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Lavorare nel settore agricolo, come funziona il contratto nazionale CCNL

Quali sono le norme che disciplinano il lavoro con contratto CCNL agricolo. Spiegazioni e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Lavorare nel settore agricolo, come funz

Il comparto agricolo, come tutti gli altri ambiti occupazionali, è regolamentato da specifiche normative contenute nel relativo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL). Questo documento definisce livelli professionali, mansioni, retribuzioni e regolamentazioni per l'utilizzo di ferie e permessi, oltre alle procedure di assunzione e gli eventuali periodi di prova.

Il settore dell'agricoltura ha registrato una significativa ripresa dopo un periodo di difficoltà, raggiungendo nuovamente livelli occupazionali stabili. Attualmente, il comparto agroalimentare è in grado di offrire opportunità lavorative più sicure, garantendo inoltre iniziative di welfare aziendale e un'attenzione particolare alla salute e alla sicurezza dei lavoratori impiegati nei campi e nelle aziende agricole.

Modalità di assunzione nel CCNL agricolo

L'inserimento dei lavoratori nel comparto agricolo può avvenire mediante due tipologie contrattuali principali: a tempo indeterminato o a tempo determinato.

L'assunzione con contratto a termine (tempo determinato) viene generalmente applicata per:

  • Attività di breve durata
  • Lavori stagionali
  • Impieghi a carattere saltuario
  • Sostituzione di operai temporaneamente assenti per cui vige il diritto alla conservazione del posto
  • Fasi lavorative specifiche nell'anno, con la garanzia di un'occupazione minima superiore a 100 giornate annue nei 12 mesi dalla data di assunzione
  • Rapporti di lavoro continuativi di durata superiore a 180 giornate di effettivo lavoro

Le aree professionali del CCNL agricolo

Secondo quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro agricolo, i lavoratori vengono inquadrati in base a specifiche aree professionali:

  • AREA 1A: comprende i lavoratori in possesso di titoli o specifiche competenze e capacità professionali che consentono loro di svolgere mansioni complesse o che richiedono una specializzazione particolare. In questa categoria rientrano figure come agronomi, tecnici specializzati e responsabili di settore.
  • AREA 2A: include i lavoratori che svolgono compiti esecutivi variabili non complessi, per la cui esecuzione sono necessarie conoscenze e competenze professionali che richiedono un periodo di pratica. Vi rientrano operatori agricoli con esperienza intermedia.
  • AREA 3A: raggruppa i lavoratori capaci di svolgere esclusivamente mansioni generiche e semplici che non richiedono specifici requisiti professionali. Questa categoria comprende principalmente i braccianti e gli operai agricoli generici.

Il periodo di prova nel settore agricolo

Per i lavoratori agricoli assunti con contratto a tempo indeterminato è previsto un periodo di prova che varia in base all'inquadramento professionale:

  • 26 giorni lavorativi per gli operai classificati nella prima area
  • 20 giorni lavorativi per gli operai classificati nella seconda area
  • 14 giorni lavorativi per gli operai classificati nella terza area

Una volta superato con successo il periodo di prova, il rapporto di lavoro prosegue regolarmente secondo i termini contrattuali concordati.

Orario di lavoro e riposo settimanale

I contratti nel comparto agricolo prevedono generalmente una durata della prestazione lavorativa di 39 ore settimanali, equivalenti a 6,30 ore giornaliere. È inoltre garantito un riposo settimanale di 24 ore consecutive, solitamente coincidente con la domenica, in linea con quanto previsto dalla normativa sul lavoro italiana.

Retribuzioni e livelli salariali nel CCNL agricolo

Le retribuzioni dei lavoratori nel settore agricolo, secondo quanto stabilito dal CCNL, variano in funzione dei livelli di inquadramento professionale e delle mansioni svolte.

In particolare, gli stipendi minimi previsti sono:

  • Area 1A: stipendio minimo di circa 1.250 euro mensili
  • Area 2A: stipendio minimo di circa 1.140 euro mensili
  • Area 3A: stipendio minimo di circa 900 euro mensili

Questi importi rappresentano le retribuzioni base e possono essere integrati da altri elementi come anzianità, premi di produzione e indennità specifiche previste dai contratti provinciali o aziendali.

Maggiorazioni per lavoro straordinario e condizioni particolari

Per le prestazioni lavorative che si svolgono in condizioni particolari, il CCNL agricolo prevede le seguenti maggiorazioni retributive:

  • Lavoro straordinario: maggiorazione del 25%
  • Lavoro festivo: maggiorazione del 30%
  • Lavoro notturno: maggiorazione del 45%
  • Lavoro straordinario festivo: maggiorazione del 40%
  • Lavoro festivo notturno: maggiorazione del 55%

Queste percentuali si applicano sulla retribuzione oraria normale e vengono calcolate in base alle ore effettivamente lavorate nelle condizioni specificate.

Tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi nel settore agricolo

Mensilità aggiuntive

I lavoratori con contratto CCNL agricolo hanno diritto a percepire:

  • Tredicesima mensilità: corrisposta generalmente alla fine dell'anno, nel mese di dicembre
  • Quattordicesima mensilità: erogata solitamente ad aprile, pari alla retribuzione totale mensile ordinaria

Queste mensilità aggiuntive rappresentano un importante integrazione al reddito dei lavoratori agricoli e sono calcolate in base alla retribuzione globale percepita nel periodo di riferimento.

Ferie e riposi

I lavoratori agricoli regolarmente assunti con contratto a tempo indeterminato hanno diritto a un periodo di ferie retribuito pari a 26 giornate lavorative per ogni anno di servizio prestato presso la stessa azienda. Le ferie devono essere godute entro l'anno di maturazione e non possono essere monetizzate, salvo i casi di cessazione del rapporto di lavoro.

Sistema dei permessi

Per quanto riguarda i permessi retribuiti, il CCNL agricolo prevede:

  • 220 ore di permessi retribuiti da utilizzare nell'arco di un triennio
  • 10 giorni di permesso retribuito in caso di matrimonio (congedo matrimoniale)
  • 3 giorni di permesso retribuito nell'arco dell'anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge, del convivente o di un parente entro il secondo grado

Esistono inoltre ulteriori permessi specifici previsti dalla legge, come quelli per donazione di sangue, per l'esercizio del diritto di voto o per l'assolvimento di funzioni pubbliche.

Sicurezza sul lavoro e tutele nel settore agricolo

Il settore agricolo presenta rischi specifici legati all'utilizzo di macchinari, sostanze chimiche e all'esposizione a condizioni ambientali variabili. Per questo motivo, il CCNL agricolo pone particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro, prevedendo:

  • Formazione obbligatoria sui rischi specifici
  • Fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI)
  • Visite mediche periodiche
  • Presenza di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

Le aziende agricole sono tenute a rispettare il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) e le sue successive modifiche, adattando le misure preventive alle specificità del lavoro agricolo.

Opportunità di crescita e formazione professionale

Il contratto nazionale per il settore agricolo prevede anche percorsi di formazione continua e aggiornamento professionale, fondamentali in un settore in rapida evoluzione tecnologica. I lavoratori possono accedere a:

  • Corsi di aggiornamento sulle nuove tecniche di coltivazione
  • Formazione sull'utilizzo di macchinari innovativi
  • Percorsi formativi sull'agricoltura biologica e sostenibile
  • Programmi di specializzazione per migliorare le competenze e avanzare nella carriera

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