I dipendenti con contratto chimico 2025 si occupano dello studio degli elementi e dell'interazione delle sostanze, della ricerca, dello sviluppo di nuovi composti e materiali per migliorare quelli esistenti o crearne di nuovi. Questo settore professionale, caratterizzato da competenze altamente specializzate, garantisce ai lavoratori retribuzioni competitive che variano in base ai livelli di inquadramento.
I professionisti assunti con contratto chimico 2025, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, percepiscono una retribuzione che si differenzia in base ai diversi livelli di inquadramento professionale stabiliti dal CCNL di settore. L'accordo siglato il 15 aprile 2025 tra Federchimica, Farmindustria e le organizzazioni sindacali ha definito nuovi parametri retributivi che saranno applicati nel triennio 2025-2028.
La paga base (minimo tabellare) del contratto chimico 2025 varia considerevolmente in base ai diversi livelli di inquadramento professionale. Questa rappresenta la componente fondamentale della retribuzione su cui si calcolano poi altri elementi aggiuntivi.
In base al livello di inquadramento, la paga base lorda, comprensiva dell'elemento aggiuntivo della retribuzione e dell'indennità di posizione organizzativa, è strutturata secondo i seguenti importi:
È importante sottolineare che questi importi rappresentano la retribuzione lorda, prima delle detrazioni fiscali e dei contributi previdenziali.
Per determinare lo stipendio netto di un lavoratore con contratto chimico 2025, è necessario partire dalla paga base lorda e considerare diversi fattori che influenzano la busta paga finale.
Il passaggio dal lordo al netto richiede di:
Consideriamo il caso di un dipendente con CCNL chimico 2025 inquadrato nel livello C2, che percepisce uno stipendio mensile lordo di 2.290,86 euro, per un reddito annuo lordo di circa 32.000 euro.
In questo scenario:
Lo stipendio netto mensile risultante sarà di circa 1.500 euro per 14 mensilità, tenendo conto che il CCNL chimico prevede anche la quattordicesima mensilità.
Il 15 aprile 2025 è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per gli addetti all'industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL. Questo accordo, frutto dell'intesa tra Federchimica, Farmindustria e le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, ha validità dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2028.
Il nuovo contratto prevede un incremento complessivo del Trattamento Economico Complessivo (TEC) pari a 294 euro per la categoria D1, che include quanto già anticipato con l'accordo di gennaio 2024 come quota parte dell'inflazione consuntivata.
Gli aumenti del Trattamento Economico Minimo (TEM) saranno distribuiti in cinque tranche nel corso del triennio contrattuale:
Oltre agli aumenti sui minimi, dal 1° luglio 2027 verrà riconosciuto un Elemento Distinto della Retribuzione (EDR) pari a 26 euro per la categoria D1, con importi proporzionali per gli altri livelli.
La retribuzione dei lavoratori del settore chimico-farmaceutico è composta da diverse voci che, nel loro insieme, determinano la paga complessiva. Questa strutturazione, definita dal CCNL, garantisce trasparenza e chiarezza nel calcolo degli stipendi.
Secondo il Capitolo IV del CCNL, la parte fissa e continuativa della retribuzione comprende:
Oltre alla parte fissa, la retribuzione può includere:
Dal 1° luglio 2027, l'indennità di turno notturno sarà aumentata a 15,50 euro (6 euro per il settore Fibre), e l'aliquota contributiva a carico dell'impresa per il fondo Fonchim salirà al 2,3% della retribuzione utile per il calcolo del TFR a partire dal 1° gennaio 2027.