Si esistono. Chi rimane senza lavoro, in base a condizione, età e contributi può anticipare il momento della pensione scegliendo tra diversi sistemi come le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll, Ape social, isopensione, ognuno dei quali richiede requisiti diversi per l'uscita.
Rimanere disoccupati oggi è una condizione non rara, non solo per i problemi lavorativi che possono generare disoccupazione tra chi è più avanti con l’età, ma anche a causa dell’emergenza coronavirus che ha letteralmente bloccato il mondo del lavoro e si stenta a ricominciare.
Per chi è vicino alla pensione e rimane senza lavoro esistono, tuttavia, dei sistemi che permettono di andare in pensione prima. Vediamo allora quali sono le leggi 2022 che permettono di andare anticipata se si è disoccupati.
Chi è disoccupato per andare in pensione anticipata 2022 può scegliere l’Ape social, sistema che permette di andare in pensione prima alle categorie di persone cosiddette svantaggiate tra cui vi sono proprio i disoccupati.
L’Ape social permette di andare in pensione prima anticipando l’uscita rispetto ai requisiti richiesti dalla pensione di vecchiaia. Se, infatti, per andare in pensione di vecchiaia bisogna raggiungere 67 anni di età e maturare almeno 20 anni di contributi, per andare in pensione prima con l’Ape social bisogna raggiugere 63 anni di età, quattro in me dunque, e almeno 30 anni di contributi.
Tuttavia, i disoccupati che decidono di andare in pensione prima con l’Ape social devono essere disoccupati che restano involontariamente senza lavoro e aver esaurito da almeno 3 mesi tutti i sussidi di disoccupazione previsti.
Le prime possibilità che permettono di andare in pensione anticipata se si è disoccupati, stando alle leggi in vigore2022, sono quelle relative alla contribuzione figurativa che si accumula durante i periodi di disoccupazione in cui si percepiscono le indennità Naspi e Dis-Coll.
La Naspi è l’indennità di disoccupazione riconosciuta a chi è in totale stato di disoccupazione e soddisfa tutti i requisiti richiesti per poter presentare domanda per la Naspi e ha una durata massima di 24 mesi. Durante il periodo di percezione della Naspi al lavoratore disoccupato vengono riconosciuti i contributi figurativi che concorrono a raggiungimento e calcolo della pensione finale.
Ciò significa che se si hanno 65 anni di età e mancano due anni al raggiungimento della pensione di vecchiaia, la Naspi per i disoccupati involontari permette di arrivare a maturare i requisiti pensionistici per i due anni mancanti con accredito dei contributi figurativi e il periodo della disoccupazione che copre il tempo che manca per arrivare al pensionamento.
In questi casi, dunque, l’indennità di disoccupazione Naspi traghetta verso la pensione finale. E stesso discorso vale per la Dis-Coll, indennità di disoccupazione per lavoratori co.co.co. iscritti alla gestione separata dell’Inps e che, a differenza dela Naspi che dura a massimo per due anni, ha una durata di sei mesi.
Anche la Dis-Coll, come detto, esattamente come la Naspi dà diritto alla contribuzione figurativa per maturazione de raggiungimento della pensione finale.
Ulteriore sistema che permette di andare in pensione anticipata a lavoratori che a causa di esuberi possono rimanere senza lavoro è l’isopensione, sistema che permette di anticipare l’uscita fino a 7 anni solo, però, ai lavoratori di aziende con più di 15 dipendenti.
Ape social, Naspi, Dis-Coll e altro: come andare in pensione all'inizio del 2022 se sei ancora disoccupato legalmente nel 2020.