Possono aprire una Partita Iva 2022 tutti i pensionati che hanno intenzione o esigenza di svolgere un’attività autonoma e in proprio scegliendo il miglior regime fiscale e a condizione di rispettare limiti e requisiti per la cumulabilità tra pensione e Partita Iva.
I pensionati possono aprire una Partita Iva? Non esiste alcuna legge che vieta a chi è in pensione di aprire una Partita Iva per lo svolgimento di un’attività lavorativa. In ogni caso è sempre bene sapere che anche i pensionati che devono aprire una partita Iva devono valutare quale regime fiscale scegliere. Vediamo quali sono le regole previste per i pensionati che vogliono aprire una partita Iva 2022.
Possono aprire una Partita Iva 2022 tutti i pensionati che hanno intenzione o esigenza di svolgere un’attività autonoma e in proprio scegliendo il miglior regime fiscale per le proprie attività tra regime ordinario e regime forfettario o flat tax. Nella maggior parte dei casi, il regime fiscale che garantisce i maggiori vantaggi è il regime forfettario o flat tax.
Per i pensionati che hanno iniziato a lavorare prima del 31 dicembre 1995 non sono previste condizioni per l’apertura della Partita Iva, mentre per pensionati che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 i requisiti per la cumulabilità tra pensione e Partita Iva vale solo se di soddisfano i seguenti requisiti:
I requisiti per aprire una Partita Iva 2022 in regime forfettario per pensionati sono:
E’ bene precisare, come già sopra accennato, che i pensionati ora a differenza di quanto prima previsto possono avviare un’attività di lavoro autonomo con partita Iva dopo la data di decorrenza della pensione senza vincoli anche verso l’ex datore di lavoro.
Esistono alcuni limiti per l’apertura di Partite Iva 2022 da parte dei pensionati. Stando, infatti, a quanto previsto dalle regole in vigore, non possono aprire una Partiva Iva 2022 in regime forfettario i pensionati la cui attività viene svolta soprattutto con datori di lavoro con i quali sono già intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta.
Non possono, dunque, aprire la Partita Iva 2022 i pensionati che hanno come cliente prevalente del proprio lavoro uno dei datori di lavoro già avuto in precedenza, regola che però non vale per i pensionati con Partita Iva in flat tax.
Sono esclusi dalla possibilità di aprire una Partita Iva in regime forfettario anche i pensionati con un assegno superiore a 30mila euro. Le leggi in vigore, infatti, non permettono l’applicazione del regime forfettario con flat tax al 15% per coloro che percepiscono anche redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30mila euro lordi annui.
I redditi considerati comprendono anche le pensioni di ogni genere e, come da legge stabilito, anche gli assegni ad esse equiparati. Considerando, per esempio, il caso di una pensione superiore a 30mila euro e i redditi da lavoro, per esempio, di 20mila euro annui, il pensionato può aprire una Partita Iva 2022 ma optando per il regime fiscale ordinario.
Non possono aprire Partita Iva 2022 i pensionati che percepiscono la pensione di inabilità perchè risultano impossibilitati a svolgere un'attività autonoma. Per la cumulabilità di pensione e reddito da partita Iva non sussistono, invece, vincoli di cumulabilità dei redditi con la pensione di vecchiaia o anticipata.
Qualsiasi pensionato può aprire una partita IVA 2022 e condizioni e vincoli per il regime fiscale: requisiti per creare una partita IVA e partita IVA