Il sovraindebitamento rappresenta una condizione di squilibrio economico in cui un soggetto non riesce più a far fronte ai propri impegni finanziari e a onorare regolarmente i debiti contratti. Questa situazione, sempre più diffusa tra famiglie e piccoli imprenditori, necessita di soluzioni concrete che permettano di uscire da questo tunnel senza compromettere irrimediabilmente il proprio futuro.
La legge sul sovraindebitamento (oggi integrata nel Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza) offre strumenti specifici per gestire queste situazioni critiche, consentendo ai debitori di riorganizzare la propria posizione debitoria e riprendere il controllo della propria vita finanziaria. Ma quali sono gli importi minimi per accedere a queste procedure? E quali sono i requisiti necessari?
Una delle domande più frequenti riguarda l'ammontare minimo del debito necessario per poter ricorrere alla legge sul sovraindebitamento. È importante chiarire che non esiste una soglia minima predefinita dalla normativa. L'elemento determinante non è tanto l'importo in sé, quanto piuttosto l'incapacità strutturale del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni.
La legislazione italiana definisce infatti il sovraindebitamento come la situazione in cui un debitore non è in grado di rimborsare con regolarità i propri debiti, anche considerando le risorse economiche disponibili nei successivi dodici mesi. Questa valutazione viene effettuata caso per caso dal gestore della crisi, figura professionale incaricata di analizzare la situazione patrimoniale del debitore.
Per quanto riguarda le imprese minori, esiste invece un limite massimo di esposizione debitoria: l'importo complessivo dei debiti, anche non scaduti, non deve superare i 500.000 euro per poter accedere alla procedura di sovraindebitamento. Questo tetto è stato stabilito per distinguere chiaramente questa procedura da altre forme di gestione della crisi d'impresa.
Più che singole tipologie di debiti, Le procedure previste dalla legge sul sovraindebitamento sono accessibili a diverse categorie di soggetti che si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria e che abbiano contratto i debiti in particolari situazioni e condizioni come andremo a vedere. In particolare, possono beneficiarne:
Per poter accedere alle procedure previste dalla normativa sul sovraindebitamento, il debitore deve soddisfare alcuni requisiti specifici, che attestano la sua meritevolezza e la genuinità della sua situazione:
Inoltre, nel caso specifico delle imprese minori, è necessario che l'azienda rispetti determinate soglie dimensionali:
Questi parametri sono fondamentali per distinguere le piccole realtà imprenditoriali che possono accedere alle procedure di sovraindebitamento dalle imprese di maggiori dimensioni, per le quali sono previsti altri strumenti di gestione della crisi.
Non tutti coloro che presentano una situazione di sovraindebitamento possono automaticamente accedere alle procedure previste dalla legge. Esistono infatti alcune cause di inammissibilità che è importante conoscere prima di avviare l'iter:
Queste limitazioni sono state introdotte per evitare abusi del sistema e per garantire che le procedure di sovraindebitamento siano utilizzate solo da chi ne ha effettivamente bisogno e merita questa seconda opportunità.
La normativa sul sovraindebitamento prevede diverse tipologie di procedure, ciascuna adatta a specifiche situazioni:
Questa procedura è rivolta esclusivamente ai consumatori, cioè a persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale. Consiste nella predisposizione di un piano di rientro che deve essere approvato dal giudice, senza necessità del consenso dei creditori. Il giudice valuta la fattibilità del piano e la meritevolezza del debitore.
Procedura destinata agli imprenditori minori, ai professionisti e agli altri soggetti non fallibili. Prevede la predisposizione di un piano che deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori (almeno il 60% dei crediti) e successivamente omologato dal giudice.
Rappresenta l'opzione più drastica e consiste nella liquidazione di tutti i beni del debitore per soddisfare, nei limiti del possibile, i creditori. Al termine della procedura, i debiti residui vengono cancellati, permettendo al debitore di ripartire da zero.
La scelta tra queste diverse procedure dipende dalla situazione specifica del debitore, dalla tipologia di debiti accumulati e dalla presenza o meno di beni che possono essere liquidati.
La disciplina del sovraindebitamento trova il suo fondamento in un quadro normativo articolato che si è evoluto nel tempo: