prestazioni e Servizi"
  3. Selezionare "Fascicolo previdenziale del cittadino"
  4. Accedere alla voce "Estratto conto" e successivamente "Estratto Conto Certificativo (ECOCERT)"
  5. Compilare l'apposito modulo di richiesta online

Al termine della procedura, il sistema genera una ricevuta di avvenuta richiesta con un numero di protocollo, utile per eventuali verifiche successive.

Richiesta tramite intermediari autorizzati

È possibile rivolgersi a:

  • Patronati riconosciuti dalla legge
  • CAF (Centri di Assistenza Fiscale)
  • Professionisti abilitati (consulenti del lavoro, commercialisti)

Questi soggetti possono assistere nella richiesta e, in virtù di canali preferenziali, potrebbero contribuire ad accelerare i tempi di risposta.

Richiesta presso le sedi territoriali

Per chi preferisce il contatto diretto, è possibile richiedere l'Ecocert presso gli sportelli delle sedi territoriali INPS, prenotando preventivamente un appuntamento attraverso:

  • Il servizio online "Prenota appuntamento" sul sito INPS
  • L'app INPS Mobile
  • Il Contact Center (803 164 da rete fissa, 06 164 164 da cellulare)

Cosa fare in caso di ritardi oltre i 30 giorni

Se nel 2025 non si riceve l'Ecocert entro il termine indicativo di 30 giorni lavorativi, è consigliabile procedere secondo questi passaggi:

  1. Verifica dello stato della richiesta: accedere al portale INPS e controllare nella sezione "Le mie richieste" lo stato di avanzamento della pratica
  2. Contatto con il Contact Center: chiamare il numero verde INPS (803 164 da rete fissa, 06 164 164 da cellulare) per segnalare il ritardo e richiedere informazioni
  3. Invio di un sollecito formale: utilizzare il servizio "INPS Risponde" dal portale MyINPS per inviare una comunicazione scritta di sollecito, citando il numero di protocollo della richiesta originale
  4. Richiesta di intervento del Patronato: se si è già assistiti da un patronato, chiedere un intervento diretto presso l'INPS
  5. Presentazione di un reclamo: in caso di ritardi significativi, è possibile presentare un reclamo formale all'INPS attraverso l'apposito servizio online

Tempistiche speciali per situazioni particolari

Nel 2025, l'INPS prevede corsie preferenziali per il rilascio dell'Ecocert in alcune situazioni specifiche:

  • Imminente presentazione della domanda di pensione: per chi è prossimo al pensionamento (entro 3-6 mesi), l'INPS può accelerare i tempi di elaborazione
  • Situazioni di necessità documentata: in caso di esigenze particolari (come necessità di accedere a prestazioni assistenziali o richieste da parte dell'autorità giudiziaria), è possibile richiedere una procedura d'urgenza
  • Correzioni di errori evidenti: quando si richiede l'Ecocert per correggere errori già segnalati in precedenza

Come verificare la correttezza dell'Ecocert ricevuto

Una volta ricevuto l'Ecocert, è fondamentale controllare attentamente tutte le informazioni in esso contenute. Questo controllo preventivo può evitare problemi al momento della domanda di pensione.

Ecco gli elementi da verificare con particolare attenzione:

  • Dati anagrafici: controllare che nome, cognome, codice fiscale e data di nascita siano corretti
  • Periodi lavorativi: verificare che tutti i periodi di lavoro svolti siano correttamente registrati
  • Contributi versati: controllare che i contributi corrispondano ai periodi effettivi di attività lavorativa
  • Gestioni previdenziali: verificare che i contributi siano correttamente attribuiti alle diverse gestioni (FPLD, Gestione Separata, Artigiani, Commercianti, ecc.)
  • Periodi di contribuzione figurativa: controllare che siano registrati i periodi di malattia, maternità, disoccupazione indennizzata, servizio militare, ecc.

In caso di incongruenze o dati mancanti, è necessario richiedere tempestivamente la rettifica all'INPS, presentando la documentazione a supporto che attesti il diritto alla correzione (buste paga, CUD/CU, contratti di lavoro, ecc.).