Con l’espressione lavoro interinale si fa riferimento ad una forma di contratto atipico che permette ad aziende e imprese di impiegare personale per un periodo di tempo prestabilito. I lavoratori vengono assunti attraverso specifiche Agenzie che ne gestiscono rapporti normativi, di intermediazione e accordi su stipendi da erogare. Impiegato da sempre nei principali paesi europei, in Italia è stato disciplinato solo nel 1997 dalla Legge n. 196.
Il lavoro interinale rappresenta una forma di lavoro atipico che prevede la possibilità per le imprese di impiegare dipendenti a tempo determinato attraverso agenzie specializzate iscritte ad un albo. E’ possibile svolgere il lavoro interinale in tutti i casi previsti dai Contratti collettivi nazionali di lavoro e cioè per:
sostituzioni temporanee di qualifiche non presenti in Azienda, come nel caso di un nuovo lavoro o di una commessa eccezionale;
sostituzione di lavoratore assente.
Non si può invece ricorrere al lavoro interinale nei casi:
Ma non solo: le assunzioni con lavoro interinale sono vietate anche nei casi di impieghi in attività pericolose come quelle di recupero, manipolazione di materie esplodenti e attività che implicano rischio di esposizione ad agenti cancerogeni come amianto, cloruro di vinile monomero o radiazioni ionizzanti.
Il contratto i lavoro interinale viene stipulato sostanzialmente tra soggetti:
In questo meccanismo a tre di assunzione, l'agenzia di lavoro interinale si prende una percentuale dello stipendio del lavoratore. Anche per il lavoro interinale, esattamente come per ogni altra forma di assunzione lavorativa, il contratto viene stilato in forma scritta. Sottoscrivendo un contratto interinale a tempo: