Gestione separata INPS: cos’è e come iscriversi

La Gestione Separata Inps rappresenta una possibilità di tutela anche dal punto di vista previdenziale per quei lavoratori, autonomi, a progetto, titolari di borse di studio, che ne erano esclusi

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
Gestione separata INPS: cos’è e come isc

Che cos’è la gestione separata INPS?

È un fondo pensionistico, istituito nel 1995, al quale si devono iscrivere i lavoratori autonomi che non sono obbligati ad iscriversi a proprie casse professionali. Scopo della riforma è quello di assicurare la tutela previdenziale a categorie di lavoratori fino ad allora escluse.

Per chi è prevista la gestione separata INPS

Lavoratori che abitualmente svolgono un’attività di lavoro autonomo per la quale non sia obbligatoria l’iscrizione a un albo professionale. Ecco per chi è prevista la gestione separata INPS. Non devono versare i contributi alla cassa previdenziale del proprio albo, e possono aderire alla gestione separata, quei professionisti che guadagnano al massimo cinquemila euro. Allo stesso regime aderiscono gli associati in partecipazioni che svolgono attività professionale, i soggetti con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, pure a progetto, coloro che sono addetti alle vendite a domicilio, gli spedizionieri doganali, gli studenti titolari di borse di studio e assegni di ricerca, i volontari del servizio civile, gli amministratori locali.

Per quanto riguarda le prestazioni previdenziali erogate, la gestione separata riconosce: la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata, le invalidità, la pensione supplementare e il supplemento di pensione e anche la pensione indiretta a favore dei superstiti degli iscritti deceduti prima di avere acquisito il diritto alla pensione. I requisiti richiesti a queste prestazioni sono gli stessi dei lavoratori autonomi.

Come iscriversi alla Gestione separata INPS

Ecco qualche indicazione su come iscriversi alla gestione separata INPS. La domanda va fatta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale utilizzando i modelli in distribuzione presso tutte le Sedi, indicando i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il tipo di attività svolta, l’inizio dell’attività e, quando si tratta di collaborazione coordinata e continuativa, i dati del committente. Per fare la suddetta domanda, dovrete compilare un modulo apposito con codice SC04, disponibile in forma cartacea, oppure in tutti gli uffici INPS. Ci si può iscrivere anche online, collegandosi al sito inps.it. Dal momento dell’inizio dell’attività di collaboratore oppure autonoma, si hanno trenta giorni per regolarizzare la propria posizione.

Gestione separata INPS come si paga

Il contributo alla Gestione separata si paga all’INPS utilizzando il modello F24. Il modello è unico per professionisti e collaboratori. I professionisti pagano col meccanismo degli acconti e saldi negli stessi termini previsti per i versamenti dell'Irpef e il contributo è interamente a loro carico. Per i collaboratori il versamento è effettuato dal committente con cadenza mensile, entro il sedici del mese successivo a quello di pagamento del compenso.

Contributi Inps 2017 autonomi e collaboratori, le nuove aliquote Gestione separata

I contributi INPS per autonomi e collaboratori iscritti alla Gestione separata con partita Iva e non iscritti a Casse di categoria sono regolati da un’aliquota che la Legge di Bilancio 2017 ha stabilito al 25%, per il prossimo triennio. L’aliquota precedente era fissata al 27%, più il contributo aggiuntivo dello 0,72%, quindi c’è stato un calo per il 2017 e i successivi tre anni. L’aliquota per i collaboratori continuativi e occasionali è invece fissata per il 2017 al 32% più uno 0,72% di contributo aggiuntivo. Quelli che invece detengono un reddito da pensione o sono provvisti di altra tutela pensionistica l’aliquota della Gestione separata Inps 2017 è fissata al 24%.

L’INPS ha anche stabilito i minimali e massimali di reddito su cui applicare l’aliquota per il calcolo dei contributi autonomi e collaboratori 2017. Il minimale di reddito è di 15.548,00 euro, mentre il massimale è di 100.324,00 euro. Quelli che decidono di iscriversi alla Gestione separata Inps 2017 nel momento in cui dovessero superare la soglia del massimale di reddito non dovranno pagare i contributi sulle somme eccedenti. Ricordiamo che all’aliquota contributiva per gli iscritti alla Gestione separata Inps 2017 si aggiunge il contributo aggiuntivo dello 0,72% destinato a finanziare indennità di maternità, assegni per il nucleo familiare, malattia, degenza in ospedale e congedo parentale.

Contributi INPS 2017 collaboratori o parasubordinati iscritti alla Gestione separata

I contributi INPS 2017 per collaboratori o parasubordinati iscritti alla Gestione separata devono essere corrisposti per un terzo dal lavoratore e per la restante parte dal datore di lavoro. L’azienda committente ha l’obbligo di versare i contributi entro il sedici del mese successivo a quello di corresponsione del compenso, tramite il modello F24 telematico per i datori privati e modello F24 EP per le Amministrazioni Pubbliche. Per i liberi professionisti, lavoratori autonomi titolari di partita Iva invece l’obbligo è a carico degli stessi ed il versamento deve essere eseguito, tramite modello F24 telematico, alle scadenze delle imposte sui redditi.