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I migliori Etf 2025 per investire nel petrolio in base rendimenti, costi e consigli esperti

I migliori ETF 2025 per investire nel petrolio: analisi di rendimenti, costi di gestione e consigli degli esperti per scegliere le soluzioni piů performanti del settore energetico

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
I migliori Etf 2025 per investire nel pe

La scelta di investire nel settore petrolifero attraverso gli ETF rappresenta un'opzione strategica per molti investitori nel 2025. Il mercato degli idrocarburi, pur con le sue complessità, continua a offrire opportunità interessanti per chi sa orientarsi tra i diversi strumenti finanziari disponibili.

Perché scegliere gli ETF per investire nel petrolio nel 2025

Il comparto petrolifero rappresenta uno dei pilastri dell'economia mondiale. Nonostante la crescente attenzione verso l'efficienza energetica e la transizione verso fonti di energia più pulite, il greggio mantiene un ruolo determinante nell'economia globale e offre concrete possibilità di rendimento per gli investitori.

La complessità e volatilità del settore rendono però difficile selezionare singoli titoli petroliferi. I prezzi del greggio possono subire oscillazioni significative anche in tempi brevi, spesso influenzate da fattori geopolitici, decisioni dei paesi produttori o variazioni inattese della domanda globale.

Gli ETF (Exchange Traded Fund) rappresentano una soluzione efficace per ottenere esposizione al mercato petrolifero senza dover selezionare singole azioni. Questi strumenti consentono di:

  • Diversificare il rischio su più aziende o contratti futures
  • Accedere al mercato con costi di gestione contenuti
  • Beneficiare di una maggiore liquidità rispetto all'acquisto diretto di contratti futures
  • Entrare e uscire dall'investimento con flessibilità, grazie alla quotazione in borsa

Come funzionano gli ETF sul petrolio

Prima di investire in ETF legati al petrolio, è essenziale comprendere il loro meccanismo di funzionamento per evitare costosi errori di valutazione.

La maggior parte degli ETF sul petrolio non acquista direttamente barili di greggio, ma opera attraverso contratti futures. Questi contratti permettono al proprietario di fissare il prezzo che pagherà in futuro alla scadenza dell'accordo.

Dato che un ETF non intende mai prendere possesso fisico del petrolio, il gestore del fondo vende i contratti futures poco prima della scadenza, sostituendoli con contratti a più lunga scadenza. Questo processo, noto come "rolling", può generare costi aggiuntivi e influenzare la performance dell'ETF, specialmente in mercati con strutture di prezzo particolari (contango o backwardation).

Gli ETF sul petrolio possono essere classificati in diverse categorie:

  • ETF su indici di società petrolifere: investono in azioni di aziende attive nell'esplorazione, produzione e distribuzione di petrolio
  • ETF sul prezzo del greggio: cercano di replicare direttamente l'andamento del prezzo del petrolio attraverso futures
  • ETF a leva: amplificano i movimenti del sottostante (2x, 3x) in positivo o negativo
  • ETF inversi: guadagnano quando il prezzo del petrolio scende

I migliori ETF sul petrolio per il 2025

Per il 2025, diversi ETF sul petrolio si distinguono per caratteristiche, costi e potenziali rendimenti. Ecco un'analisi dettagliata delle opzioni più interessanti:

Energy Select Sector SPDR Fund (XLE)

L'XLE è uno degli ETF più ampi e liquidi nel settore energetico, con focus principalmente sulle grandi aziende petrolifere statunitensi. Con un patrimonio gestito considerevole, offre:

  • Commissioni di gestione contenute (solitamente intorno allo 0,10%)
  • Elevata liquidità, che garantisce spread ridotti in fase di acquisto/vendita
  • Esposizione a grandi società integrate come ExxonMobil e Chevron
  • Dividendi distribuiti trimestralmente

XLE rappresenta una scelta conservativa per chi cerca esposizione al settore energetico americano, con volatilità inferiore rispetto agli ETF basati direttamente sul prezzo del greggio.

Invesco S&P SmallCap Energy ETF (PSCE)

PSCE offre esposizione alle società energetiche a piccola capitalizzazione incluse nell'indice S&P SmallCap 600. Questo ETF:

  • Presenta maggiore potenziale di crescita in fasi di rialzo dei prezzi del petrolio
  • Mostra volatilità più elevata rispetto agli ETF su aziende a grande capitalizzazione
  • Include società più sensibili alle variazioni del prezzo del greggio
  • Ha costi di gestione mediamente più elevati (circa 0,29%)

Gli investitori che prevedono un rialzo significativo del petrolio nel 2025 potrebbero considerare PSCE per la sua maggiore reattività ai movimenti di prezzo.

ProShares Ultra Bloomberg Crude Oil (UCO)

UCO è un ETF a leva 2x che punta a offrire il doppio del rendimento giornaliero del prezzo del petrolio greggio. Caratteristiche principali:

  • Amplifica i movimenti del sottostante, sia in positivo che in negativo
  • Non adatto a strategie di investimento a lungo termine per effetto del compounding
  • Particolarmente sensibile ai costi di rolling dei futures
  • Commissioni di gestione più elevate (circa 0,95%)

Questo strumento è indicato per investitori esperti con orizzonte temporale breve e convinzioni forti sull'andamento del prezzo del petrolio nel 2025.

ProShares UltraShort Bloomberg Crude Oil (SCO)

SCO è un ETF inverso a leva 2x, progettato per offrire il doppio della performance giornaliera inversa del prezzo del petrolio. Questo significa che:

  • Guadagna quando il prezzo del petrolio scende
  • Può servire come copertura per posizioni long sul petrolio
  • Presenta elevata volatilità e rischi significativi
  • Ha costi di gestione elevati, simili all'UCO

SCO può essere uno strumento efficace per gli investitori che prevedono un calo dei prezzi petroliferi nel 2025, magari legato a scenari di rallentamento economico globale o aumento della produzione.

United States Oil Fund, LP (USO)

USO è uno degli ETF più noti per tracciare direttamente il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate). Le sue caratteristiche:

  • Utilizza contratti futures sul petrolio greggio
  • Offre esposizione diretta al prezzo del greggio senza passare per azioni di società
  • Può soffrire in situazioni di contango prolungato
  • Ha commissioni di gestione intorno allo 0,79%

USO rappresenta una scelta per chi desidera un'esposizione più pura al prezzo del petrolio, ma richiede attenzione alle dinamiche dei futures e alle strutture di mercato.

WisdomTree Brent Crude Oil

Questo ETF si concentra sul petrolio Brent, il benchmark europeo per il greggio, anziché sul WTI americano. Presenta:

  • Esposizione al mercato petrolifero globale tramite il benchmark Brent
  • Differenti dinamiche di prezzo rispetto al WTI in alcuni contesti geopolitici
  • Struttura di costi competitiva per un ETF su materie prime
  • Buona liquidità sul mercato europeo

Per il 2025, considerare il Brent potrebbe offrire vantaggi in scenari di tensioni geopolitiche in Medio Oriente o di limitazioni logistiche nel mercato americano.

Fattori da considerare nella scelta degli ETF petroliferi nel 2025

La selezione dell'ETF più adatto alle proprie esigenze richiede un'attenta valutazione di diversi elementi:

Struttura dei costi

Le commissioni di gestione incidono significativamente sui rendimenti a lungo termine. In generale:

  • Gli ETF su indici di società energetiche hanno costi inferiori (0,10-0,35%)
  • Gli ETF su futures del petrolio presentano commissioni più elevate (0,70-1,10%)
  • Gli ETF a leva o inversi hanno i costi maggiori, spesso sopra lo 0,90%

Oltre alle commissioni esplicite, occorre considerare i costi impliciti legati al rolling dei futures e al tracking error.

Liquidità e volumi di scambio

ETF con maggiori volumi di scambio offrono spread bid-ask più contenuti e minori rischi di slippage nelle fasi di acquisto e vendita. Nel 2025, privilegiare:

  • ETF con patrimoni gestiti superiori a 500 milioni di dollari
  • Strumenti con volumi medi giornalieri elevati
  • ETF attivi da diversi anni sul mercato

Metodologia di replica

La strategia utilizzata dall'ETF per replicare l'andamento del petrolio influisce notevolmente sulle performance:

  • Replica fisica indiretta (attraverso società petrolifere): minore correlazione con il prezzo del greggio ma maggiore stabilità
  • Replica sintetica (tramite futures): maggiore correlazione con il prezzo del petrolio ma più sensibile ai costi di rolling

Per il 2025, la scelta dipenderà dalle aspettative sui differenziali di prezzo tra contratti futures a diverse scadenze (contango vs backwardation).

Contesto macroeconomico e geopolitico

Il 2025 presenta diverse variabili che potrebbero influenzare significativamente il mercato petrolifero:

  • Politiche delle banche centrali su tassi d'interesse e inflazione
  • Tensioni geopolitiche in aree produttrici chiave
  • Evoluzione della domanda energetica nelle principali economie
  • Progressi nella transizione energetica e adozione di fonti alternative

La sensibilità di ciascun ETF a questi fattori varia considerevolmente in base alla tipologia di strumento.

Strategie di investimento con ETF sul petrolio per il 2025

In base al profilo di rischio e alle aspettative di mercato, diverse strategie possono essere implementate utilizzando ETF sul petrolio:

Investimento a lungo termine

Per posizioni con orizzonte temporale esteso (12+ mesi), privilegiare:

  • ETF su indici di società petrolifere (come XLE)
  • ETF con esposizione a società integrate che includono segmenti midstream e downstream
  • Strumenti che distribuiscono dividendi, per beneficiare anche del reddito passivo

Evitare ETF a leva o inversi, inadatti a strategie buy-and-hold per l'effetto del compounding giornaliero.

Trading tattico

Per operazioni a breve termine basate su movimenti di prezzo attesi:

  • ETF diretti sul prezzo del petrolio (come USO) per operazioni di alcune settimane
  • ETF a leva (UCO) o inversi (SCO) per posizioni di brevissimo termine (giorni)
  • ETF su società a piccola capitalizzazione (PSCE) per amplificare movimenti rialzisti

Queste strategie richiedono monitoraggio costante e comprensione approfondita delle dinamiche di mercato.

Diversificazione del portafoglio

Gli ETF sul petrolio possono servire come elemento di diversificazione in un portafoglio bilanciato:

  • Allocazione tipica tra il 3% e il 10% del portafoglio complessivo
  • Correlazione storicamente limitata con i mercati azionari generali
  • Potenziale copertura contro scenari inflazionistici

Nel 2025, con le incertezze macroeconomiche globali, questa funzione di diversificazione potrebbe risultare particolarmente preziosa.

Rischi specifici degli ETF sul petrolio nel 2025

Investire in ETF legati al petrolio comporta rischi specifici che è necessario considerare:

Volatilità dei prezzi del greggio

Il prezzo del petrolio è soggetto a oscillazioni significative influenzate da molteplici fattori:

  • Decisioni di produzione dell'OPEC+ e dei principali produttori
  • Conflitti o instabilità nelle regioni produttrici
  • Variazioni impreviste delle scorte globali
  • Andamento della domanda nelle principali economie

Nel 2025, la volatilità potrebbe essere accentuata dalle incertezze legate alla transizione energetica e alle politiche climatiche globali.

Rischio contango e costi di rolling

Gli ETF basati su futures devono regolarmente rinnovare i contratti in scadenza. In situazioni di contango (prezzi futuri superiori a quelli spot), questo processo genera perdite sistematiche:

  • L'ETF vende contratti in scadenza per acquistarne di nuovi a prezzi maggiori
  • Il fenomeno può erodere significativamente i rendimenti nel tempo
  • In mercati in contango prolungato, la performance dell'ETF può divergere notevolmente dall'andamento del prezzo spot

Al contrario, in situazioni di backwardation (prezzi futuri inferiori a quelli spot), il rolling può generare rendimenti positivi aggiuntivi.

Rischi regolamentari e transizione energetica

Il settore petrolifero affronta sfide crescenti legate alle politiche climatiche:

  • Potenziali tasse sul carbonio o limitazioni all'estrazione
  • Pressioni per la riduzione degli investimenti in nuovi giacimenti
  • Competizione crescente da fonti energetiche alternative
  • Cambiamenti nei modelli di consumo energetico

Questi fattori potrebbero influenzare strutturalmente il settore nel medio-lungo termine, con impatti diversi sui vari tipi di ETF.

Quando investire in ETF sul petrolio nel 2025

Il timing dell'investimento in ETF petroliferi può fare una differenza significativa nei rendimenti:

Condizioni di mercato favorevoli

Alcuni scenari tendenzialmente positivi per investire in ETF sul petrolio includono:

  • Periodi di backwardation nella curva dei futures (prezzi futuri inferiori a quelli spot)
  • Fasi di forte crescita economica globale con aumento della domanda energetica
  • Riduzioni dell'offerta dovute a decisioni OPEC+ o interruzioni nella produzione
  • Calo delle scorte strategiche nei principali paesi consumatori

Un'analisi regolare della struttura dei prezzi futures può aiutare a identificare momenti favorevoli per l'ingresso nel mercato.

Situazioni da evitare

Al contrario, ci sono condizioni in cui è preferibile ridurre l'esposizione agli ETF petroliferi:

  • Mercati in forte contango, con costi di rolling elevati
  • Periodi di recessione o rallentamento economico globale
  • Aumenti significativi della produzione non-OPEC
  • Accelerazione nella transizione verso fonti energetiche alternative

Per il 2025, monitorare attentamente i dati macroeconomici globali e le politiche energetiche delle principali economie sarà essenziale per calibrare l'esposizione al settore.

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