Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, sono diversi i casi in cui si possono riscattare i contributi per la pensione, alcuni anche poco conosciuti. Generalmente, infatti, quando si fa riferimento ai contributi da riscattare ai fini pensionistici, si pensa subito al riscatto di laurea agevolato. Ma non è solo il caso della laurea quello in cui è possibile richiedere il riscatto dei contributi per la pensione. I periodi che si possono riscattare per i contributi per la pensione poco conosciuti sono anche quelli per maternità, lavoro all’estero, contributi omessi e prescritti.
Quali sono i casi in cui si possono riscattare i contributi per la pensione? Il riscatto dei contributi per la pensione è un istituto che permette ai contribuenti di recuperare contributi previdenziali ai fini pensionistici, sia per maturare il diritto alla pensione e sia per il calcolo del trattamento pensionistico finale, per periodi scoperti.
Regola fondamentale da conoscere per il riscatto dei contributi Inps per la pensione è che per qualsiasi periodo si intenda riscattare per avere ulteriori contributi da calcolare ai fini dell’importo di pensione bisogna pagare una somma che varia a seconda di diversi elementi. Si tratta, infatti, di una operazione onerosa.
Possono chiedere il riscatto dei contributi per la pensione, per i casi previsti, tutti i lavoratori iscritti all’A.G.O., gli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, i lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione Separata e i lavoratori iscritti ai fondi speciali gestiti dall’Inps. Vediamo allora i casi, alcuni poco conosciuti, in cui è possibile chiedere il riscatto dei contributi ai fini pensionistici.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, sono diversi i casi in cui si possono riscattare i contributi per la pensione, alcuni anche poco conosciuti. Generalmente, infatti, quando si fa riferimento ai contributi da riscattare ai fini pensionistici, si pensa subito al riscatto di laurea agevolato, o al riscatto dei contributi per disoccupazione o aspettativa.
Ma i tre periodi che si possono riscattare per i contributi per la pensione meno conosciuti sono anche quelli per:
Un caso poco conosciuto in cui è possibile riscattare i contributi per la pensione è quello della maternità per le donne che durante tale periodo sono fuori da rapporti di lavoro. Le norme in vigore permettono, infatti, alle donne lavoratrici riscattare i periodi di maternità ai fini pensionistici. Per farlo bisogna presentare apposita domanda.
Per riscattare i contributi per la pensione nel caso di maternità bisogna accedere al sito Inps tramite proprie credenziali Spid, o Cie, o Cns (Carta nazionale dei servizi) e seguire l’apposita procedura, allegando una dichiarazione sostitutiva dov’è riportata la data di nascita del bambino, i suoi dati anagrafici e quelli della madre.
E’ possibile, chiaramente, presentare domanda di riscatto dei contributi per la pensione per la maternità anche rivolgendosi alla sede Inps territorialmente competente. Precisiamo che il periodo di maternità previsto per legge per le lavoratrici è sempre della durata di 5 mesi totali e sia per le donne che hanno rapporti di lavoro in corso al momento della maternità e sia per le donne in maternità fuori dal rapporto di lavoro.
Ciò significa che con il riscatto della maternità per le donne fuori dal rapporto di lavoro si possono recuperare gli stessi mesi previsti per la maternità obbligatoria delle madri lavoratrici in costanza di rapporto di lavoro.
Altro caso per cui è possibile richiedere il riscatto dei contributi per la pensione, per molti poco conosciuto, è quello relativo a periodi di lavoro prestati all’estero. Anche in questo caso è necessario che il soggetto interessato presenti apposita domanda all’Inps e il periodo di lavoro può essere riscattato in tutto o in parte.
I contributi da riscattare vengono generalmente essere accreditati solo dopo il pagamento di un onere di riscatto e sono utili sia ai fini della maturazione del diritto alla pensione e sia ai fini del calcolo di ogni prestazione pensionistica prevista.
Ulteriore caso in cui si può richiedere il riscatto dei contributi per la pensione è quello di omesso versamento e prescrizione degli stessi. Può, infatti, accadere che per alcuni periodi di lavoro prestati, il datore di lavoro non abbia regolarmente versato al lavoratore i relativi contributi previdenziali ma spesso il lavoratore si accorge del mancato versamento dei contributi solo una volta raggiunta l'età pensionabile.
Quando il versamento dei contributi risulta omesso e prescritto e non ci si può più rivolgere al datore di lavoro perché sani la situazione, al lavoratore non resta che intraprendere la strada del riscatto.
Il riscatto dei contributi per la pensione omessi e prescritti spetta in misura pari alla pensione o alla quota di pensione adeguata che spetterebbe al lavoratore dipendente in relazione contributi omessi e permette così di non perdere ai fini pensionistici i periodi per i quali il datore di lavoro non ha rispettato i suoi obblighi contributivi.
La procedura interessa solo i contributi omessi e prescritti, cioè quelli superiori a cinque anni a ritroso dall'obbligo di versamento contributivo spettante al datore. In questo caso, i contributi non versati dal datore di lavoro vengono garantiti dal principio di automaticità delle prestazioni e sono a carico dell'Inps che può poi rivalersi sul datore di lavoro reo di omissione contributiva.
Il riscatto dei contributi per la pensione omessi e prescritti può essere richiesto o dal datore di lavoro, se disponibile a sanare l'omissione contributiva a posteriori, o dallo stesso lavoratore e in tal caso, una volta ottenuto il riscatto, può fare causa al datore di lavoro per ottenere risarcimento del danno.