Ottenere un finanziamento quando si è registrati come insolventi nei database finanziari rappresenta una sfida significativa nel panorama creditizio attuale. La maggioranza degli istituti di credito e delle società finanziarie tende a respingere le domande provenienti da soggetti con precedenti inadempienze. Tuttavia, esistono ancora alcune possibilità concrete per accedere a forme di credito, anche per chi ha avuto difficoltà con i pagamenti in passato.
Un soggetto insolvente è chi non ha rispettato regolarmente le scadenze di rimborso di precedenti finanziamenti. Quando si verificano ritardi o mancati pagamenti, si viene registrati nelle banche dati finanziarie come CRIF (Centrale Rischi Finanziari) o CTC (Consorzio Tutela del Credito).
La procedura di verifica è sistematica: prima di concedere qualsiasi forma di prestito, gli istituti bancari e le finanziarie effettuano un'accurata valutazione della situazione finanziaria del richiedente consultando i Sistemi di Informazioni Creditizie. Se da questi controlli emerge una segnalazione negativa, la possibilità di ottenere un nuovo finanziamento si riduce drasticamente.
È importante sapere che è possibile verificare la propria posizione nei database finanziari seguendo una specifica procedura di accesso ai dati personali, un diritto garantito dalla normativa sulla privacy.
Le segnalazioni nei database creditizi non sono permanenti ma hanno una durata variabile in base alla gravità dell'inadempienza. Secondo le normative vigenti, i tempi di permanenza negli archivi sono:
Questi periodi iniziano a decorrere dal momento della regolarizzazione della posizione debitoria. In assenza di regolarizzazione, la segnalazione può rimanere attiva per periodi più estesi, rendendo ancora più difficoltoso l'accesso a nuovi finanziamenti.
Gli istituti di credito adottano un approccio prudenziale nella concessione dei prestiti, basandosi sul principio della valutazione del rischio. Quando un soggetto risulta segnalato come insolvente, questo rappresenta un red flag significativo che indica un'elevata probabilità di problemi anche nei pagamenti futuri.
Le motivazioni principali per cui le banche respingono le richieste di finanziamento da parte di soggetti con precedenti segnalazioni sono:
Questo atteggiamento restrittivo è stato ulteriormente rafforzato dalle normative bancarie internazionali che impongono agli istituti di credito criteri più severi nella valutazione della clientela.
Nonostante le difficoltà, esistono ancora delle opzioni concrete per ottenere prestiti anche per chi è segnalato nei database finanziari. Nel 2025, le principali possibilità sono:
La cessione del quinto rappresenta la soluzione più accessibile per i soggetti segnalati come insolventi. Questa forma di finanziamento offre maggiori garanzie agli istituti di credito poiché:
Grazie a questi meccanismi di tutela, le banche e le finanziarie sono più propense a concedere questo tipo di prestito anche a chi ha avuto problemi di pagamento in passato. Per accedere alla cessione del quinto nel 2025 è necessario:
Un'altra opzione è rappresentata dai prestiti con garante, dove un terzo soggetto (familiare o amico) con una solida posizione finanziaria si impegna a garantire il rimborso del debito in caso di insolvenza del beneficiario. Questa formula riduce significativamente il rischio per la banca, aumentando le probabilità di approvazione.
Il garante deve possedere requisiti specifici, tra cui:
Nel 2025, il settore del microcredito offre opportunità anche per i soggetti considerati non bancabili. Esistono finanziarie specializzate che valutano le richieste di prestito con criteri meno stringenti rispetto agli istituti bancari tradizionali, pur applicando tassi d'interesse generalmente più elevati per compensare il maggior rischio.
Alcune di queste società considerano anche fattori alternativi come:
Per aumentare le probabilità di ottenere un prestito nonostante una segnalazione negativa, è possibile adottare alcune strategie migliorative:
Il primo passo fondamentale è saldare tutti i debiti pendenti. Questo non cancella immediatamente la segnalazione ma avvia il conto alla rovescia per la sua scadenza naturale. Inoltre, dimostra agli istituti di credito un comportamento responsabile e una volontà di recuperare affidabilità.
È possibile anche negoziare con i creditori piani di rientro personalizzati o soluzioni a saldo e stralcio, che permettono di chiudere la posizione debitoria versando una percentuale del debito totale.
In alcuni casi, le segnalazioni possono risultare illegittime o errate. La normativa sulla privacy e sul credito consente di richiedere la cancellazione di segnalazioni quando:
In questi casi, è possibile presentare un'istanza di cancellazione direttamente all'ente segnalante o al Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Anche durante il periodo di segnalazione, è possibile iniziare a ricostruire la propria credibilità finanziaria attraverso:
Questi comportamenti virtuosi contribuiscono a creare una nuova storia creditizia positiva che, col tempo, può bilanciare l'effetto della segnalazione negativa.