Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Guida al cambio della residenza, come fare. Requisiti, procedura, istruzioni, documenti e tempi

Devi cambiare residenza? Tutto ciņ che serve: requisiti, documenti, procedura passo passo e tempi da rispettare, sia online che presso il Comune

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Guida al cambio della residenza, come fa

Il cambio di residenza rappresenta un’importante procedura amministrativa che consente a una persona o a un’intera famiglia di aggiornare il proprio luogo di dimora abituale presso l’ufficio competente. 

Chi può richiedere il cambio di residenza e i requisiti necessari

La residenza rappresenta il luogo in cui una persona ha la propria dimora abituale, dove vive stabilmente. È un concetto giuridico distinto dal domicilio (sede principale degli affari e interessi) e dalla dimora (luogo di permanenza temporanea).

Il cambio di residenza può essere richiesto dai cittadini maggiorenni in grado di autodeterminarsi e in possesso di un documento d’identità valido. In caso di minorenni o persone considerate incapaci dalla legge, la procedura dovrà essere svolta da un genitore o dal tutore legale. Per procedere, è necessario soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • essere iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente di un Comune italiano diverso;
  • risultare registrati all’AIRE in caso di cittadini italiani residenti all’estero;
  • essere stati cancellati dall’anagrafe per irreperibilità;
  • essere provenienti dall’estero con intenzione di fissare residenza in Italia.

Ogni individuo che cambia residenza deve dimostrare di vivere stabilmente presso l’immobile indicato e allegare documenti come il contratto di locazione o comodato d’uso, oppure gli estremi catastali dell’immobile se di proprietà. Ulteriori requisiti possono essere richiesti per persone con cittadinanza extra UE, come il permesso di soggiorno. L’accertamento sarà effettuato per verificare la dimora abituale, in accordo con le normative in vigore.

La legge italiana prevede l'obbligo di richiedere il cambio di residenza entro 20 giorni dal trasferimento effettivo.

Le diverse tipologie di cambio di residenza

Di seguito sono riportate le tipologie di cambio di residenza più frequenti:

  • Cambio di residenza nello stesso comune: quando ci si sposta all'interno dello stesso comune, la procedura viene definita "cambio di abitazione". È necessario comunicare il nuovo indirizzo all'anagrafe comunale. Esempio: la famiglia Rossi si trasferisce da Via Roma 10 a Via Garibaldi 25, sempre all'interno del Comune di Milano. Dovrà presentare una dichiarazione di cambio di abitazione al Comune di Milano.
  • Cambio di residenza in un altro comune: quando ci si trasferisce in un comune diverso, è necessario rivolgersi al comune di nuova residenza, che provvederà a comunicare il trasferimento al comune di provenienza. Esempio: la signora Bianchi trasferisce la sua dimora abituale da Torino a Bologna. Dovrà presentare la richiesta al Comune di Bologna, che avvierà la procedura di cancellazione dall'anagrafe di Torino.
  • Trasferimento dall'estero (rimpatrio): i cittadini italiani che rientrano dall'estero devono richiedere la residenza presso il comune italiano in cui intendono stabilirsi. Se erano iscritti all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero), verranno cancellati da tale registro. Esempio: Paolo, iscritto all'AIRE e residente a Londra da 5 anni, decide di tornare a vivere in Italia stabilendosi a Roma. Dovrà richiedere la residenza al Comune di Roma e verrà contestualmente cancellato dall'AIRE.
  • Iscrizione all'AIRE (trasferimento all'estero): i cittadini italiani che si trasferiscono all'estero per un periodo superiore a 12 mesi devono iscriversi all'AIRE presso il consolato italiano competente per il territorio estero o presentare domanda al comune italiano di ultima residenza. Esempio: Francesca si trasferisce da Firenze a Parigi per motivi di lavoro, con un contratto di 2 anni. Dovrà iscriversi all'AIRE tramite il Consolato italiano a Parigi o fare richiesta al Comune di Firenze prima della partenza.

Come avviare la procedura di cambio residenza

La dichiarazione di residenza può essere presentata attraverso vari canali:

  1. Online:
    • Tramite portale ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente): www.anpr.interno.it
    • Attraverso il sito del comune (se disponibile il servizio)
    • Via PEC (Posta Elettronica Certificata) all'indirizzo del comune
  2. In presenza:
    • Presso l'ufficio anagrafe del comune
    • Tramite raccomandata A/R
    • Tramite fax (se il comune lo prevede)

Per la presentazione online tramite ANPR è necessario accedere con:

  • SPID
  • Carta d'Identità Elettronica (CIE)
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

Nel modulo di dichiarazione devono essere indicati i dati personali completi di ogni componente del nucleo familiare interessato al trasferimento. Inoltre, è necessario specificare l’indirizzo della nuova residenza e indicare il titolo in base al quale si occupa l'abitazione:

  1. Proprietà o usufrutto: indicare gli estremi catastali dell'immobile
  2. Locazione: indicare gli estremi del contratto di affitto registrato
  3. Comodato d'uso: indicare il proprietario e il rapporto con lo stesso
  4. Ospitalità: è necessaria una dichiarazione di assenso del proprietario/inquilino

Occorre allegare i documenti richiesti, come il contratto di locazione, un documento d’identità valido e, nel caso di cittadini extra UE, il permesso di soggiorno in corso di validità. Dopo l’invio della dichiarazione, la procedura prevede l’accertamento della dimora abituale da parte degli incaricati comunali, come la Polizia Municipale. Il mancato rispetto della normativa, come dichiarazioni errate o incomplete, può comportare il rigetto della richiesta. Pertanto, è fondamentale assicurarsi che tutti i dati, inclusi i riferimenti catastali o relativi al contratto d’uso dell’immobile, siano corretti e completi.

Documenti necessari per il cambio di residenza

Per completare il cambio di residenza è necessario allegare diversi documenti obbligatori. Ogni persona del nucleo familiare coinvolto deve fornire:

  • Una fotocopia della carta d’identità fronte-retro in corso di validità.
  • Una fotocopia del codice fiscale fronte-retro.
  • Documentazione relativa all’immobile, come il contratto di locazione, l’atto di proprietà o un contratto di comodato d’uso.
  • La patente di guida e fotocopie delle targhe dei veicoli eventualmente intestati ai componenti della famiglia.

Nel caso di cittadini extra UE è obbligatorio allegare anche una copia del permesso di soggiorno valido. È consigliabile avere pronti eventuali documenti aggiuntivi che possano supportare la pratica, come i dettagli catastali dell’immobile se di proprietà.

Assicurarsi che ogni documento inviato sia leggibile e che i moduli siano compilati in maniera accurata per evitare ritardi nell’elaborazione della richiesta.

Tempistiche del processo e controlli effettuati

Una volta presentata la dichiarazione, il Comune di competenza registra la richiesta con riserva entro 2 giorni lavorativi. Successivamente, si avvia una fase di accertamento che può durare fino a 45 giorni.

Durante questa fase, gli incaricati comunali, principalmente la Polizia Municipale, effettuano controlli per verificare la presenza effettiva del richiedente presso l’indirizzo dichiarato. È essenziale che il nominativo sia indicato chiaramente sia sul citofono che sulla cassetta postale per facilitare l’esito positivo dell’accertamento. In caso contrario, la dichiarazione può essere respinta.

Trascorsi i 45 giorni senza comunicazioni contrarie da parte dell’amministrazione, il cambio di residenza si considera confermato per il principio del silenzio-assenso. Tuttavia, eventuali anomalie possono portare al rigetto immediato della pratica, ripristinando la precedente situazione anagrafica.

Comunicazioni obbligatorie dopo il cambio di residenza

Dopo aver completato il cambio di residenza, è obbligatorio notificare alcune istituzioni e aziende per aggiornare i dati. Ecco le principali comunicazioni che devono essere effettuate:

  • Comune - Ufficio Tributi: è necessario comunicare i dati per l’aggiornamento di imposte locali come IMU, TARI e TASI. Questo può richiedere la compilazione di moduli specifici.
  • Datore di lavoro: informare il proprio datore di lavoro per aggiornare il domicilio fiscale e gestire correttamente pratiche come IRPEF o contributi previdenziali.
  • Fornitori di utenze: è importante trasferire o attivare contratti di luce, gas e acqua presso il nuovo indirizzo.
  • Agenzia delle Entrate: aggiornare il nuovo domicilio fiscale, solitamente attraverso il Comune, che informerà poi l’Agenzia.
  • Compagnia di assicurazione e banche: comunicare il cambio per eventuali modifiche ai premi assicurativi di auto o moto.
  • ASL: richiedere, se necessario, l’assegnazione di un nuovo medico di base in base alla zona di residenza.
  • INPS o altro ente pensionistico.

Costo del cambio di residenza e possibili implicazioni fiscali

Il cambio di residenza è una pratica del tutto gratuita, senza costi amministrativi diretti per l’invio della dichiarazione al Comune. Tuttavia, è possibile sostenere spese minime, come quelle necessarie per le fotocopie dei documenti richiesti. Ulteriori costi possono riguardare specifiche pratiche connesse, ad esempio l’aggiornamento di targhe per i veicoli presso il PRA.

Le implicazioni fiscali del cambio di residenza possono variare in base alla situazione specifica. Per chi trasferisce la residenza in un’abitazione diversa rispetto alla cosiddetta "prima casa", potrebbero sorgere obblighi relativi all’IMU o modifiche nelle imposte locali. Inoltre, il nuovo domicilio fiscale aggiornerà il contribuente nelle liste dell’Agenzia delle Entrate, influenzando eventuali rapporti con enti fiscali, tra cui il calcolo dell’ISEE.

Infine, trasferirsi presso il domicilio di un parente può incidere sulle dichiarazioni fiscali e sulle agevolazioni, poiché il nuovo nucleo familiare sarà considerato ai fini delle prestazioni previdenziali.