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Il ruolo dellagente della riscossione: funzioni, poteri e limiti

L'agente della riscossione svolge un ruolo importante nel sistema fiscale italiano, tra funzioni operative, poteri esecutivi e limiti regolamentari. Struttura, novit normative, casi pratici e diritti dei contribuenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Il ruolo dellagente della riscossione:

L’attività di riscossione rappresenta il collegamento effettivo fra contribuente e amministrazione finanziaria, evidenziando la responsabilità di garantire efficienza, equità e legalità nel recupero delle somme dovute allo Stato e agli enti pubblici. In Italia questa funzione è oggi affidata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, l’unico ente preposto alla gestione della fase esecutiva del recupero dei crediti fiscali e contributivi, nonché di altre entrate patrimoniali pubbliche. Dalla notifica di una cartella fino alle eventuali azioni esecutive, ogni passaggio rispecchia una rigorosa disciplina normativa, che punta a proteggere tanto gli interessi dell’Erario quanto i diritti dei cittadini e delle imprese. Il quadro attuale risente inoltre di una spinta incisiva verso la digitalizzazione e la semplificazione, sostenuta da costanti interventi legislativi e da decisioni giurisprudenziali che rafforzano trasparenza e affidabilità dell’azione amministrativa.

L’ente Agenzia delle Entrate-Riscossione: struttura, natura giuridica e obiettivi

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR) è un ente pubblico economico operativo sull’intero territorio nazionale, istituito per gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate affidate dagli enti creditori pubblici. La sua nascita, avvenuta nel 2017 con il subentro alle società del Gruppo Equitalia (eccetto Equitalia Giustizia), è stata sancita dal Decreto-Legge 193/2016. Funziona sotto il controllo strategico e operativo dell’Agenzia delle Entrate, con il direttore condiviso e un comitato di gestione composto da responsabili della stessa struttura. Il modello organizzativo prevede una direzione centrale e una rete capillare di articolazioni territoriali, responsabili della gestione dei carichi affidati e delle relative attività esecutive. Il principale obiettivo è migliorare l’efficienza della riscossione, riducendo l’evasione e sostenendo la trasparenza e la rapidità dei processi. L’ente si interfaccia con una platea eterogenea che include cittadini, professionisti, imprese, enti locali, statali e previdenziali, perseguendo un equilibrio tra effettività delle entrate pubbliche e tutela delle garanzie del contribuente. Oltre alle funzioni di riscossione, AdeR svolge attività di assistenza, educazione fiscale e supporto nelle fasi di rateizzazione, sospensione e rimborso, assicurando così una presenza costante a favore del contribuente digitale e tradizionale.

Funzioni, poteri e limiti dell’agente della riscossione

L’agente incaricato della riscossione esercita un insieme di poteri, attribuitigli per legge, al fine di recuperare i crediti vantati dalla pubblica amministrazione. Il suo intervento si colloca dopo l’affidamento del credito da parte dell’ente creditore, regolato dal D.P.R. 602/1973 per la relazione con il contribuente, e dal D.Lgs. 112/1999 per la relazione con l’ente creditore stesso. I suoi poteri includono:

  • notifica delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi;
  • accesso diretto a banche dati pubbliche e private finalizzate all’individuazione delle risorse aggredibili;
  • adozione di misure cautelari ed esecutive come fermi, ipoteche e pignoramenti;
  • concessione di rateizzazioni e gestione delle sospensioni;
  • attuazione di procedure di compensazione e rimborsi.

Nonostante l’ampiezza dell’ambito operativo, la normativa fissa rigidi limiti alle prerogative dell’agente. Tra questi figurano:

  • la tutela del minimo vitale nei pignoramenti;
  • il rispetto delle procedure di notifica;
  • l’osservanza del principio di competenza territoriale;
  • la necessaria trasparenza nei rapporti con i debitori, conformemente ai principi di legalità e buon andamento amministrativo.

L’azione dell’agente si fonda inoltre su una dinamica a tre soggetti (ente creditore, agente della riscossione e debitore) che prevede l’affidamento formale, la formazione del cosiddetto ruolo e la successiva gestione esecutiva. Le complessità operative derivanti dalla possibile discontinuità nei flussi informativi vengono mitigate dall’assistenza costante fornita da professionisti specializzati in consulenza tributaria e contabile.

Il processo di riscossione: cartella di pagamento e ruolo

L’iter si articola a partire dal cosiddetto ruolo, un atto formale con cui l’ente creditore trasferisce all’agente l’incarico di riscuotere i crediti accertati a carico di cittadini, imprese o altri soggetti. Sulla base di questo elenco il soggetto preposto procede alla redazione e notifica della cartella di pagamento, strumento che costituisce titolo esecutivo e contiene gli importi dettagliati, i motivi della pretesa e le indicazioni sulle modalità di pagamento. Quando il pagamento non avviene nei termini, possono essere avviate le successive procedure di recupero forzoso, sempre nel rispetto della sequenza normativamente prevista e della trasparenza nei confronti del destinatario.

Azioni cautelari ed esecutive: sospensione, pignoramenti e coattività

Se il debitore non regolarizza nei tempi fissati dagli atti notificati, l’agente è tenuto ad attivare iniziative cautelari o esecutive, graduando l’azione in base alla gravità e all’entità della posizione debitoria:

  • Sospensione: può essere richiesta dal contribuente in presenza di motivi legittimi (ad esempio in caso di errore, doppio pagamento, prescrizione o ricorsi in corso), con contestuale verifica da parte dell’ente originatore del credito.
  • Pignoramenti: si configurano con il prelievo forzato su stipendi, pensioni, conti correnti, crediti verso terzi o beni immobili, sempre rispettando i vincoli di legge sulla quota minima impignorabile.
  • Misure coattive: includono fermo amministrativo dei veicoli, iscrizione di ipoteche e, nei casi più gravi, esecuzione forzata mediante vendita all’asta di beni mobili o immobili.

Il processo resta improntato alla trasparenza, prevedendo comunicazioni preventive e strumenti di opposizione e tutela per i soggetti coinvolti.

Accesso ai servizi, comunicazioni e tutela dei diritti del contribuente

La digitalizzazione ha reso accessibile un’ampia gamma di servizi online che facilitano la consultazione della situazione debitoria, i pagamenti, la rateizzazione e la richiesta di sospensione. Attraverso l’area riservata del sito AdeR, è possibile:

  • consultare le proprie posizioni debitorie;
  • presentare domande di rateizzazione (anche automatica per importi sotto soglia);
  • ricevere comunicazioni e notifiche ufficiali tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) o domicilio digitale speciale;
  • nominare intermediari o rappresentanti.

Rilevante anche il potere di sospendere la riscossione in caso di errori o pendenze contestate, garantendo così, insieme alle varie opzioni di dilazione e assistenza, una tutela effettiva dei diritti del cittadino e delle imprese.

Competenza territoriale, validità dell’atto e nullità della cartella esattoriale

Uno dei presidi più stringenti del sistema attiene alla competenza territoriale dell’ufficio incaricato di notificare la cartella. In virtù degli articoli 12 e 24 del D.P.R. 602/1973, la pretesa è valida solo se inviata dall’ufficio dell’agente competente rispetto al domicilio fiscale del destinatario. Tale criterio salvaguarda la prossimità amministrativa, tutela l’accesso alle informazioni e rafforza il diritto di difesa, evitando che richieste vengano formulate da sedi non correlate territorialmente al contribuente.

Un atto proveniente da un agente incompetente territorialmente è soggetto a nullità insanabile: in caso di contestazione, la Corte di Giustizia Tributaria è tenuta ad annullare la cartella senza esaminare il merito tributario. Il rispetto rigoroso di questa regola vale anche nei rapporti che coinvolgono le società, ove il riferimento resta il domicilio fiscale della persona fisica, se diversa dalla società debitrice.

Le novità normative: ampliamento dei poteri e ruolo delle fatture elettroniche nei pignoramenti

Recenti interventi legislativi hanno previsto l’ampliamento delle prerogative dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, in particolare in materia di utilizzo dei dati delle fatture elettroniche nelle azioni di pignoramento presso terzi. La manovra di bilancio 2026, tuttora all’esame parlamentare, introduce la possibilità per l’ente di accedere e analizzare i corrispettivi emessi nel semestre precedente dai soggetti iscritti a ruolo. Questa facoltà permette di identificare in maniera più mirata le posizioni patrimoniali aggredibili, rendendo l’azione esecutiva più efficace e meno dispersiva. Non si tratta di un uso indiscriminato: la concreta attuazione sarà disciplinata da un provvedimento direttoriale da emanare entro i primi mesi del 2026, garantendo livelli appropriati di controllo e tutela della riservatezza. L’obiettivo è rafforzare il contrasto della cosiddetta “evasione da mancata riscossione”, permettendo di collegare la capacità di incasso ai flussi reali documentati dalle fatturazioni.