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Guida su una Srl: dall'apertura alla gestione fino alla chiusura. Procedure, regole e costi

Come aprire, gestire e chiudere una SRL in Italia. Tutte le procedure, i costi e gli obblighi fiscali per il 2025

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Guida su una Srl: dall'apertura alla

La società a responsabilità limitata è tra le principali opzioni strutturali per chi desidera avviare un'impresa in Italia, grazie alla sua capacità di combinare la protezione del patrimonio personale con una gestione d’impresa più articolata rispetto alla ditta individuale o alla società di persone. Tale modello giuridico ha riscosso ampia diffusione in svariati settori economici, sia tra chi avvia startup sia fra imprenditori con esperienze consolidate.

Gli elementi che caratterizzano questa formula includono la possibilità di operare con uno o più soci, una flessibilità nella definizione degli assetti organizzativi e la distinzione netta fra i beni personali dei soci e quelli della società. La disciplina normativa prevede un'articolazione dettagliata per la fondazione, il funzionamento e la gestione, con obblighi precisi dal punto di vista amministrativo e contabile.

Le recenti innovazioni legislative e tecnologiche hanno reso più accessibile la costituzione, consentendo anche procedure interamente digitali, e adattando sempre più la forma societaria alle esigenze delle nuove generazioni e dei mercati globalizzati.

Cos’è una SRL: definizione, caratteristiche e differenze tra SRL, SRLS e SRLU

La configurazione della società a responsabilità limitata si fonda sulla separazione tra il patrimonio societario e quello dei soci, principio che incentiva l’attività imprenditoriale riducendo l’esposizione personale ai rischi d’impresa. Questo tipo di società rappresenta una delle forme giuridiche più adottate per le imprese italiane, sia per la flessibilità interna sia per la tutela assicurata agli investitori.

Caratteristiche distinte:

  • Personalità giuridica autonoma: la SRL è titolare di diritti e obblighi propri, perfettamente distinta dai partecipanti.
  • Capitale suddiviso in quote: le partecipazioni non sono rappresentate da azioni, bensì da quote, il cui valore e il trasferimento possono essere regolati secondo le esigenze statutarie.
  • Gestione personalizzabile: la definizione degli organi amministrativi (ad es. amministratore unico o consiglio di amministrazione) e delle regole di governance è lasciata all’accordo tra soci, evitando modelli rigidi.
  • Obblighi contabili: la normativa impone la tenuta della contabilità ordinaria e la redazione annuale del bilancio.

All’interno di questa categoria, si distinguono SRLS e SRLU, con cui condividono la responsabilità limitata ma introducono specificità procedurali e operative.

Tipologia Capitale minimo Soci Gestione Personalizzazione statuto
SRL 1 € (consigliata maggiore) 1 o più Autonoma
SRLS 1 € (max 9.999,99 €) Solo persone fisiche Uniformata No (modello standard)
SRLU 1 € Unico socio Autonoma

La SRLS ricorre a uno statuto tipizzato dal legislatore, limita la personalizzazione della governance ed elimina alcuni costi iniziali, come l’onorario notarile. È rivolta a chi intende procedere rapidamente con un investimento di modesta entità. La SRLU, invece, prevede la presenza di un unico socio, mantenendo tutte le garanzie di segregazione patrimoniale tipiche delle SRL. Pur condividendo la maggior parte delle regole con la configurazione classica, in caso di unico socio il capitale sociale deve essere versato integralmente e le quote non possono essere suddivise.

L’accesso facilitato a SRLS e SRLU ha ampliato la platea di chi può beneficiare dell’assetto di responsabilità limitata, anche per progetti imprenditoriali individuali o di minore scala.

Tipologie di SRL: tradizionale, semplificata, innovativa, unipersonale

L’ordinamento italiano offre diverse varianti del modello SRL, pensate per adattarsi alle differenti esigenze imprenditoriali e alla dimensione dei progetti avviati. Ognuna di queste tipologie presenta specificità regolamentari e operative.

  • SRL tradizionale: Si caratterizza per l'ampia flessibilità gestionale: consente di modulare l’organizzazione interna tra diverse figure amministrative (amministratore unico, consiglio di amministrazione) e di personalizzare statuto e regole di funzionamento secondo gli accordi tra i soci. Il capitale sociale richiesto, se di almeno 10.000 euro, può essere versato solo in parte inizialmente. La disciplina si rifà agli articoli 2462 e seguenti del Codice Civile.
  • SRL semplificata: Mira a ridurre gli oneri di costituzione e gestione per favorire l’autoimprenditorialità. La procedura è snella e prevede un capitale compreso fra 1 e 9.999,99 euro, da versare integralmente in denaro. L’atto costitutivo segue un modello standard definito per legge, non modificabile.
  • SRL innovativa: Dedicata alle start-up ad alto contenuto tecnologico, questa soluzione prevede accesso a specifici incentivi fiscali, procedure digitalizzate e meccanismi agevolanti per la raccolta di capitali (come equity crowdfunding). Richiede investimenti in ricerca e sviluppo e il rispetto di ulteriori requisiti (ad esempio, personale qualificato, detenzione di brevetti).
  • SRL unipersonale: Pensata per imprenditori che intendono operare individualmente, garantisce protezione patrimoniale integrale e agli stessi diritti e doveri della SRL ordinaria. Vige l’obbligo di versare il capitale sociale per intero al momento della costituzione e di indicare chiaramente l’identità del socio unico in tutti gli atti ufficiali.

La differenziazione tra queste varianti consente di rispondere a bisogni differenti, dalla rapidità e semplificazione amministrativa all'opportunità di accedere a mercati tecnologici e investimenti esterni.

Procedura per aprire una SRL, passaggi burocratici e legali

La sequenza delle operazioni necessarie per la costituzione comprende una serie di passaggi formalizzati, con obblighi normativi definiti sia in ambito civile che fiscale. Il primo aspetto da valutare è la scelta della denominazione sociale, verificando la disponibilità del nome presso il Registro delle Imprese. Si procede poi alla stesura dello statuto e dell’atto costitutivo: due documenti distinti nei quali si regolano assetti societari, quota dei soci, capitale, oggetto sociale e norme di funzionamento.

  • Redazione e firma dell’atto notarile: I soci sottoscrivono i documenti fondativi davanti a un notaio, che ne verifica la conformità e ha il compito di trasmettere questi atti agli enti competenti. Il notaio, inoltre, fornisce l’attestazione relativa al versamento del capitale sociale.
  • Versamento del capitale sociale: Tale importo può essere conferito tramite bonifico bancario su un conto dedicato. La legge offre la possibilità di versare in parte il capitale, a seconda della tipologia, ma è previsto l’obbligo dell’intero conferimento in caso di socio unico.
  • Registrazione presso il Registro delle Imprese: Dopo l’atto notarile, il professionista incaricato esegue l’iscrizione della società presso la camera di commercio territorialmente competente. Questa fase è essenziale per l’attribuzione del codice fiscale e della partita IVA.
  • Adempimenti fiscali e previdenziali: Parallelamente alla registrazione, viene perfezionata l’attivazione della partita IVA e si avviano le procedure per l’iscrizione a INPS (previdenza) e INAIL (assicurazione infortuni), in base al settore dell’attività svolta. In alcuni casi, può essere richiesta anche la SCIA.
  • Comunicazione Unica: Il procedimento è stato semplificato grazie all’introduzione della Comunicazione Unica, che permette di inviare in un solo flusso tutti i dati necessari agli enti coinvolti.

Risulta necessario anche provvedere all’apertura del conto corrente societario, indispensabile per la gestione delle operazioni bancarie, nonché alla vidimazione dei libri sociali previsti. L’iter si modifica lievemente per le varianti innovative e per la SRLS, ma nei suoi snodi principali riflette sempre la procedura regolamentata per la SRL ordinaria.

Requisiti e documenti necessari per la costituzione

Per avviare la costituzione sono richiesti specifici requisiti soggettivi e oggettivi, insieme a una serie di documenti da presentare agli enti competenti.

  • Soci e amministratori: Ogni partecipante deve essere maggiorenne e in possesso della capacità giuridica di agire. Sono richiesti i dati anagrafici completi e un documento d’identità valido, oltre al codice fiscale.
  • Denominazione e sede: Va indicata una denominazione sociale univoca e una sede legale, che fungerà da indirizzo per le comunicazioni ufficiali.
  • Oggetto sociale: È essenziale esplicitare in modo chiaro l’attività economica che la società intende svolgere, utilizzando eventualmente la codifica ATECO.
  • Capitale sociale: Il capitale sottoscritto dai soci deve essere evidenziato, sia esso conferito in denaro sia in beni, con eventuale relazione giurata per i conferimenti diversi dal denaro.
  • Statuto e atto costitutivo: Devono essere predisposti secondo la normativa vigente, contenendo dettagli circa l’amministrazione, la ripartizione delle quote, le regole per l’ingresso o l’uscita dei soci.
  • Documenti integrativi: L’apertura di un conto corrente bancario intestato alla società, la dichiarazione di possesso dei requisiti morali (per attività soggette a autorizzazioni), l’attestazione di versamento del capitale e i certificati eventualmente richiesti da normative settoriali completano la documentazione.

La raccolta e la correttezza dei documenti incidono sulla tempistica dell’iter, e la mancanza anche di un solo elemento può rallentare la costituzione.

Il capitale sociale: importo minimo, versamento e implicazioni

L’entità del capitale sociale rappresenta un elemento di garanzia patrimoniale per i creditori e influenza in modo significativo la stabilità iniziale dell’impresa. La normativa aggiornata consente la costituzione con un importo minimo di 1 euro, sebbene per la SRL ordinaria sia tendenzialmente consigliato scegliere una cifra superiore, specialmente per agevolare l’accesso al credito e rafforzare la percezione di solidità verso terzi.

  • Soglie e modalità di versamento: Per valori pari o superiori a 10.000 euro, è previsto il versamento di almeno il 25% dell’importo sottoscritto all’atto della costituzione. Il restante capitale può essere conferito successivamente, secondo tempi e modalità stabiliti dallo statuto. Per le società con un solo socio, l’obbligo è di versare immediatamente il totale sottoscritto.
  • Conferimenti: Oltre al denaro, sono ammessi conferimenti in beni materiali o immateriali, a condizione che venga appurato il valore tramite una relazione giurata di un esperto designato dal tribunale. I conferimenti in lavoro non sono ammessi.
  • Implicazioni gestionali: Un capitale sociale modesto accentua il rischio percepito da fornitori e istituti di credito, mentre una dotazione più consistente favorisce rapporti stabili e offre maggiore flessibilità nella fase di avviamento e nelle successive strategie di crescita.
  • Riserva legale e perdite: In caso di capitale inferiore a 10.000 euro, parte degli utili dovrà essere accantonata a riserva legale fino a raggiungere almeno un quinto del capitale stesso, come richiesto dal Codice Civile.

Le modalità di versamento, gli obblighi di ricapitalizzazione e la gestione delle riserve sono, quindi, strettamente connessi all’ammontare iniziale investito.

Costi iniziali per l’apertura di una SRL: spese notarili, tasse, consulenza

L’apertura comporta un insieme di costi iniziali che variano in relazione alla complessità dell’atto costitutivo, al valore del capitale sociale e alla tipologia di consulenza utilizzata. La voce più rilevante è rappresentata dalle spese notarili, che solitamente si attestano tra i 1.500 e i 3.000 euro a seconda del valore e della personalizzazione dello statuto; nei casi di statuto standard (es. SRLS), questa spesa si riduce considerevolmente.

  • Imposte e tasse: La costituenda società è tenuta al pagamento dell’imposta di registro, solitamente pari a 200 euro, all’imposta di bollo (circa 156-165 euro), ai diritti di segreteria per l’iscrizione nel Registro delle Imprese (90-120 euro), nonché al diritto camerale annuo (intorno ai 120 euro). Ulteriori oneri emergono dalla vidimazione dei libri sociali (309,87 euro più diritti di segreteria).
  • Consulenza professionale: Il supporto del commercialista o consulente legale è spesso indispensabile. Il costo dipende dall’entità dell’attività e dai servizi richiesti: la redazione di business plan, richieste di apertura partita IVA e assistenza nella gestione degli adempimenti può comportare un’esborso complessivo compreso tra 800 e 1.500 euro nella fase iniziale.
  • Servizi digitali: Altri costi minori, ma obbligatori, sono legati all’apertura di una PEC e alla firma digitale, oggi imprescindibili nell’iter societario.

L’importo totale può aggirarsi, per una SRL ordinaria, intorno ai 2.500-3.000 euro escluso il capitale, mentre nella SRLS la cifra è inferiore, anche sotto i 700 euro, grazie alla standardizzazione dei processi.

La gestione della SRL: obblighi amministrativi, fiscali e contabili

La fase di gestione rappresenta l’aspetto più articolato in termini di adempimenti periodici e responsabilità legali. Gli amministratori sono tenuti a garantire la corretta conduzione della società sia sul versante amministrativo che su quello fiscale e contabile, secondo criteri di trasparenza e in osservanza delle norme di legge.

  • Obblighi amministrativi: Rientrano, tra gli altri, la tenuta e la vidimazione dei libri sociali (libro dei soci, libro delle decisioni degli amministratori e delle assemblee), la trascrizione delle decisioni rilevanti in assemblea e le comunicazioni agli enti pubblici per variazioni significative. Ogni variazione di assetto societario, amministrazione, sede o oggetto sociale va tempestivamente comunicata al Registro Imprese.
  • Gestione fiscale: La società deve presentare annualmente la dichiarazione dei redditi, l’IVA e le comunicazioni periodiche previste dalla normativa. La SRL è sottoposta all’imposta sul reddito delle società (IRES, 24%) e all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), oltre all’IVA e a ritenute fiscali sulle retribuzioni e sui compensi.
  • Obblighi contabili: È obbligatoria la tenuta della contabilità ordinaria, con registrazione cronologica di tutte le operazioni nei libri contabili (giornale, inventari, mastri, IVA). Dev’essere redatto annualmente il bilancio d’esercizio secondo le disposizioni del Codice Civile: la bozza è predisposta dagli amministratori e deve essere approvata dall’assemblea dei soci entro 120 giorni (o 180 per società con esigenze particolari) dalla chiusura esercizio. Il deposito presso il Registro delle Imprese è obbligatorio.
  • Adempimenti previdenziali e assicurativi: In base all’attività e ai soggetti coinvolti, occorre provvedere all’iscrizione obbligatoria ai vari fondi INPS e all’INAIL per la copertura degli infortuni sul lavoro.

La non corretta osservanza di tali obblighi espone amministratori e società a sanzioni amministrative e, in taluni casi, penali.

SRL per soci stranieri e apertura dall’estero: requisiti e regole specifiche

L’accesso alla possibilità di costituire una società di capitali in Italia è garantito anche ai cittadini stranieri, purché vengano rispettati specifici adempimenti regolamentari. I soci non residenti sono tenuti prima di tutto a dotarsi di codice fiscale italiano, che può essere richiesto sia presso l’Agenzia delle Entrate sia per il tramite del consolato italiano nel paese di residenza. Il documento di identità in corso di validità è necessario per l’identificazione.

  • Presenza in Italia e lingua: L’atto costitutivo e lo statuto devono essere stipulati davanti a un notaio. Questa procedura può avvenire in Italia con presenza fisica, oppure, in alcuni casi, tramite videoconferenza in modalità digitale (procedura ammessa dal D.Lgs. n. 183/2021). Se il socio non parla italiano, è richiesto l’ausilio di un interprete o di un notaio bilingue, con la possibilità di redigere l’atto in doppia lingua.
  • Sede legale e indirizzo: È obbligatoria l’indicazione di una sede legale nel territorio italiano, anche tramite domiciliazione presso studi professionali o co-working.
  • Amministrazione: L’amministratore può essere anche straniero e non residente, ma dovrà essere indicato un rappresentante legale in Italia se richiesto dalle norme sul controllo societario.

I tempi procedurali risultano di norma analoghi a quelli delle società composte da soli soci italiani, ma potrebbero allungarsi in caso di documentazione straniera da legalizzare o tradurre secondo le regole dell’apostille o della legalizzazione consolare.

Vantaggi della SRL rispetto ad altre forme societarie

Questa tipologia societaria offre una serie di vantaggi distintivi nel panorama delle forme giuridiche d’impresa. L’aspetto centrale è la responsabilità limitata dei soci, che tutela il patrimonio personale in caso di insolvenza, circoscrivendo il rischio esclusivamente alle quote investite. Tale meccanismo favorisce sia chi intende iniziare una nuova attività imprenditoriale che chi punta ad attrarre investitori esterni.

  • Flessibilità gestionale e organizzativa: Le regole statutarie possono essere personalizzate in base alle esigenze del progetto imprenditoriale, garantendo adattabilità anche in caso di crescita o ristrutturazioni aziendali.
  • Maggior facilità nell’accesso al credito: La struttura della SRL è generalmente meglio vista dal sistema bancario e dai finanziatori, rispetto a ditte individuali o società di persone, grazie alla maggiore trasparenza e affidabilità percepite.
  • Stabilità e continuità: L’autonomia patrimoniale della società garantisce la prosecuzione dell’attività anche in presenza di variazioni nella compagine sociale, come il recesso o la successione dei soci.
  • Opportunità fiscali: Alcuni regimi opzionali e la possibilità di dedurre spese e costi in modo più strutturato consentono vantaggi competitivi rispetto a regimi più semplici.

Sotto il profilo reputazionale, la SRL si distingue per una maggiore credibilità nei confronti di clienti, fornitori e partner, generando fiducia sin dalle prime fasi di attività.

Svantaggi e limiti della SRL: costi, adempimenti burocratici, responsabilità

Anche se la configurazione societaria offre solide tutele, presenta alcune limitazioni da non sottovalutare. I costi di avvio e gestione rappresentano un primo scoglio: tra spese notarili, consulenza professionale e oneri annuali (redazione e deposito bilancio, diritto camerale, gestione contabile), l’impegno finanziario è superiore rispetto a soluzioni più agili quali la ditta individuale.

  • Adempimenti burocratici: La gestione richiede il rispetto di una pluralità di obblighi formali: la tenuta della contabilità ordinaria, la stesura e deposito dei libri sociali, la frequente necessità di verbalizzare e registrare deliberazioni assembleari.
  • Doppia tassazione sugli utili: Gli utili prodotti sono assoggettati prima all’IRES e poi, se distribuiti, a tassazione per i soci, creando un aggravio fiscale rispetto a regimi trasparenti.
  • Rigidità operativa: L’autonomia tra società e soci impone la formalizzazione delle decisioni e una certa lentezza nelle procedure rispetto a forme giuridiche più snelle. Il coinvolgimento di più soggetti può inoltre produrre conflitti nelle decisioni straordinarie.
  • Responsabilità residuale degli amministratori: In caso di violazioni di legge, mala gestio o irregolarità fiscali, gli amministratori possono essere chiamati a rispondere personalmente, anche penalmente, per danni causati a soci, creditori o Stato.

Questo insieme di fattori richiede una pianificazione organizzativa e amministrativa più rigorosa rispetto ad alternative societarie meno strutturate.

Chiusura di una SRL: modalità, costi e tempistiche

La procedura di scioglimento inizia con la deliberazione assembleare che sancisce la messa in liquidazione, seguita dalla nomina di uno o più liquidatori incaricati di estinguere i debiti della società, riscuotere i crediti, trasformare in denaro gli attivi e chiudere i rapporti pendenti. L’intera sequenza deve rispettare i passaggi stabiliti dal Codice Civile: deposito e iscrizione della delibera presso il Registro delle Imprese, comunicazione ai creditori e stesura del bilancio di liquidazione finale.

  • Costi: Le spese principali comprendono l’onorario notarile per la redazione della delibera (da 800 a 2.000 euro), i diritti camerali, l’imposta di bollo, la vidimazione dei libri sociali e il compenso del liquidatore ove previsto. Ulteriori oneri possono derivare da consulenze tributarie e dalla chiusura delle posizioni fiscali e previdenziali.
  • Tempistiche: La tempistica è variabile: se non emergono contenziosi o debiti insoluti, il processo può concludersi in 4-8 mesi. In presenza di problematiche o attività complesse, la liquidazione può protrarsi per diversi anni, specialmente in caso di contenziosi tributari o crediti difficilmente esigibili.

È fondamentale rispettare i termini per il deposito degli atti finali e la cancellazione presso il Registro delle Imprese, che conclude giuridicamente l’esistenza della società.