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Qual l'importo medio delle pensioni 2025 secondo dati e statistiche ufficiali

L'importo medio delle pensioni nel 2025 secondo i dati e le statistiche ufficiali aggiornate: tutti i numeri e le analisi sul sistema previdenziale italiano

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Qual  l'importo medio delle pension

Le pensioni rappresentano un tema di grande rilevanza sociale ed economica in Italia, in quanto costituiscono la principale fonte di reddito per milioni di cittadini. Conoscere l'importo medio delle pensioni e la loro distribuzione è importante per comprendere le condizioni di vita di una parte della popolazione e per valutare la sostenibilità del sistema previdenziale nazionale.

I dati ufficiali sull'importo medio delle pensioni nel 2025

Secondo i dati ufficiali forniti dall'INPS, le pensioni con decorrenza nel 2025 sono state 861.070, per un importo medio mensile di 1.240 euro. Le nuove pensioni liquidate nel periodo gennaio-settembre 2025 sono state complessivamente 617.357, con un importo medio mensile di 1.219 euro.

L'Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento dell'INPS, relativo alle pensioni con decorrenza nel 2025 e nei primi nove mesi dello stesso anno, con rilevazione al 2 ottobre 2025, evidenzia un dato significativo: se il maggior numero di pensioni è stato erogato a donne (348.758 pensioni femminili contro 268.599 maschili), l'importo medio mensile per le stesse è risultato notevolmente inferiore rispetto a quello percepito dagli uomini: 1.036 euro per le donne contro i 1.456 euro degli uomini.

Il divario di genere negli importi pensionistici

I dati resi noti dall'INPS confermano che resta elevata la differenza di importo medio delle pensioni tra uomini e donne. L'Istituto ha infatti confermato che le pensionate percepiscono, in media, circa 500 euro in meno rispetto ai colleghi uomini.

In particolare, le donne che sono andate in pensione nei primi sei mesi del 2025 hanno ricevuto una pensione media di 931 euro a fronte dei 1.429 euro per gli uomini. Si tratta di una disparità ancora difficile da superare che, tanto per le pensioni quanto per le retribuzioni, vede le donne in una posizione di svantaggio rispetto agli uomini.

Questo divario non si riesce più a spiegare considerando le carriere professionali che molte donne riescono a costruire, le posizioni dirigenziali che arrivano a ricoprire, e le mansioni e ruoli svolti al pari degli uomini, ma per cui ricevono ancora molto meno di stipendio e, di conseguenza, di pensione.

Osservatorio sulle pensioni, analisi dei dati 2025

L'Osservatorio statistico sulle pensioni erogate dall'INPS (esclusa la Gestione Dipendenti Pubblici) riporta dati dettagliati sulle pensioni vigenti al 1° gennaio 2025 e sulle pensioni nuove liquidate nel corso dell'anno.

Al 1° gennaio 2025, l'INPS registra un totale di 17.986.149 pensioni vigenti, di cui il 76,1% (13.687.335 pensioni) di natura previdenziale e il 23,9% (4.298.814 pensioni) di natura assistenziale.

L'importo complessivo annuo erogato è pari a 253,9 miliardi di euro, di cui 226,6 miliardi provenienti da gestioni previdenziali e 27,3 miliardi da gestioni assistenziali.

Il 46,4% delle pensioni e il 61,7% degli importi provengono dalle gestioni dei dipendenti privati, tra cui il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) che riguarda il 43,8% del complesso delle pensioni erogate e il 57,2% degli importi in pagamento.

Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,1% delle pensioni, per un importo in pagamento pari al 24,6% del totale. Le gestioni assistenziali coprono, invece, il 23,9% delle prestazioni.

Tipologie di prestazioni pensionistiche erogate nel 2025

Con riferimento alla categoria, le prestazioni di tipo previdenziale sono costituite per il 69,5% da pensioni di vecchiaia (il 57,3% erogate a uomini), per il 4,8% da pensioni di invalidità (58% uomini) e per il 25,7% da pensioni ai superstiti (il 12,6% uomini).

Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 79,4% da invalidità civili sotto forma di pensione e/o indennità (42% uomini) e per il residuo 20,6% da pensioni e assegni sociali (38,1% uomini).

A livello territoriale l'Italia settentrionale detiene la quota maggiore di pensioni vigenti con il 47,8%, a seguire il Centro con il 19,3%, Sud e Isole con il 30,9% e una quota residuale del 2% viene erogata a residenti all'estero.

Gli importi erogati sono distribuiti per il 55,9% in Italia settentrionale, il 19,7% in Italia centrale, il 24,4% in Italia meridionale e Isole e lo 0,8% a residenti all'estero.

Distribuzione degli importi delle pensioni nel 2025

Il 53,5% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro, di queste il 43,1% (4,1 milioni di pensioni) beneficiano di prestazioni legate a bassi redditi.

Questa distribuzione evidenzia una polarizzazione significativa negli importi pensionistici: da un lato, una consistente porzione di pensionati percepisce assegni molto modesti, dall'altro, una percentuale più ridotta riceve trattamenti economicamente più elevati.

Tale disparità riflette le disuguaglianze accumulate durante la vita lavorativa, con carriere discontinue e salari bassi che si traducono in assegni pensionistici insufficienti, mentre percorsi professionali stabili e ben remunerati generano trattamenti pensionistici più consistenti.

Nuove pensioni liquidate nel 2025

Le pensioni nuove liquidate nel 2025 sono state 1.434.086, di cui poco più della metà (50,7%) di natura previdenziale. Gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2025 ammontano a 15,1 miliardi di euro, circa il 6% dell'importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2025.

Il 61,4% delle pensioni previdenziali liquidate nel 2025 è costituito da pensioni di vecchiaia (60% erogate a uomini), il 9,5% da quelle di invalidità previdenziale (64,2% uomini) e il 29,2% da quelle ai superstiti (18,9% uomini).

Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 91,9% da prestazioni di invalidità civile (42,2% erogate a uomini) e per l'8,1% da assegni sociali (42,8% uomini).

Monitoraggio dei flussi di pensionamento 2025

L'INPS ha pubblicato, in data 23 aprile 2025, il report relativo al monitoraggio dei flussi di pensionamento, che fornisce i dati sulle pensioni con decorrenza nel 2024 e nel primo trimestre del 2025, rilevati al 2 aprile 2025.

Nel primo trimestre del 2025, il numero di pensioni è stato di 194.582, con un importo medio di 1.237 euro. Questi dati comprendono pensioni di vecchiaia, assegni sociali, pensioni anticipate, fondi speciali, pensioni di invalidità e pensioni ai superstiti.

I dettagli delle singole categorie sono i seguenti:

  • Pensioni di vecchiaia: 56.271 nel primo trimestre 2025
  • Pensioni anticipate: 54.094 nel primo trimestre 2025
  • Pensioni di invalidità: 9.444 nel primo trimestre 2025
  • Pensioni ai superstiti: 49.272 nel primo trimestre 2025

Per quanto riguarda le singole gestioni, i dati sono i seguenti:

  • FPLD: 83.260 nel primo trimestre 2025
  • Dipendenti pubblici: 16.791 nel primo trimestre 2025
  • Artigiani: 20.732 nel primo trimestre 2025
  • Commercianti: 17.740 nel primo trimestre 2025
  • Parasubordinati: 10.775 nel primo trimestre 2025
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri: 8.098 nel primo trimestre 2025
  • Assegni sociali: 25.501 nel primo trimestre 2025

Adeguamenti specifici e incrementi delle pensioni minime

L'incremento straordinario delle pensioni minime, introdotto nel 2023, è prorogato fino al 2026 con le seguenti aliquote:

  • 2025: +2,2% ? Importo massimo mensile 616,67 €
  • 2026: +1,3%

Per i pensionati residenti all'estero con trattamenti superiori al minimo INPS, nel 2025 non è prevista rivalutazione.

Le pensioni per vittime del terrorismo e stragi ricevono un aumento minimo dell'1,25%, anche se l'indice ISTAT è inferiore.

Le prestazioni per invalidi civili, ciechi e sordomuti aumentano dell'1,6% rispetto al 2024.

Le maggiorazioni sociali per pensioni minime (cosiddette "milione") aumentano di 8 € al mese.

Confronto tra gli importi medi delle pensioni nel triennio 2023-2025

Confrontando i dati dell'ultimo triennio, si osserva una graduale crescita dell'importo medio delle pensioni. Questo aumento è dovuto principalmente alla rivalutazione annuale in base all'inflazione e agli adeguamenti previsti dalla normativa vigente.

Nel 2023, l'importo medio delle nuove pensioni era di circa 1.180 euro, mentre nel 2024 è salito a circa 1.229 euro. Nel 2025, come abbiamo visto, l'importo medio delle nuove pensioni ha raggiunto 1.240 euro.

Questi incrementi, seppur apprezzabili, non hanno colmato completamente la perdita di potere d'acquisto subita dai pensionati negli ultimi anni a causa dell'inflazione, soprattutto nel biennio 2025 quando si sono registrati picchi inflattivi significativi.

Il ruolo delle pensioni integrative nel sistema previdenziale italiano

Considerando l'importo medio delle pensioni attualmente erogate dall'INPS, appare sempre più rilevante il ruolo della previdenza complementare per garantire un tenore di vita adeguato dopo il pensionamento. La previdenza integrativa rappresenta un importante strumento per colmare il divario tra l'ultimo stipendio percepito e il primo assegno pensionistico.

Nel 2025, il numero di lavoratori iscritti a forme di previdenza complementare è in costante crescita, ma rappresenta ancora una percentuale relativamente bassa rispetto al totale della forza lavoro, soprattutto tra i giovani e le donne, categorie che risulterebbero particolarmente avvantaggiate da forme di risparmio previdenziale integrativo.

Il sistema pensionistico contributivo, che basa l'importo della pensione sui contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa, rende particolarmente importante l'adesione precoce a forme di previdenza complementare, specialmente per chi ha carriere discontinue o retribuzioni più basse.

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